Comune di Boissy-sans-Avoir – (78)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Boissy-sans-Avoir è un piccolo comune del dipartimento dell’Yvelines, nella regione dell’Île-de-France. La prima parte del toponimo deriva dal latino buxetum, che indica un luogo piantato ad alberi di bosso; il determinante “sans-Avoir” è parte della locuzione latina “sine censu” (“senza fortuna/senza averi”) che indicava i luoghi che non avevano un livello di risorse sufficienti per accedere a funzioni politiche, anche se Boissy nel XII secolo (quando compare il toponimo) fu una signoria, ma il territorio era povero, difficilmente raggiungibile e acquitrinoso: quindi poco redditizio. La famiglia feudale, adottò il motto “SANS AVOIR PEUR” (‘senza aver paura’).

Nel 1285 viene creata la parrocchia di Boissy, distaccandola da quella di Autouillet. Il 13 giugno 1380 Raoul de Crannes, signore del Prés (comprendente Boissy), cedette il feudo al re Carlo V, che lo concesse al capitolo della Sainte-Chapelle-de-Vincennes, che lo mantenne fino alla Rivoluzione (i canonici erano designati come “seigneurs sous le nom du roi de la terre et seigneurie des Petits Prés et Boissy en partie”).

Nel settembre 1568 Raoul Moreau, signore di Grosbois, ottenne l’erezione a suo favore della castellania di Auteuil (comprendente Boissy-sans-Avoir, Villarceaux, le Tronchay e Andelu) che nel 1609 venne aggiudicata dal Parlamento di Parigi a François III Briçonnet, i cui discendenti diretti ne restarono in possesso fino al 1728. In seguito fu acquisita dal conte di Villayer, per pervenire ad Antoine Rousseau nel 1738 e a successive proprietà fino al 1793.

Lo stemma del comune riprende quello degli antichi signori di Boissy, con le “terzifoglie” che vogliono anche significare gli alberi del “bois”, si blasona: “De gueules à la croix fleurdelisée d’argent cantonnée de quatre tiercefeuilles d’or” (Di rosso, alla croce gigliata d’argento, accantonata da quattro terzifoglie1 d’oro).

(1) Con terzifoglia si traduce il termine araldico francese tiercefeuille, che indica una rosa a tre petali, che differisce dal trifoglio per la mancanza del gambo.

Nota di Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, alla croce gigliata d’argento, accantonata da quattro terzifoglie d’oro”.

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