Comune di Altivole – (TV)

Informazioni

  • Codice Catastale: A237
  • Codice Istat: 26001
  • CAP: 31030
  • Numero abitanti: 6837
  • Nome abitanti: altivolesi
  • Altitudine: 88
  • Superficie: 21.95
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 21.6

Storia dello stemma e del comune

Il toponimo, nel dialetto locale “Altiòle“, potrebbe derivare dalla presenza di piccoli rialzi del terreno, oppure, ma meno probabilmente, da latino “altum vallum” “terrapieno con funzioni difensive”. Alcuni ipotizzano una derivazione da “luogo adatto all’uccellagione”, dal latino altilia, attraverso il veneto altìa.

Della presenza di qualche nucleo abitato nella zona di Altivole sia nel periodo antecedente e contemporaneo alla dominazione dei romani, sono prevenute alcune testimonianze archeologiche.

Sono state scoperte tombe e reperti di varia natura custoditi ora al museo di Asolo ed in quello di Treviso.

Nel 172 avanti Cristo il territorio era stato colonizzato dai romani e suddiviso in poderi.

La strada romana “Aurelia”, che collegava Asolo con Padova attraversava la terra di Altivole che peraltro era lambita dalla importante via Postumia.

La presenza di una torre medioevale a Caselle (attuale casa Rossanese) costituisce l’unico esempio in zona rurale di fabbricato ad uso signorile di nobili famiglie locali, in particolare quella dei “da Caselle”.

 

Il primo documento in cui Altivole si trova menzionata è un elenco delle decime che risale al 1297: la cappella locale di Santa Fosca era dipendente dalla pieve di Santa Maria di Loreggia di Padova. Nel 1315, in occasione della ricostruzione delle mura di Treviso, cui Altivole era soggetta, il paese fu censito per 8 “fuochi” fiscali, che dovevano corrispondere le tasse.

Con il passaggio alla Repubblica di Venezia, nel 1339, il doge Francesco Dandolo, con ducale del 18 aprile diretta a Marin Faliero, podestà e capitano di Treviso, assegnò Altivole alla podesteria di Asolo.

Nel 1444, un personaggio locale di nome Amigo Rolandis de Altivolis, sotto la guida del progettista veronese fra’ Giovanni Giocondo, realizzò un’impresa d’ingegneria idraulica: l’escavazione di circa 2000 pertiche della nuova rete irrigua del canale della Brentella. Un fatto importante nella storia di Altivole è la venuta nel 1491 di Caterina Cornaro, già regina di Cipro, cui la serenissima Repubblica di Venezia in cambio del possesso sull’isola, concesse l’investitura su Asolo e territorio. Poco lontano da Altivole, la Cornaro fece costruire una lussuosa e regale residenza, denominata il “Barco”.

Durante il XVI secolo, la chiesa di Altivole cominciò a emanciparsi lentamente dalla chiesa di Asolo, tanto che nel 1603 venne eretto il battistero, che permise agli abitanti di Caselle e Coste di recarsi ad Altivole e non più ad Asolo per il battesimo dei figli. La chiesa e l’abitato subirono gravi danni durante il terremoto del 1695, ma, dopo la ricostruzione, Altivole poté godere di un relativo periodo di pace, almeno fino alla calata delle truppe napoleoniche che tra 1797 e 1805 che saccheggiarono il territorio.

Nella distrettuazione napoleonica del 22 dicembre del 1807 il comune di Altivole fu assegnato al dipartimento del Bacchiglione, distretto III di Bassano, cantone II di Asolo. Gli Austriaci invece inserirono il comune nella provincia di Treviso, distretto di Asolo. L’autonomia Comunale e quindi l’unione territoriale ed amministrativa di Altivole con Caselle e San Vito avviene nel 1815, durante la dominazione austriaca.

 

Lo stemma si blasona: “D’azzurro a tre colli di verdi sorgenti dalla riviera, accompagnati in capo da una corona all’antica d’oro. (Capo del Littorio). Ornamenti esteriori da Comune” ed è stato concesso con DPR 25 gennaio 1937. I tre colli richiamano evidentemente l’etimologia del toponimo mentre la campagna mareggiata, tutta argento, ricorda la ricchezza che hanno portato i corsi d’acqua.

Il gonfalone è stato concesso con DPR 15 luglio 1982 ed è un “Drappo partito di bianco e di azzurro…”.

 

 

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro a tre colli di verdi sorgenti dalla riviera, accompagnati in capo da una corona all’antica d’oro. (Capo del Littorio). Ornamenti esteriori da Comune”

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
colle, corona all'antica, riviera
Attributi araldici:
accompagnato in capo, sorgente

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    25 Gennaio 1937

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Luglio 1982