Comune di Altilia – (CS)

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Info
  • Codice Catastale: A234
  • Codice Istat: 78008
  • CAP: 87040
  • Numero abitanti: 749
  • Nome abitanti: altiliesi
  • Altitudine: 820
  • Superficie: 10.70
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 31.7
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Sull’origine del nome di Altilia, il Padula osserva: “Altilia e’ il pretto greco Atplia, il cerchio detto staccio. Andare in Altilia vuol dire andare al Vaglio, cioe’ al luogo dove si fabbricano i vagli… Pero’ non sono contento di questa etimologia; che’ pensando ad un’altra Altilia, che sorge presso le saline di Neto, credo che il nome di entrambe sia Ateleia, immunita’ di tributi. Questo privilegio pote’ bene essere conceduto a quei che sul Neto lavoravano nel sale, ma per che altro fu possibile che si accordasse alla nostra Altilia? Ad ogni modo, il nome ne e’ greco”
(L. Accattatis, op. cit. pag. 74).

L’abitato, che sicuramente ha antiche origini, subi’ devastazioni dapprima durante la guerra tra Saraceni e Normanni e successivamente a causa di un disastroso terremoto avvenuto il 27 settembre 1638 che lascio’ il centro di Altilia quasi completamente distrutto. Nel 1811 vi fu fondata la prima Loggia della Carboneria in Calabria, ad opera dell’altiliese Gabriele De Gotti, e di Altilia era pure un altro fiero Carbonaro, Vincenzo Federici, condannato a morte dai Francesi ed impiccato a Cosenza nel 1813. Dal 1928 al 1937 Altilia fu aggregata al Comune di Malito.
Il piu’ significativo monumento del paese e’ la chiesa parrocchiale, risalente al XVI-XVIII secolo; l’edificio, opera di maestranze locali, e’ affiancato da un campanile di sezione quadrata e al suo interno custodisce un pregevole coperchio di fonte battesimale del XV secolo realizzato in rame sbalzato, oltre ad opere lignee intagliate del XVIII secolo.
L’economia locale si basa sull’agricoltura (cereali, legumi, olivi, vite), sulla trasformazione dei relativi prodotti e sulla lavorazione del legno.

Patrono:
San Sebastiano (20 gennaio)

Note di Luigi Prato

Il toponimo potrebbe derivare dal personale latino “Altilius” al femminile oppure dalla voce latina “altilia” (volatili ingrassati). L’ipotesi piu’ probabile resta la derivazione da “Altilia” con il significato di ‘citta’ distrutta da Attila’ in accordo con la tradizione medievale.

I comuni confinanti sono: Belsito, Carpanzano, Grimaldi, Malito, Martirano, Motta Santa Lucia, Pedivigliano, Scigliano.

BLASONATURA

“Di nero, alla torre d’argento, mattonata e aperta del campo, merlata di cinque alla guelfa, rondata in punta. Ornamenti esteriori da Comune”

D.P.R. 17 aprile 1990 – Trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 3 settembre 1990

NOTE

Stemma reperito da Luigi Prato

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    17 Aprile 1990

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