Comune di Albinea – (RE)

Informazioni

  • Codice Catastale: A162
  • Codice Istat: 35001
  • CAP: 42020
  • Numero abitanti: 8766
  • Nome abitanti: albinetani
  • Altitudine: 166
  • Superficie: 44.02
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 6.6

Storia dello stemma e del comune

Il Comune sorge in un zona molto suggestiva, verde e boscosa con“Le più belle colline d’Italia” (Guida Touring Club, 1903); la sua storia è abbastanza tormentata.

Il Comune rurale di MONTERICCO e quello di BORZANO, si dividevano pressoché tutta l’attuale circoscrizione amministrativa; che dal 1797 al 1805 fu unita al comune urbano di Reggio Emilia, quindi nel 1808 a quello di Vezzano sul Crostolo.
Successivamente con la Restaurazione post-napoleonica fu unita a quello di Scandiano.

Il Dittatore plenipotenziario del Re di Sardegna, Carlo Farini nel 1859 istituì il Comune autonomo di ALBINEA, unendovi le “Ville” di Borzano e Montericco. La denominazione adottata è quella dell’antica pieve d’Albinea, nominata già nel 980, e posta sul colle più a monte dell’attuale capoluogo. Nel XI secolo era un importante feudo del vescovo di Reggio.

La sede comunale venne posta alla Fola, presso la locanda detta appunto “della Fola”. Solo alcuni decenni più tardi venne costruito il Municipio, che rimase però, per lungo tempo un edificio isolato in mezzo ai campi.

Stemma concesso con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III del 25 aprile 1929: “Di verde, a tre corone all’antica, poste 1,2; la prima caricata della parole ALBINETVM, la seconda della parola BVRCIANVM, la terza della parola MONS RICCVS, il tutto di nero. Ornamenti esteriori di Comune”.

Oggi il Comune si considera erede delle tre comunità, un tempo autonome: Borzano, Montericco e Albinea riunitesi per la prima volta in epoca feudale (Giovanni XXII li concesse in feudo a Giovanni Manfredi nel 1412); alle tre località indipendenti si riferiscono le tre corone auree (simbolo di sovranità) dello stemma comunale in un campo di verde alludente anche al territorio ricco di boschi e particolarmente legato alla produzione agricola.

Vecchie figurazioni dello stemma riportano uno scudo sannitico con “paesaggio” composto da tre torri su un monte al naturale (sul fronte dell’attuale Municipio è stata posta la scultura del vecchio stemma). Facile identificare le tre costruzioni con i tre “castelli” all’origine del Comune.

Note di Massimo Ghirardi e Marco Foppoli

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997. 850 pagg.

AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs


Altre immagini



Profilo araldico


“Di verde, a tre corone all’antica, poste 1,2; la prima caricata della parole ALBUNETVM, la seconda della parola BVRCIANVM, la terza della parola MONS RICCVS, il tutto di nero. Ornamenti esteriori di Comune”

R.D. 25 aprile 1929 di Vittorio Emanuele III

Colori dello scudo:
verde

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    25 Aprile 1929