Comune di Prunetto – (CN)

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Info
  • Codice Catastale: H085
  • Codice Istat: 4178
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 478
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 14.51
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Castelletto Uzzone, Gorzegno, Gottasecca, Levice, Mombarcaro, Monesiglio

  • Santo Patrono: san Matteo
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il paese di Prunetto sorge in Valle Bormida sulla riva destra del fiume, nella quale passa una antica via di comunicazione tra la Riviera Ligure di Ponente e il Monferrato meridionale.

L’ambiente montano ne ha fatto una nota località climatica.

Il borgo è ancora oggi dominato dal castello, che sorge sul bric (‘cocuzzolo’ in piemontese) a 750 m di quota, risalente al XII secolo e sviluppatosi intorno alla grande torre quadrata (forse dell’XI secolo), e possedimento dei Del Carretto che lo riedificarono.

 

Stemma della famiglia del Carretto

Nel 905 bande di pirati Saraceni risalirono la valle, arrivando fino a Ceva e all’Alta Langa, Alba vene attaccata e distrutta completamente. Aleramo, marchese del Monferrato, riuscì a sgominarli e a ricacciarli fuori da tutta la sua zona, perciò l’imperatore Ottone I nel 967, gli offrì diversi feudi, tra i quali anche quello di Prunetum. Nel 998 Ottone III concede la rendita della pieve di Prunito al vescovo di Savona.

 

Dopo gli Aleramici, Prunetto e i suoi dintorni divennero parte dei beni di Bonifacio del Vasto. Il papa Alessandro III, con bolla del 1178, confermava, che tutto ciò che già possedeva in Prunetto, era del monastero di San Quintino in Spigno.

Nel 1200, il feudo era sotto i marchesi di Saluzzo per passare ai consanguinei Del Carretto. I figli di Giacomo del Carretto marchese di Savona, Corrado, Enrico ed Antonio, il 21 ottobre 1268, divisero l’eredità paterna e Prunetto toccò ad Enrico.

Infine, fu eretto in marchesato a favore degli Scarampi.

Con la pace di Vienna, del 1735, Prunetto viene annesso nei domini di Carlo Emanuele III di Savoia.

 

Le antiche carte comunali oggi non esistono più, essendo andate disperse e distrutte nelle travagliate vicende del territorio, ma dagli inventari passati si hanno testimonianze di attività degli organismi comunali a partire dal secolo XVII (ordinati dal 1620, con registri catastali risalenti al 1603).

Dal 1929 al 1946 fu aggregato al comune di Monesiglio (insieme al comune di Mombarcaro); ma già nel 1930 viene fatta esplicita richiesta per la ricostituzione dell’autonomia, ma la domanda venne rifiutata.

 

Lo stemma mostra il “bric” sul quale è piantato un albero di prugno, in riferimento all’etimologia di Prunetto, che deriva dalla presenza di numerose piante di prugno (prunus), ed è citato come Prunetum, nei diplomi imperiali e nelle bolle pontificie.

Nella parte bassa la croce di San Giorgio ricorda l’antica dipendenza da parte della Chiesa (lo stemma è lo stesso del vessillo di papa Alessandro III e della città di Alba), secondo una tradizione locale a Prunetto ci fu una sede vescovile: di certo ecclesiasticamente appartenne nel medioevo alla diocesi di Alba, dalla quale passò nel 1788 alla diocesi di Mondovì.

 

 

Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

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LEGENDA

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