Comune di Calamonaci – (AG)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: B377
- Codice Istat: 84006
- CAP: 92010
- Numero abitanti: 1387
- Nome abitanti: calamonacesi
- Altitudine: 307
- Superficie: 32.56
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 53.7
- Comuni confinanti:
Bivona, Caltabellotta, Lucca Sicula, Ribera, Villafranca Sicula.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Kal at Munach (casale di sosta) è l’origine araba del nome Calamonaci.
Essa, infatti, prima ancora di essere fondata, era una stazione di fermata per cambiare i cavalli.
Testimonianza della presenza araba è, in contrada “Cozzu di lu medicu”, una necropoli. Nel XIII furono proprio gli Arabi a fondare quel casale, dando vita ad una successione di proprietà nei secoli.
Nel 1287, infatti, il casale fu ceduto al Conte di Caltabellotta – Berengario de Villaragut, da parte del re Giacomo di Aragona.
Il Conte abbandonò la Sicilia e Federico II, nel 1296, concesse il feudo a Berengario de Spuches con la clausola dello jus francorum. La figlia di Berengario andò in nozze a Bernardo Inveges, dei Baroni omonimi e, da qui, iniziò la discendenza degli Inveges grazie alle nozze tra Giovannella Inveges e Pietro di Sabia e, dopo la sua morte, nel 1408, con il secondo marito Bernardino di Termini per concessione di Re Martino.
Per effetto dei matrimoni il feudo appartenne anche ai baroni Perollo di Sciacca rimanendo, comunque, sempre disabitato.
La data di fondazione del borgo, però, è il 6 Febbraio 1574 quando Antonino de Termini ottenne dal Presidente del Regno, Don Carlo d’Aragona, la licentia populandi cioè la licenza per fondare e popolare l’antico feudo di Calamonaci.
Fu così che già nel 1600 erano residenti nella nuova cittadina 650 abitanti e, più tardi, sorgerà anche un convento del quale oggi restano alcuni ruderi. È il convento dei Carmelitani che, comunque, non ebbe una lunga vita.
Nel 1630 regnò a Calamonaci Vincenzo Maria Termini, primo Principe di Casteltermini.
Più tardi appartenne ai Baroni Montaperto di Raffadali.
Nel 1812, con l’abolizione della feudalità, Calamonaci divenne Comune autonomo.
Tratto dal sito Storia di Calamonaci
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, alla gemella in fascia d’argento, accompagnata da un monte all’italiana di tre cime di verde movente dalla punta”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Lo stemma ha gli smalti come da decreto di concessione come riportato in ANCI 2001. Inoltre, lo stemma rispetta le regole dell’araldica che prevedono che non si possa sovrapporre colore a colore, come sullo stemma in uso che ha un monte di verde su sfondo azzurro, mentre qui il verde è su argento.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune