Comune di San Secondo Parmense – (PR)

Articoli correlati
Nessun articolo

Info
  • Codice Catastale: I153
  • Codice Istat: 34033
  • CAP: 43017
  • Numero abitanti: 5648
  • Nome abitanti: sansecondini
  • Altitudine: 37
  • Superficie: 38.20
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 18.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

SAN SECONDO prende il nome dal santo patrono, che è uno dei santi protettori della dinastia dei Marchesi di Canossa (dei quali era feudo): San Secondo e San Genesio (a quest’ultimo è dedicata la vicina pieve romanica omonima, una delle più antiche della Diocesi Parmense), dopo il 1862 ha assunto il determinante PARMENSE.

Questo importante centro della pianura parmense è probabilmente derivato da un insediamento di origine romana; nel 894 è nominato come SANCTUS SECUNDUS tra i possedimenti del capitolo della cattedrale di Parma.

Nel 1365 il vescovo Ugolino Rossi investe del feudo il nipote Giacomo: resta alla famiglia fino al 1817 che acquisisce l’agnome Rossi di San Secondo e costruisce la magnifica Rocca che ancora, parzialmente, domina l’abitato. L’ultimo conte sarà Giangirolamo.

Il più celebre personaggio della dinastia è il conte Pier Maria III Rossi di San Secondo, detto il “Magnifico” (nato nel castello di Berceto il 25 marzo 1413). Fu capitano delle armate di Ludovico il Moro e acerrimo nemico dell’altra illustre dinastia parmense: i Sanvitale di Sala e Fontanellato. Nel 1523 sposa la facoltosa Camilla Gonzaga, ma la sua relazione più nota è quella con Bianca Pellegrini, moglie del conte Melchiorre d’Arluno, per la quale tra il 1492 e il 1460 costruirà ben due castelli: uno in pianura ad Arzenoldo, che verrà ribattezzata Rocca Bianca in onore di quella che è anche nominata come “Bianchina”, e un altro a Torchiara, presso Langhirano, oggi nota come Torrechiara. Nel primo il conte farà dipingere alcune stanze con scene prese dalle novelle del Boccaccio, mentre nel secondo (dove vivrà lungamente con la sua amata e vi verrà sepolto dopo morto), farà realizzare una camera dipinta con tutti i (numerosi) castelli dei feudi rossiani e tappezzata di formelle di terracotta smaltate in oro zecchino (da cui il nome con la quale è conosciuta: “camera d’oro”).

È gemellata con la città di Asti, storica città di San Secondo martire, della quale è anche patrono. Il culto del santo artigiano è diffuso nell’area padana per via della leggenda che lo riguarda, nella quale si racconta che Secondo (dopo il battesimo ricevuto a Milano da San Faustino) inseguito dai suoi persecutori, avrebbe attraversato il fiume Po a cavallo come se fosse terraferma, dopo aver domato la bestia riluttante.

Stemma concesso dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 2 dicembre 1955: “d’azzurro, a quattro lance d’argento, poste in croce di sant’Andrea, con le punte rivolte in alto e legate da un nastro di rosso”. Ornamenti esteriori di Comune.

Il comune intendeva inizialmente adottare l’antico emblema dei conti Rossi di San Secondo (che alzavano un leone [rampante] d’oro in campo rosso), ma la figura parve all’Ufficio Araldico troppo generica: fu scelta allora l’immagine delle lance incrociate, un’impresa della potente famiglia feudale parmense raffigurata ad affresco nella rocca.

[vedi anche Berceto, Langhirano e Roccabianca]

Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione prestata

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Bologna 2003.
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori,
Pastoureau (Michel), MEDIOEVO SIMBOLICO. Laterza, Bari 2005

BLASONATURA

“Di colore azzurro a quattro lance d’argento poste in croce di Sant’Andrea, con le punte rivolte in alto e legate da un nastro di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.C.M. 2 dicembre 1955

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma antecedente al 1955, come ancor’oggi riportato in facciata della sede del Municipio di San Secondo Parmense.

Stemma riportato sulla facciata del Municipio

BLASONATURA

“Drappo partito di bianco e azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto, con l’iscrizione centrata in argento -COMUNE DI SAN SECONDO PARMENSE-. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dai colori del drappo alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia viene rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolori nei colori nazionali frangiati d’argento”.

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    2 Dicembre 1955

No items found