Comune di Sori – (GE)

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Info
  • Codice Catastale: I852
  • Codice Istat: 10060
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4343
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 13.13
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Sori si trova nella Città metropolitana di Genova.

Alcuni studiosi ne hanno ipotizzato l’origine greca, da “Soros” che in greco significa avello, antro.

Pare più probabile si sia formata nel VII secolo A.C. da una colonia di Focesi, un popolo proveniente dalla Grecia centrale che si insediò anche in altre località della Liguria.

Vi sono tracce di abitatori primitivi sulle alture, dove sono state rinvenute punte di freccia, asce in pietra di selce scheggiata.

Sicuramente questo piccolo borgo con porticciolo fu frequentato anche dai romani, ma non vi alcuna documentazione storica.

Le prime indicazioni storiche arrivano dal XII secolo. Il primo arcivescovo della diocesi, Siro, procedette alla compilazione di un registro che potesse documentare inconfutabilmente le sue proprietà e i suoi diritti. Nell’ottobre del 1143, nel palazzo dell’Arcivescovo in Genova, i consoli sentenziarono che gli uomini di Sori dovevano versare all’Arcivescovo e ai suoi successori la decima del grano e gli abitanti accettarono l’imposizione.

Elemento importante è la presenza di consoli, attivi nel borgo già dal 1143, eletti, sotto il controllo del governo centrale, dagli abitanti del luogo.

Non si può non ricordare che durante la guerra tra Genova e Venezia per la supremazia sul Mediterraneo il Papa Bonifacio VIII avesse cercato in ogni modo di conseguire una trattativa di pace.   Tra i rappresentanti di Genova per negoziare con i nunzi pontifici, era presente nel 1296, un certo Castellinus de Sauro. 

Nel 1580, la peste che colpì il Genovesato arrivò anche a Sori e, quando la minaccia della peste fu superata, un’altra sciagura si abbatté su Sori, nel luglio del 1584 il borgo fu assalito dai pirati algerini, ben ventidue galee forti di 1500 uomini, piombarono sull’abitato e lo saccheggiarono per l’intera giornata, uccidendo un gran numero di abitanti e trascinando in prigionia più di 134 persone, prevalentemente donne. Inutili i tentativi di liberare alcune donne schiave in Algeri.

Dal 1604 Sori dipese dal Capitaneato di Recco, cessando di far parte di quello del Bisagno. 

Nel 1657 si registra l’epidemia di peste più virulenta che abbia colpito la Repubblica di Genova e travolse con immense sofferenze tutto il Genovesato.

Nonostante la virulenza dell’epidemia, nel 1674, la popolazione raggiunse i 1000 abitanti.

Nel 1746, durante la guerra contro gli austro-piemontesi, Sori si obbligò assieme alle altre vicine comunità, a mantenere i soldati austriaci qui accampati a causa della posizione strategica del luogo.

Quando il 14 giugno 1797 s’insediò a Genova il Governo Provvisorio della Repubblica Ligure, Sori fu il primo paese della Riviera di levante a festeggiare l’avvenimento. Nel medesimo giorno la popolazione innalzò l’albero della libertà, mentre a Recco scoppiarono tumulti che costrinsero l’amministrazione a inviare 200 uomini per riportare l’ordine.

In questo periodo, Sori fu inclusa nella nuova divisione territoriale della Giurisdizione delle Frutte assieme a Recco, Camogli e Bogliasco.

Nei primi mesi del 1800, durante l’assedio di Genova da parte delle truppe austriache, sui monti di Sori si svolse una sanguinosa battaglia con il generale francese Soult con quattro mezze brigate ed una di riserva tra il Monte Fasce e Monte Becco. Presso la “Ria di mille morti” gli austriaci ebbero 800 morti e 1.500 furono fatti prigionieri.

Nel 1870 fu inaugurata la Ferrovia che da Genova proseguiva per Spezia e Roma che fece conoscere al pubblico questi borghi marinari facendoli uscire dal loro millenario isolamento e favorì l’afflusso di un turismo d’élite italiano e straniero.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il Decreto del Presidente della Repubblica del 4 dicembre 1954. Lo stemma si blasona: “D’azzurro, alla banda d’argento caricata di tre rose di rosso, gambute e fogliate di verde, poste nel senso della banda. Ornamenti esteriori da Comune”. Curioso il gonfalone che parrebbe essere stato concesso come un “Drappo di azzurro…” mentre, invece, quello in uso è un “Drappo partito di azzurro e di bianco…”.

 

Nota di Bruno Fracasso

Liberamente tratta dal sito istituzionale

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Anna Bertola

BLASONATURA

“D’azzurro, alla banda d’argento caricata di tre rose di rosso, gambute e fogliate di verde, poste nel senso della banda. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Bozzetto ufficiale dello stemma.

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento: Comune di Sori. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI

Bozzetto ufficiale del gonfalone che risulta essere di azzurro pieno.

Gonfalone come da decreto di concessione.

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di bianco caricato al centro dello stemma comunale…”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Dicembre 1954

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