Comune di Sestri Levante – (GE)

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Info
  • Codice Catastale: I693
  • Codice Istat: 10059
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 18794
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 33.49
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

L’antica Sestri (il determinante “Levante” è stato aggiunto per distinguerla da Sestri Ponente) è nominata da Plinio come SEGESTA TIGULLIORUM (fondata dalla tribù del Liguri Tigulli) e la ritroviamo nel Medioevo come importante pieve con nome di SEGESTIUM.

Il nucleo più antico, nato come fortificazione, si trova sul promontorio (anticamente un’isola) che divide la Baia del Silenzio dalla Baia delle Favole (quest’ultima denominazione ricorda il soggiorno a Sestri del celebre “favolista” danese Hans Christian Andersen).

Il dominio dei Fieschi di Lavagna donò a Sestri un lungo periodo di pace e prosperità; nel 1134 venne assoggettata dalla Repubblica di Genova che ingrandì e fortificò la città.

Lo Statuto dell’attuale Comune di Sestri è (araldicamente) alquanto impreciso, infatti recita: “Lo stemma del Comune di Sestri Levante raffigura un’isola rocciosa con due torri merlate in campo azzurro, è sormontato dalla corona civica di Comune ed è accompagnato da rami di quercia e di ulivo”. In realtà i rami, come da Regolamento Tecnico-Araldico, sono di quercia e “alloro” mentre la corona è del rango di città, inserita da quando il Comune è stato insignito di questo titolo.

Le due torri simboleggiano i due castelli che la Repubblica di Genova fece costruire dopo 1134, uno su Punta Manara e uno sull’ “Isola”, nome che il promontorio mantiene fino dall’XI secolo, quando era effettivamente un’isola.


Note di Massimo Ghirardi

Si ringraziano Anna Longhi e Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Casanova (Maria Letizia, a cura di). MUSEO ITALIA. La più grande mostra d’arte all’aria aperta, vol.3 Valle d’Aosta-Piemonte-Liguria. Curcio, Roma 1984.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Davide Papalini

SMALTI
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Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
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Fonte: Roberto Breschi

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di bianco caricato al centro dello stemma comunale…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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