Comune di Montignoso – (MS)

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Info
  • Codice Catastale: F679
  • Codice Istat: 45011
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 10549
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 16.65
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Forte dei Marmi (LU), Massa, Pietrasanta (LU), Seravezza (LU)

  • Santo Patrono: san Vito
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il Comune di Montignoso, che conta circa 10.000 abitanti, è situato tra la Riviera Apuana e la Versilia, nella provincia di Massa e Carrara. È un comune sparso, privo di un vero capoluogo; la frazione più popolata e dotata di servizi è quella di Capanne, il municipio si trova tuttavia in località Piazza, mentre Cinquale è la località balneare, da qualche tempo dotata di un moderno porticciolo turistico.

Il primo centro di aggregazione umana nel territorio è costituito dal cosiddetto castello Aghinolfi, costruito su un colle in posizione strategica di osservazione militare, che reca tracce di una più antica frequentazione da parte dei Liguri Apuani, dei Romani e in seguito dei Bizantini. Costruito al tempo delle dominazione longobarda – il nome del resto deriva chiaramente dal un Aginulfo – se ne ha notizia fin dall’anno 753 quando Astolfo, re di quel popolo, donò al cognato Anselmo, fondatore e primo abate di Nonantola, un oliveto presso il castello Aghinolfi allo scopo di fornire olio per i lumi del monastero e della chiesa abbaziale.

Verso la fine del X secolo Montignoso era in parte infeudato al vescovo di Luni, e in parte a una consorteria locale, subfeudataria dei marchesi Malaspina di Lunigiana. Agli inizi del XIII secolo fu sede stabile dei nobili di Corvaia e Vallecchia, che ricostruirono la rocca; in quegli anni il territorio era noto come Massa Versiliae, o Versilia Massese. Nell’ultimo scorcio di quel secolo fu conteso tra Pisa, Lucca, Genova e Firenze, finché non venne annesso ai domini lucchesi e incluso nella Vicaria di Pietrasanta. Montignoso rimase tuttavia possesso lucchese anche quando Pietrasanta nel 1514 fu conquistata dai fiorentini, costituendo sostanzialmente una exclave confinante con i Ducati di Massa-Carrara, di Modena, e il Granducato di Toscana. La Repubblica di Lucca curò con attenzione l’antico castello, che venne reso più funzionale alle esigenze militari del tempo, e ribattezzato Fortezza di San Paolino.

Montignoso seguì le sorti di Lucca, rimasta indipendente fino al 1799, al tempo dell’occupazione francese. Nel 1805 fu costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone, Elisa, e al marito Felice Baciocchi, che si premurarono a bonificare la fascia costiera dalle paludi. Dopo il Congresso di Vienna Montignoso rimase nel Ducato di Lucca fino al 1847 quando, in seguito al trattato di Firenze, fu ceduto, nonostante un diffuso malcontento, al Ducato di Modena e Reggio, al quale rimase sottoposto fino all’Unità d’Italia.

Nel 1938 il comune di Montignoso venne accorpato ai comuni di Massa e di Carrara, per dar vita al Comune di Apuania, soppresso nel 1946; contestualmente riacquistò il forte Leopoldo del Cinquale, in precedenza sotto Pietrasanta Forte dei Marmi.

Per quanto attiene l’insegna, quella in uso è costituita da un campo bianco con tre monti al naturale (quello centrale più alto), ognuno cimato da una rosa da giardino di rosso. Sono noti tuttavia degli esemplari in cui il campo è troncato d’argento e di rosso, che altro non è che la ben nota balzana lucchese; esemplari riferibili al tempo in cui Montignoso si trovava sottoposto a quella città. Come se non bastasse, il gonfalone – che reca il drappo d’azzurro – porta uno stemma «troncato d’azzurro e di rosso, a 3 montagne di verde, ciascuna cimata da una rosa da giardino di rosso, attraversante sulla partizione», timbrato da una corona marchionale.

Annotiamo infine quanto riferisce Borgia, secondo il quale in origine lo scudo di Montignoso «non era troncato e, in luogo delle tre montagne, compariva un più araldico monte di tre colli all’italiana, movente dalla punta, con i due colli laterali cimati da una rosa e quello centrale da due», come si vede nello Statuto della comunità conservato presso l’Archivio di Stato in Lucca.

Stemma antico di Montignoso

Nota a cura di Michele Turchi.

 

Bibliografia:

– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze, 1833-1846, vol. III.

– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni, Firenze, 1985.

– Gli stemmi dei Comuni Toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze, 1991.

– L. Borgia, Brevi note di araldica e di sigillografia nei comuni delle Provincia di Lucca, in «Actum Luce», anno XVIII, nn. 1-2, 1989.

Reperito da: Michele Turchi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

ALTRE IMMAGINI

Stemma antico del Comune.

Stemma pubblicato su Anci 2001.

Stemma presente sul gonfalone nella sua versione aulica.

Stemma presente sul gonfalone, ma con scudo sannitico.

Stemma collocato sul frontone del Municipio.

Stemma in uso estremamente stilizzato.

Reperito da: Michele Turchi

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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