Comune di Pontebba – (UD)

Informazioni

  • Codice Catastale: G831
  • Codice Istat: 30076
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1535
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 97.67
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

 

Pontebba (Pontafel in tedesco, Tablja in sloveno) fu una importante località del Patriarcato di Aquileia nella Valle del Ferro e Val Canale dove, il 10 agosto del 1342, il patriarca Bertrando istituisce il mercato “publico, libero et generale” in occasione della festa della Natività della Vergine l’8 settembre. Verso la metà del XV secolo Ponteba passò sotto il diretto dominio della Repubblica di Venezia.

Nel XVIII secolo segnava il confine orientale tra i territori della Repubblica Veneta e quelli dell’Impero austriaco: era divisa in “Pontebba Veneta” e “Pontebba Imperiale” (Kaiserliches Pontafel) dal torrente Pontebbana e proprio il ponte segnava il vecchio punto di confine tra i due Stati. Punto strategico e di grande importanza commerciale per l’enorme ricchezza boschiva della zona, indispensabile per rifornire i cantieri navali della Serenissima.

Nel corso del 1685 alla comunità di Pontebba il Senato Veneto concede il titolo di “Terra”, appellativo che veniva riconosciuto alle località che avevano assunto nel tempo prerogative e titoli di primaria importanza strategica e commerciale.

Nella notte del 17 ottobre 1797, presso la villa Manin di Passariano, i plenipotenziari francesi ed austriaci firmarono il Trattato di Campoformio, che ridisegnava i confini degli Stati: il Friuli e tutti i territori dell’ex Repubblica di Venezia vennero ceduti all’Austria, il vecchio confine cessò di esistere.

L’attuale ponte, con una carreggiata più grande, è stato ricostruito negli anni ‘50 a seguito del crollo del manufatto precedente. Mentre la sua funzione, con la fine del I° conflitto mondiale, era già venuta meno essendosi spostato il confine a Coccau.

 

Per quanto riguarda lo stemma: il Regio Commissario distrettuale residente a Moggio, il 12 febbraio 1877, accompagna all’autorità governativa il timbro della giunta municipale di Pontebba con la seguente nota: «Lo stemma è rappresentato da un mezzo ponte ad arcate di muratura, ed accenna al confine fra i domini della Veneta Repubblica e gli stati imperiali. Riscontrasi nelle vecchie pergamene, e più visibilmente nell’arma sovrapposta al portone della casa comunale è scolpita nella chiave dell’arco

Nel 1928-30, stampato d’ufficio del comune, si legge: «Scudo sannitico al ponte di due archi interrotto, sormontato di due torri, una cimata del leone veneto, l’altra cimata dalla bandiera, posta su una riviera, accompagnate in capo da una cometa posta in sbarra

Lo stemma è stato formalmente riconosciuto con DCG del 13 novembre 1934 con il blasone: «D’azzurro, a due arcate in pietra d’un ponte uscente dal lato destro e troncato a sinistra, sorgente dalle acque di verde. Sul piano del ponte due casotti a cuspide in muratura: sul tetto di quello a sinistra il leone di San Marco d’oro, rivoltato; sulla sommità di quello a destra una bandiera a strisce orizzontali di rosso, d’argento, e di rosso. In capo, tra i due casotti, la cometa d’oro, saliente a sinistra, con la coda in basso a destra

Contestualmente venne concesso anche il gonfalone civico, che è costituito da un drappo di rosso, caricato dello stemma comunale.

Il riferimento è al ruolo storico della località: di essere stato il confine tra i territori austriaci e quelli veneti, simboleggiati rispettivamente dalla bandiera e dal leone marciano; l’interruzione del ponte indica questa “passata” situazione, la quale ha determinato l’ascesa e la fioritura della città, rappresentata dalla cometa salente verso il cielo.

 

Non c’è accordo sulla genesi del toponimo di Pontebba: alcuni sostengono che derivi dall’etimo pons aquaepons viae o pontem viae, comunque una derivazione dal latino “pons” (ponte). Altri, invece, ritengono che il nome sia stato determinato da quello del torrente Pontebbana, precedente alla costruzione del ponte. Da rilevare che la grafia antica era Ponteba. Il toponimo tedesco Pontafel, farebbe pensare a un Pons Fellahpoiché l’abitato lambisce il fiume Fella e, quindi, di immediato riferimento.

 

L’evoluzione del nome nei secoli è documentata solamente dopo l’anno 1000: il testamento del conte Cacellino cita nel 1084 Poltabia, un documento del 1324 Poltajbam, dal 1333 al 1396 s’identificano i nomi di Polteyba, Ponteba o Poltabia e Pontaiba, in altro documento del 1408 Pontebia.

 

Al Comune è stata concessa la Medaglia d’oro al merito civile il 12 dicembre 2002. per il coraggioso comportamento della popolazione durante il disastroso terremoto che sconvolse il Friuli nel 1976: “… con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d’alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.”

 

Pontebba è gemellata con il Comune austriaco di Hermagor-Pressegger See.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro a due arcate in pietra d’un ponte uscente dal lato destro e troncato a sinistra, sorgente dalle acque di verde. Sul piano del ponte due casotti a cuspide in muratura: sul tetto di quello a sinistra il leone di San Marco d’oro, rivoltato; sulla sommità di quello a destra una bandiera a strisce orizzontali di rosso, d’argento e di rosso. In capo, tra i due casotti, la cometa d’oro, saliente a sinistra, con la coda in basso a destra. Ornamenti esteriori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso
Profilo Araldico

“Drappo interzato in palo di azzurro, di giallo e di verde…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Roberto Breschi

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    13 Novembre 1934