Comune di Torre de’ Picenardi – (CR)

Informazioni

  • Codice Catastale: L258
  • Codice Istat: 19107
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2104
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 34.22
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Comune della campagna cremonese, deve la prima parte del proprio nome all’antica torre medievale del XIII secolo, sorto per la difesa del territorio contro i Comuni di Brescia e Cremona, che determinò il nome di TORRE o TORRI; mentre la seconda (così come quello del Comune limitrofo di Cappella de’Picenardi e della frazione di San Lorenzo Picenardi) deriva dai nobiliPicenardi, antica famiglia lombarda che ebbe in TORRE uno dei centri principali del proprio feudo.

Nel 1278 però la località era nota come TORRE DEI MALAMBERTI (o MADALBERTI), perché fu proprietà di quest’antica famiglia cremonese, prima che pervenisse ai Picenardi. Il determinate DE’PICENARDI sembra però già in usopopolarmente nel XV secolo, all’epoca nella quale quella dinastia si era definitivamente stanziata sul territorio, che era parte del Ducato di Milano.

Nel 1525 Antonio Maria Picenardi acquisisce tutto il castello “delle Torri dei Malamberti” e lo trasforma in una grande residenza fortificata. Nel 1714 i Picenardi ottengono il titolo di Marchesi e trasformano il castello “delle Torri” in una fastosa villa di campagna che, nel XVIII e XIX secolo assumerà un aspetto eclettico.La proprietà resterà alla famiglia fino al 1954 (oggi appartiene ai Cassani) ed è l’elemento caratterizzante dello stemma comunale che nel 1866 fu sede (assieme alla villa di Cicognolo) del Quartier Generale dell’Esercito Nazionale Italiano, dopo la battaglia di Custoza, comandato dal Generale La Marmora.

Con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II nel 1868 le cinque località di Torre de’ Malamberti, Torre d’Angiolini, San Lorenzo Picenardi, Pozzo Baronzio e Ca de’ Caggi vengono unite in un’unica circoscrizione amministrativa che prende nomedi Comune di TORRE DE’PICENARDI, nel Mandamento di Pescarolo.

Dal 1 gennaio 2019, ha incorporato il Comune di Ca’ d’Andrea.


Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
Olivieri D. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA LOMBARDA. Ceschina, Milano 1961.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Gennaio 1967