Comune di Évian-les-Bains – (74)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Évian-les-Bains (Aviano o Eviano in italiano Évyan, o L’Èvian in franco-provenzale) è una nota località termale situata sulla sponda del lago Lemano (Lago di Ginevra) nel dipartimento dell’Haute-Savoie, nella regione dell’Auvergne-Rhône-Alpes.

 

Insediamento di piccole dimensioni di origine gallica, in seguito romanizzato come Aviano, nel XIII secolo ebbe un castello che fu all’origine dello sviluppo del borgo fortificato di Yvians, ri-latinizzato dagli eruditi medioevali in Aquianum, che divenne una dei porti commerciale sul lago, oltre che un luogo di villeggiatura dei duchi di Savoia.

Il nome di Évian-les-Bains è compost dal toponimo Évian e dal suffisso -les-Bains che si riferisce a una città che possiede una stazione termale. Ha ricevuto questo nome con decreto del 28 gennaio 1865.

Il nome Évian rimonterebbe a una forma del tardo latino Aquianu, vale a dire aqua + -ianu (porta dell’acqua) oppure al franco-provenzale evi-an dove evy è una forma molto diffusa per designare località in contatto con l’acqua nelle sue varie forme (ricordiamo il torrente Grand Eyvia, grande acqua; Entrèves, tra le acque; Evançon, acque vecchie; Artanavaz, “forse” acque create). Molto spesso i toponimi che contengono eve, ewe, eva, ava hanno chiari riferimenti all’acqua.

Soggetta al Valais (Vallese) fino al 1569 fu occupata dai francesi e infine dalle truppe spagnole durante la guerra di successione austriaca.

 

Divenuta una prima volta francese nel 1792, fu consegnata nuovamente ai Savoia nel 1814. Soggetta definitivamente alla Francia dal 1860 assunse il toponimo di Évian-les-Bains nel 1864.

 

Nel 1789 il marchese di Lessert, affetto da problemi renali ed epatici, scoprì casualmente le virtù dell’acqua sorgiva della fonte di Santa Caterina sul terreno di tale Cachat, il quale iniziò a vendere l’acqua, il primo passo per il futuro sviluppo turistico della cittadina. I primi stabilimenti termali vennero edificati nel 1824, mentre due anni più tardi il re Carlo Felice di Sardegna concesse al banchiere svizzero François Fauconnet un’autorizzazione per l’apertura di uno stabilimento (resort) e l’imbottigliamento di acque minerali (Lettera Brevetto del 20 gennaio 1826). Nel 1839, la Société des Eaux Minérales de Cachat acquistò il resort e costruì l’ Hôtel des Bains , trasformato nel 1859-1860 nel Grand Hôtel des Bains .

La produzione di acqua minerale fu industrializzata nel 1960, la famosa bottiglia con l’etichetta rosa cominciò ad essere venduta nei supermercati di tutta Europa. Évian è oggi il primo esportatore di acqua minerale al mondo, con 4.000.000 di bottiglie prodotte al giorno nello stabilimento di imbottigliamento situato ad Amphion. Évian, parte del Gruppo Danone, è ancora conosciuta localmente come la Cachat, dal nome della sorgente.

 

Lo stemma cittadino risale al XV secolo, epoca in cui era associato al motto UTINAM REMORA (Possa io essere la remora), in riferimento al piccolo pesce parassita che si attacca ad altri pesci più grossi. Non è mai stata chiarita la motivazione dell’adozione di questa curiosa figurazione: un piccolo pesce (la remora?) messa in bocca ad un pesce più grande (oggi identificato come una trota). Ma perché mettere un pesciolino di traverso alla bocca di uno più grande? Voracità potenziale? Protezione? Dichiarazione di bloccaggio? Forse la remora rappresenta la città di Evian, situata in un punto strategico per il passaggio dalle regioni svizzere a quelle savoiarde? Oppure la località è rappresentata dal pesce grande, che si accontenta del suo bottino?

 

Alla fine del XX secolo il motto venne sostituito da A DEO ET DUCI FIDELIS PERPETUO (A Dio e al Duca fedeltà perpetua), poi mutato in DEO ET REGIS FIDELIS PERPETUO; e nel giornale “Le Messager” del 22 luglio 2010 se ne dà un’interpretazione: “Sur terre comme dans les eaux, les petits sont mangés par les gros ; mais à Evian, les petits se mettent en travers.” (Sulla terra come nell’acqua, i piccoli sono mangiati dai grossi; ma a Evian i piccoli si mettono di traverso).

 

Si blasona: “D’azur à la truite d’argent posée en fasce, engoulant un vangueron [petit poisson] du même; au chef de gueules à la croix d’argent” (D’azzurro alla trota d’argento posta in fascia, ingoiante un piccolo pesce dello stesso; al capo di rosso alla croce d’argento).

 

Il capo richiama la Savoia, territorio al quale appartiene storicamente.

 

 

Nel giugno 2001 la città di d’Evian-les-bains ha adottato un logo di tipo commerciale associato ad uno “slogan” propagandistico (“La beauté naturelle”/”La bellezza naturale”), il tema scelto dal grafico Daniel Dodet (“Femme d’Eau”/“Donna d’Acqua”) richiama l’opera di Matisse, il Nu bleu (Nudo blu) e Pasiphea, logo precedentemente in uso per la promozione della località.

 

 

La bandiera di Évian, come si vede esposta sulla facciata del municipio (almeno dal dicembre 2002), è divisa verticalmente in rosso-blu con lo stemma comunale posto al centro.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro alla trota d’argento posta in fascia, ingoiante un piccolo pesce dello stesso; al capo di rosso alla croce d’argento”.

Oggetti dello stemma:
croce, pesce, trota
Attributi araldici:
ingoiante, posto in fascia
Profilo Araldico

“Drappo partito di azzurro e di rosso caricato al centro dello stemma comunale…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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