Comune di Zuccarello – (SV)

Informazioni

  • Codice Catastale: M197
  • Codice Istat: 9069
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 339
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 10.74
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il nome ZUCCARELLO è un diminutivo di “zucco” o “zuccaro”: collina a groppa, poggio. Lo stemma adottato dal Comune però si riferisce, con ogni probabilità, ad una curiosa etimologia: vale a dire da “zucchero” (termine arrivato a noi dal sanscrito, dove ha significato di “sabbia”, attraverso gli Arabi), cioè dal nome dato alla nota spezia dolcificante derivata dalla canna saccarifera della quale i mercanti Liguri facevano ampio commercio e che, nell’antichità, si importava dall’Oriente raffinato e compattato in forma di coni bianchi. Nel Medioevo si produceva anche in Andalusia e in Sicilia ed era impiegato come medicinale, come legante per le tinte in miniatura e solo raramente (per via del costo) in cucina, dove si preferiva il miele, il mosto cotto ristretto (“saba”), la polpa di dattero, di prugne e altre frutta seccate.
Si vogliono riconoscere, nelle strane figure dello stemma comunale, le tre valli all’origine del territorio di Zuccarello: Arroscia, Lerrone e Neva.

Nel corso del XII secolo l’entroterra di Savona fu dominato soprattutto da tre famiglie: quella dei Clavesana e dei Lengueglia discendenti entrambe dalla dinastia longobarda degli Arduini (che si rifugiarono sui monti per sottrarsi all’espansione del potente Comune di Albenga) si contrapponevano a quella dei Del Carretto che, dall’impervio castello omonimo, conquistò un ampio territorio comprendente anche la zona di Finale (dal quale presero l’agnome Del Carretto-Del Finale).
Il centro fortificato di Zuccarello fu ufficialmente fondato il 4 aprile 1248, allorché gli abitanti della valle del torrente Neva chiesero la protezione del Marchese di Clavesana, che finanziò la costruzione delle mura e delle torri del villaggio.
Nel 1281 furono stesi gli Statuti (che, insieme con quelli di Sanremo e di Apricale, sono i più antichi della Liguria).
Tra il 1326 e il 1335 Caterina di Clavesana sposò Enrico II Del Carretto di Finale, portando in dote Zuccarello.
Nel 1397 si fece un accordo tra i fratelli di Enrico II: Carlo I cede a Lazzarino i diritti su Finale e si ritira a Zuccarello, del quale diviene primo Marchese.
La figlia di Carlo I, Ilaria Del Carretto, sposò il 3 febbraio 1403 Paolo Guinigi, signore di Lucca, col quale generò Ladislao nel 1404 e una figlia l’8 dicembre 1405, chiamata anch’essa Ilaria (detta “minor” per distinguerla dalla genitrice), ma a seguito di complicanze di parto la madre ne morì subito dopo. Per lei il marito fece scolpire nel 1406 da Jacopo della Quercia il celebre sarcofago posto nel transetto del duomo lucchese di San Martino.
Intanto Carlo I espandeva il territorio del suo marchesato di Zuccarello: nel 1410 acquistò il castello di Bergalla e il centro di Balestrino dai nobili Bava; nel 1420 ottenne anche i castelli di Rocca Barbena (o Castelvecchio), con Erli e Nasino. Come vassallo della Repubblica di Genova il marchese si trovò spesso in conflitto con il Comune di Albenga, che costruì il centro fortificato di Cisano.
I due figli (e fratelli di Ilaria) Pirro I ed Enrico (detto “Enrichetto”) ottennero congiuntamente il marchesato. Nel 1545 però esso fu diviso tra Giovanni Bartolomeo (al quale andò Zuccarello e il titolo marchionale Del Carretto di Zuccarello) e Pirro II (che ottenne Balestrino).
Zuccarello arrivò a comprendere anche Castelbianco Alto, Caprauna e Bardineto.
Nel 1561 Scipione Del Carretto cedette il feudo: astutamente parte a Genova e parte ai Savoia, questi ultimi alla ricerca di uno “sbocco al mare” volevano impossessarsi della maggior parte dei territori che lo impedivano. Nel 1625 la questione fece scoppiare una vera e propria guerra, detta appunto “di Zuccarello”, che permise a Spagna e Francia di intromettersi nella contesa. Alla fine la potenza economica fece sì che Genova fosse riconosciuta signora del castello e del suo territorio.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di azzurro, ai tre pani di zucchero, bianchi”

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
pane di zucchero

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso
Profilo Araldico

Drappo trinciato di giallo e di rosso…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
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  • istituzione nuovo comune