Comune di Sant’Agata del Bianco – (RC)

Informazioni

  • Codice Catastale: I198
  • Codice Istat: 80079
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 683
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 18.87
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il paese è sorto forse nel 1349 quando, a seguito di un terribile terremoto, parte della popolazione di Precacore decise di ricostruire le loro case nella località nota come “Giardini di Campolaco”, creando un nuovo centro che misero sotto la protezione di Sant’Agata, la martire catanese. Nel 1412 è documentato come Sanctæ Agathes, inizialmente sarà “Sant’Agata di Precacore” ma successivamente prenderà il determinante toponomastico dal vicino centro di Bianco. Anche il nuovo centro fu danneggiato dai sismi che si susseguirono nel tempo (1783, 1907, 1908). Con R.D. n. 1504 del 31 maggio 1928 fu aggregato a Caraffa, Casignana e Samo nel nuovo Comune di Samo di Calabria, quest’ultimo fu soppresso con D.L.L. n. 904 del 22 dicembre 1945 che stabiliva il ripristino delle precedenti unità amministrative.

Lo stemma mostra la patrona con le tenaglie, simbolo del suo martirio, e lo scudo è posto (“accollato”) nel petto di una grande aquila al naturale, simbolo della dinastia sveva, poi aragonese, del Regno di Sicilia e riferimento alla posizione su un alto sperone dal quale si domina un ampio tratto della costa jonica, da Capo Spartivento a Punta Stilo.

Da notare che anche lo stemma dei De Franco, ultimi feudatari di Sant’Agata,era accollato all’aquila.

L’emblema (ufficializzato insieme al gonfalone con D.P.R. 15 maggio 1963) si blasona: “D’azzurro, all’effigie di Sant’Agata, vestita di cremisi, aureolata d’oro, tenente con la sinistra un ramo verde di palma e con la destra una tenaglia. Lo scudo è accollato ad un’aquila al naturale coronata d’oro e sormontata dalla scritta in caratteri di nero maiuscoli: ATA DIVA. Ornamenti esteriori da Comune.” (l’ATA presente nel decreto ufficiale è una probabile contrazione di AGATA); un po’ differente la descrizione presente nello Statuto Comunale: “D’azzurro alla figura di Sant’Agata nell’atto di sorreggere con la mano destra un ramo verde di palma e con la mano sinistra una tenaglia. Il tutto accollato all’aquila d’oro coronata dello stesso e accompagnata in capo dalla scritta AGATA DIVA”.

 Il motto è la formalizzazione della devozione alla santa, che è anche patrona del luogo, traducibile con “la [nostra] santa Agata”.

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Bibliografia:

AA.VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, Torino 1997, p.699.

Storia su comune.santagatadelbianco.rc.it, consultato il 18 aprile 2017

Calabria. Stemmario civico. Con schede storiografiche di tutti i Comuni della regione, Iiriti Editore, Reggio Calabria 2010,  p. 438

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“D’azzurro, all’effigie di Sant’Agata, vestita di cremisi, aureolata d’oro, tenente con la sinistra un ramo verde di palma e con la destra una tenaglia. Lo scudo è accollato ad un’aquila al naturale coronata d’oro e sormontata dalla scritta in caratteri di nero maiuscoli: ATA DIVA. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Maggio 1963