Comune di Poggio Rusco – (MN)

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Info
  • Codice Catastale: G753
  • Codice Istat: 20042
  • CAP: 46025
  • Numero abitanti: 6649
  • Nome abitanti: poggesi
  • Altitudine: 16
  • Superficie: 42.35
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il Comune si è denominato semplicemente POGGIO fino al 1867, allorché col Regio Decreto di Vittorio Emanuele II n. 3760 del 9 giugno, adottò il determinante RUSCO.

Il nome deriva da PODIUM, attestato già nel1332, che divenne VILLA PODII nel 1370 e deriva da “poggio” ovvero un rialzo nel territorio pianeggiante dove cresceva rigoglioso il pungitopo (Ruscus Aculeatus).
Questa è l’etimologia popolare della località, che il Consiglio Comunale di Poggio scelse come motivazione per la individuazione del determinante toponomastico nel 1867. Non manca chi lo ha messo in relazione al “rusco”, voce emiliana per “spazzatura” o “quel che rimane” ad indicare una situazione incoerente, frantumata e corrosa dalle acque.

Altri ancora derivano il nome Rusco da un antico corso d’acqua, navigabile, coincidente all’incirca con l’attuale Canale Rusco, costruito dal Consorzio della Bonifica di Burana che separa il territorio mantovano di Poggio Rusco dal Modenese.

Lo stemma comunale fa riferimento proprio a questo piccolo fiume e all’antica torre Falconiera del XVII secolo, vero simbolo del paese: una costruzione tipica di questa zona della Pianura Padana sorta con funzione di posto di avvistamento e da rifugio in situazioni di pericolo.

L’emblema è stato liberamente adottato dal Comune almeno della prima metà del XIX secolo, si blasona: “D’argento, al torrione di rosso con basamento a piramide tronca, murato di nero, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, posto di tre quarti, addestrato da un albero al naturale; il tutto fondato su campagna di verde attraversata in punta da un corso d’acqua d’azzurro posto in banda su cui naviga una barca a vele spiegate al naturale”.

Nota: per l’illustrazione di questa scheda ci siamo ispirati al modello presente sulla facciata del Palazzo Comunale.

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Neri

BLASONATURA

“D’argento, al torrione di rosso con basamento a piramide tronca, murato di nero, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, posto di tre quarti, addestrato da un albero al naturale; il tutto fondato su campagna di verde attraversata in punta da un corso d’acqua d’azzurro posto in banda su cui naviga una barca a vele spiegate al naturale. Ornamenti esteriori da Comune”.

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    13 Febbraio 1959

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