Comune di Loyettes – (01)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Secondo una leggenda popolare lo stemma del comune di Loyettes non avrebbe niente di nobiliare: ricorderebbe i favori concessi dal Duca di Savoia ad una bella popolana, simboleggiata dal giglio d’argento.

In realtà, questo stemma, che si blasona “D’azur au lys de jardin au naturel, au chef d’or chargé d’une croisette pattée de sable” (D’azzurro al giglio di giardino al naturale, al capo d’oro caricato da una crocetta patente di nero) è stato scelto perché la figura del giglio (lys) è vagamente “assonante” con il toponimo Loyette.

Nel X secolo era denominata Loyetis, poi Loiètes nel XII, quindi Louettez nel XIV, Loyettez, e non è ben chiara l’etimologia (forse dal franco-germanico “laubja”: capanna, o dal latino “logerium”: affitto) che comunque indicherebbe un modesto insediamento di taglialegna o agricoltori.

Fu sede di un fortilizio costruito dall’abate d’Ambronay, Barnard de Romans1 nel IX secolo per il controllo della via che collegava Saint-Claude a Vienne. Nel 1147 l’abate di Ambronay concesse la “protezione” del castello di Loyette ai D’Anton, e successivamente ai conti di Savoia, che lo ebbero per via matrimoniale (essendo Isabelle d’Anton andata sposa ad Ugo di Savoia conte di Ginevra nel 1282). Dopo essere stata per breve tempo dei Saint-Priest nel 1381 e di Odon de Villars, alla morte di quest’ultimo nel 1393 tornò ad Amedeo VIII Savoia, che lo concedette al figlio Luigi il 5 giugno 1443.

Il 21 ottobre 1579, col Trattato di Montluel, Loyettes venne confiscato ad Enrichetta di Savoia, moglie di Charles de Mayenne, e la baronia unita la marchesato di Miribel, anch’esso dei Mayenne.

Nel 1595 la Savoia venne conquistata da re Enrico IV. Tutto il marchesato di Miribel venne venduto il 15 agosto 1601 a Jean de Saulx, che distaccò la baronia di Loyettes per venderla a David De Durand, ricco borghese del Delfinato, la cui famiglia lo manterrà fino alla Rivoluzione.

Loyettes 2

Nel capo dello stemma comunale la crocetta patente (che, nelle versioni correnti, è raffigurata però potenziata) in campo oro riprende i colori degli ultimi feudatari, i De Durand, che portavano una scudo partito di nero e d’oro allo scaglione dell’una all’altro (completato però con un capo d’argento caricato da tre teste strappate d’orso di rosso e poste in fascia).

Oggi Loyette è un piccolo comune del dipartimento dell’Ain, nella regione del Rodano-Alpi (RhôneAlpes), nella conurbazione metropolitana di Lione.

 

(1): 780-841, fu compagno di Carlo Magno, poi monaco e arcivescovo di Vienne, alla sua morte venne santificato (è noto anche come Saint Barnard de Vienne).

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro al giglio di giardino al naturale, al capo d’oro caricato da una crocetta patente di nero”.

Colori dello scudo:
azzurro

LEGENDA

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