Città di Gorizia – (GO)

Informazioni

  • Codice Catastale: E098
  • Codice Istat: 31007
  • CAP: 34100
  • Numero abitanti: 35798
  • Nome abitanti: goriziani
  • Altitudine: 84
  • Superficie: 41.11
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Risale al 1001 la prima menzione documentata del villaggio di GORITIA (dallo sloveno “gorica;”(1): collina, diminutivo di “gora”: monte; Görz in tedesco), sorto in una posizione strategica all’incrocio di diverse vie di comunicazione tra le valli dell’ Isonzo e del Vipacco, riparato dai freddi venti del Nord, e assegnato dall’imperatore Ottone III al patriarca d’Aquileja. La posizione ne favorì il rapido sviluppo e il Patriarcato ne promosse la fortificazione, con il castello sul colle che domina tutt’ora la piana dell’ Isonzo (dal pre-latino “is”: che si muove velocemente, Soča in sloveno), che venne affidato inizialmente agli Eppenstein, che divennero così conti di Gorizia. Successivamente, intorno al XIII secolo, fu soggetta ai conti di Tirolo, che avevano la loro sede in Bruck presso Lienz. Einrich II del Tirolo e conte di Gorizia sposò Beatrice da Camino, figlia di Gherardo signore di Treviso, ed espanse il territorio della contea verso est, diventando signore anche di Conegliano e di Treviso; la contea di Gorizia si trovò quindi ad essere un’importante regione cuscinetto tra i territori tedeschi, quelli slavi e mediterranei. Einrich però morì durante un banchetto, forse di veleno, innescando una pericolosa crisi per la dinastia. Il conte Leonardo, che aveva sposato Paola Gonzaga dalla quale non ebbe figli, alla fine non lasciò eredi e la sua scomparsa nel 1500 aprì una serie di lotte tra Venezia e Austria per il possesso del territorio che finì nelle mani degli Asburgo di Vienna. Le cime che circondano la città: Sabotino, Montesanto, S. Gabriele, Calvario, Colle d’Oslavia, S. Marco e l’ampio altipiano del Carso, sono tutte legate alle sanguinose battaglie della I Guerra Mondiale conclusa nel 1918 che vide Gorizia passare al Regno d’Italia. Dopo la II Guerra Mondiale la città venne divisa tra Italia e Jugoslavia: 41 chilometri quadrati del suo territorio furono annessi alla Repubblica di Slovenia della Federazione Jugoslava. La parte nord-occidentale della città, ridenominata NOVA GORICA (Gorizia Nuova), corrispondente grosso modo al quartiere di Montesanto (comprendente l’antica stazione ferroviaria), fu separata da un muro e dal filo spinato fino al 1 maggio 2004 che ha coinciso con l’ingresso ufficiale della Repubblica di Slovenia nell’Unione Europea. Lo stemma della città, presenta una figurazione di chiara interpretazione: simboleggia il celebre castello e il colle sul quale è posto, da sempre considerato il simbolo della città, che fu sede amministrativa e giudiziaria della regione. Il Comune attualmente usa nella comunicazione uno scudo che richiama il tipo “veneto” (cfr. con Comune di Venezia), ma con ornamentazioni regolamentari di città. Stemma: “d’azzurro, alla muraglia cimata da tre torri, la centrale più alta; muraglia e torri merlate alla ghibellina, il tutto d’argento, aperte, murate e finestrate di nero, terrazzate di verde. Ornamenti esteriori di città” Note di Massimo Ghirardi (1): la “č” nelle lingue slave si pronuncia quasi come una “z”..

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla muraglia cimata di tre torri, la centrale più alta, muraglia e torri merlate alla ghibellina, il tutto di argento, aperte, finestrate e murate di nero terrazzate di verde”.

Gonfalone ridisegnato


Pasquale Fiumanò

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo rettangolare di stoffa azzurra, frangiata d’argento, attaccata per il lato corto ad un’asta ricoperta di velluto pure azzurro, con bullette di metallo bianco poste a spirale e cimata di una freccia argentata con lo stemma del comune. Cravatta o nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d’argento; al gambo della freccia vengono annesse le medaglie e la croce di guerra, concesse alla Città di Gorizia”.

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Città dell’Impero Austro-Ungarico


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    14 Aprile 1929