Comune di Fiuggi – (FR)

Informazioni

  • Codice Catastale: A310
  • Codice Istat: 60035
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 9755
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 33.06
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Già nota come Anticoli (da ante colles: “davanti ai colli” in riferimento ai Monti Ernici) dopo l’annessione al Regno d’Italia, nel 1872 adotta il toponimo di Anticoli di Campagna (per distinguersi dalla vicina Anticoli Corrado1). Successivamente, con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III del 9 agosto 1911 e con il sostegno del Presidente del Consiglio dei Ministri Giovanni Giolitti (assiduo frequentatore delle terme), acquisisce il nome di FIUGGI che, in origine, contraddistingueva solo la località delle note fonti minerali.

Il nome si pensa derivi dal latino fluvius ( ‘fiume, corso d’acqua’), ma una teoria alternativa lo farebbe derivare da FELCIA, nome di un piccolo villaggio degli Ernici (popolazione pre-romana stanziatasi nella zona) del V-IV sec. a C. che veniva a sua volta dalla pianta della felce2 che cresce abbondante nella zona.

Il centro antico si trovava in posizione più bassa, in una plaga fertile. Nel 367 venne assoggettata dai Romani (Appio Claudio e Caio Plauzio) che approfittarono delle proprietà curative dell’acqua della Fons Arilla. Le incursioni dei Saraceni costrinsero la popolazione a trasferirsi sul colle.

Nel medioevo è documentata in un “Breve” di papa Nicolò II (1059-1061) per la prima volta il nome di ANTICOLI IN CAMPANEA come castellanìa alla diretta dipendenza della Santa Sede. (Le due regioni latine facenti parte dello Stato Pontificio erano denominate Campagna e Marittima, ed Anticoli apparteneva alla regione “di Campagna”).

Fu poi soggetta ai Cajetani (o Caetani), la famiglia di papa Bonifacio VIII (al secolo Benedetto Castani), che vantava diritti sulla località essendo proprietario della vicina “Torre Cajetani”. Papa Alessandro VI Borgia lo assegnò prima al card. Ascanio Sforza, poi al nipote Giovanni, figlio di Lucrezia Borgia.

Nel 1517 venne acquistato da Prospero Colonna, conte di Fondi, ai quali rimase fino alla soppressione del feudo di Anticoli nel 1816. Nel 1870 entra a far parte del Regno d’Italia, nella Provincia di Roma (con Trevi nel Lazio, Vico nel Lazio, Torre Cajetani, Trivigliano, Filettino, Garcino) nel Circondario di Frosinone che, nel 1927, diviene Provincia.

Il centro attuale si compone di due nuclei principali: Fiuggi Città, che sorge su una collina alle pendici dei Monti Ernici; e Fiuggi Fonte o Fiuggi Terme che si trova più in basso in una zona ricca di boschi, particolarmente di castagno.

Lo stemma in uso è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo avente data 11 ottobre 1932 e riportante la seguente blasonatura: “d’azzurro, con la banda d’argento, bordata di rosso caricata di tre pesci d’oro montanti, con una M barocca d’oro coronata del medesimo nel cantone sinistro del capo” .
Questo stemma era già utilizzato prima del cambio di nome da Anticoli a Fiuggi, la differenza più rilevante rispetto all’arma attuale è che la lettera riportata era una “A” (probabilmente in quanto iniziale del nome originale della cittadina) coronata “all’antica” e, talvolta, posta nel cantone destro della punta; in seguito la “A” assunse a volte al forma di una “H” a volte quella di una “M” venendo infine fissata in quest’ultima versione. 3 I pesci riportati sullo stemma (posti su una “banda d’argento” che simboleggia con tutta probabilità un corso d’acqua) probabilmente alludono all’importanza che la pesca aveva anticamente nell’economia cittadina. 4

Il comune ha avuto anche concessione di un gonfalone, con decreto del Presidente della Repubblica del 25 settembre 1989; secondo quanto riportato dal Regolamento per l’uso dello stemma, del gonfalone, della fascia tricolore e la concessione del patrocinio si tratta di un «drappo di color rosso con al centro lo stemma del Comune. La parte bassa del gonfalone termina con tre punte»; in realtà dalle foto disponibili in rete si vede che il gonfalone è sì di color rosso ma termina a “coda di rondine”.

1 Dal tempo dell’Impero romano per Campania era indicata tutta quella zona del Basso Lazio che iniziava dalla valle del Sacco e si estendeva verso Neapolis fino a Gaeta e al fiume Liri. Dopo la conquista dei Franchi il territorio venne suddiviso in Campania Napoletana (da cui l’attuale nome della Regione Campania) e Campania Pontificia, corrotta poi in “Campagna Romana”. La Campagna Romana vera e propria comprendeva la zona circostante Frosinone tra i monti Lepini e i monti Ernici fino a Ceprano; mentre la Campagna Marittima comprendeva tutta la fascia verso la costa tirrenica, dal basso Tevere al Circeo; le due zone avevano i loro centri principali in Frosinone, Velletri e Terracina. Intorno all’XI secolo avvenne la fusione nella Provincia di Campagna-e-Marittima.

2 FRUGI indicava fin dai tempi antichi la zona dove sgorga l’acqua minerale, caratterizzata da una fitta e rigogliosa vegetazione, nel dialetto locale le felci sono dette “feuci” o “frugi”, corruzione del latino (“filices”).

3 Stemmi e sigilli, p. 134

4 «Anticoli di Campagna allora [metà XI secolo – inizio XII secolo] disponeva di quattro piccoli laghi, oltre l’attuale lago di Canterno, e la pesca era importante nella sua economia se lo stesso stemma comunale ha caricato di tre pesci montanti la banda d’argento bordata di rosso.», Ilàri, op. cit., pp. 434-435

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Bibliografia

Stemmi e Sigilli. Regione Lazio, a cura di Corrado Lampe, Roma, Linea editrice, 1992

A. Ilàri (1980). I possessi monastici sublacensi in Anticoli di Campagna (Fiuggi) e gli abati Umberto (1050-1069) e Giovanni V (1069-1121). Benedictina anno 27 (fasc. n. 2): pp. 417-446

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla banda d’argento, bordata di rosso caricata di tre pesci d’oro montanti, con una M barocca d’oro coronata del medesimo nel cantone sinistro del capo”.

D.C.G. 11 ottobre del 1932, registrato nel Libro Araldico degli Enti Morali N. 1176

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di color rosso…”

D.P.R. 25 settembre 1989

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    11 Ottobre 1932

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    25 Settembre 1989