Comune di Dozza – (BO)

Informazioni

  • Codice Catastale: D360
  • Codice Istat: 37025
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 6516
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 24.23
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il pittoresco borgo si trova su di un’altura a dominio della valle del sellustra, il castello fu lungamente conteso tra Imola e Bologna per la posizione strategica.

Compare in documenti del 1147 come DUCIA, e successivamente come DUTIA, DUZA, DOCIA, DOCCIA, che potrebbero tutto risalire al latino “Ductia” (“condotto per l’acqua” o “acquedotto”).

La figura del grifo nello stemma comunale, derivato probabilmente dallo stemma di Imola che riuscì ad esercitare la signoria sulla rocca, o anche da quello degli Alidosi. Raffigurato nell’atto di abbeverarsi alla “doccia” (quindi in funzione “parlante” in riferimento al toponimo) è considerato di invenzione assai originale.
La figurazione più antica si trova sulla campana del Comune, rifusa nel XVIII secolo, ma probabilmente risale ad epoca più remota.

Nella forma attualmente in uso, è stato riconosciuto con Decreto del Capo del Governo del 20 aprile 1928, dove è blasonato: “D’oro, al grifo rivoltato, rampante, che si disseta ad una doccia, posta in sbarra, il tutto al naturale”.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori,
Bologna 2003.
Plessi, G. GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI. 1969. Forni, 1999 (rist. anast.)

Ducia e Dutia i più antichi; Dozza l’attuale. Questa l’evoluzione del nome del Borgo, passato attraverso le forme di Duza e Doccia, prima dell’esito finale.
Tanti suoni per legare questa località ad un solo elemento: l’acqua, la cui mancanza ne ha caratterizzato il nome, e quindi, la storia. Dallo stemma del Comune, con il grifo che si abbevera, ai ritrovamenti di un antico acquedotto proveniente da Monte del Re, fino a toponimi delle chiese, tutto collega il nome di Dozza alla “doccia”, condotto in cui scorre l’acqua.
Quasi un paradosso, per un borgo che da secoli ha fatto del vino di qualità una fonte di ricchezza ed una bandiera.

Fonte Stefano Afroditi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“D’oro, al grifo rivoltato rampante che si disseta ad un doccia posta in sbarra; il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.Ric. 20 aprile 1928

Note stemma


Lo stemma presenta un campo rosso indicato come oro nella blasonatura

Colori dello scudo:
oro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    20 Aprile 1928