Comune di Colpo – (56)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Colpo (Kolpoù in bretone) è un piccolo comune rurale del dipartimento del Morbihan, nella regione della Bretagne.

 

Il toponimo bretone Kolpoù è formato dai termini Skolp (culmo, in francese copeau, lo stelo delle graminacee, oppure stoppia, in francese chaume) e la desinenza plurale –, ad indicare una parte del territorio coltivata e lasciata a stoppie dopo il raccolto. Più precisamente potrebbe derivare da skolpeiñ, ossia dall’operazione della bruciatura delle stoppie o al disboscamento per incendio: una pratica assai diffusa e ancora oggi praticata.

 

Nel 1440 è documentato come Scolpoù e fa parte del territorio della città di Vannes (in bretone: Bro-Gwened). Il villaggio si trovava poco lontano dall’attuale, nella località oggi detta Vieux-Colpo.

 

La nascita del Comune di Colpo è legato alla figura di Elisa Napoleona Baciocchi, figlia della sorella di Napoleone I, Elisa Bonaparte Baciocchi, e cugina di Napolene III e che venne soprannominata « la bonne dame de Colpo » e che, nel 1853, acquistò alcune centinai di ettari di terreno nella Landes de Lanvaux, nella località di Korn-er-Houët, dove si lanciò, con i suoi contadini, in una vasta impresa di sviluppo delle sue terre, con la creazione di una fattoria-modello sperimentale che venne visitata dalla coppia imperiale il 18 agosto 1858. La principessa Elisa vi fece costruire un castello (château de Korn er Houët) dove morì nel 1869 cadendo da cavallo, venne sepolta nella nuova chiesa del comune (nell’attuale Avenue Princesse-Baciocchi).

 

Grazie alla principessa, infatti, il 4 giugno 1864, venne creato il nuovo Commune de Colpo, con i territori ceduti dai comuni di Bignan, Grand-Champ e Saint-Jean-Brévelay (la parrocchia verrà creata nel 1866).

 

Il comune ha portato, per lungo tempo, lo stemma derivato da quello della famiglia paterna della principessa, Felice Pasquale Baciocchi, principe di Piombino e granduca consorte di Toscana, che si blasona: “d’oro, al pino d’Italia al naturale, fruttato di tre d’oro, uscente da un bracere di rosso, moventi dalla punta”. Lo stemma comunale si blasonava: “D’argent au sapin de sinople fruité d’or, issant d’un brasier de gueules mouvant de la pointe”. (D’argento al pino di verde fruttato d’oro, uscente da un braciere di rosso movente dalla punta).

 

Attualmente Colpo ne ha adottato un altro più complesso, che unisce gli emblemi delle diverse signorie che si sono succedute nel feudo, che si blasona: “Écartelé: au 1er de sinople à deux vaches passantes d’or, rangées en barre et accompagnées au point du chef d’une moucheture d’hermine de sable; au 2e de gueules à trois macles d’or; au 3e d’argent au cerf passant de gueules; au 4e de vair au croissant de gueules brochant en coeur; sur le tout, d’orangé à l’aigle impériale d’argent surmontée d’une couronne impériale d’or et posée sur une champagne coupée d’argent et de gueules” (Inquartato: al primo di verde a due vacche passanti d’oro, ordinate in sbarra e accompagnate nel capo da una moscatura d’armellino di nero; al secondo di rosso al tre losanghe vuotate d’oro; al terzo d’argento al cervo passante di rosso; al quarto di vaio al crescente di rosso attraversante in cuore; sul tutto, d’arancio a l’aquila imperiale d’argento sormontata da una corona imperiale e posata su una campagna troncata d’argento e di rosso).

I vari campi rappresentano: 

  • la signoria di Skolpou (le vacche passanti) corrispondente a Vieux-Colpo e la loro storica unione al Ducato di Bretagna, evocato dalla “moscatura d’armellino”;
  • la signoria di Bignan, che apparteneva ai visconti di Trebimouèl, imparentati con i Rohan (losanghe vuotate d’oro);
  • la signoria di Coëtcandec (il cervo rosso) dei Chohan che governarono il vecchio borgo e la sua cappella;
  • la signoria di Quesnouet/Quaènhouet(vaio al crescente di luna rosso) ai quali apparteneva il forte/castello di Quesnouet e che fondarono la cappella di pellegrinaggio di Notre-Dame de Kerdroguen nel 1516, due delle principali emergenze architettoniche del territorio;
  • la baronia di Lanvaux (d’argento a tre fasce di rosso) dalla quale dipendeva in origine il territorio di Scolpou;
  • al centro lo stemma napoleonico, rivisto, richiamo alla famiglia della principessa Elisa Baciocchi alla quale si deve la fondazione del comune.
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Questo stemma è normalmente accompagnato da un listello azzurro con il toponimo “COLPO” affiancato da due piccoli alberelli, una quercia e un pino, simboleggianti i Pays Vert, il territorio naturale dove si trova Colpo.

 

 

È gemellato con Villa Vicentina, oggi fazione di Fiumicello Villa Vicentina, dove morì la madre della principessa, la granduchessa Elisa Bonaparte Baciocchi, poi sepolta in San Petronio a Bologna.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato: al primo di verde a due vacche passanti d’oro, ordinate in sbarra e accompagnate nel capo da una moscatura d’armellino di nero; al secondo di rosso al tre losanghe vuotate d’oro; al terzo d’argento al cervo passante di rosso; al quarto di vaio al crescente di rosso attraversante in cuore; sul tutto, d’arancio a l’aquila imperiale d’argento sormontata da una corona imperiale e posata su una campagna troncata d’argento e di rosso”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso, verde
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
aquila imperiale, campagna, cervo, corona imperiale, crescente, losanga, vacca
Pezze onorevoli dello scudo:
capo
Attributi araldici:
accompagnato, attraversante in cuore, ordinato in sbarra, passante, posato, sormontata, troncato, vuotato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune