Città di Chiusa –Klausen (BZ)

borghi più belli d'Italia

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Info
  • Codice Catastale: C652
  • Codice Istat: 21022
  • CAP: 39043
  • Numero abitanti: 5132
  • Nome abitanti: chiusani
  • Altitudine: 523
  • Superficie: 51.37
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 9.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Per la posizione nella stretta gola formata dal corso dell’Isarco la località è conosciuta da tempo come Chiusa, dal latino Clausa, da cui derivano sia la forma italiana che quella tedesca: Klausen.

Lo stemma comunale “Di rosso alla chiave d’argento posta in banda” richiama, attraverso la figura della chiave d’argento in campo rosso, la Chiusa di valle (dal latino “claudere”) e il ruolo di controllo e difesa del fondamentale passaggio alpino che poteva agevolmente essere “chiuso” al transito dei nemici, sul quale hanno vegliato molte successive fortificazioni.

Le armi civiche, note fin dal 1397, furono formalmente riconosciute dal principe-vescovo di Bressanone cardinale Bernardo Clesio (Bernhard von Cles) nel 1540.

Oltre alla posizione strategica CHIUSA divenne prospera anche grazie alle miniere di argento, piombo e rame che, nel XVI secolo, furono gestite dalla famiglia Fugger attraverso una filiale locale.

La località è da sempre legata alla sovrastante rupe sulla quale sorge il monastero di SABIONA, già sede della Diocesi della Norica (o “del Norico”, Norikum) fin dal IV secolo, suffraganea di Aquileia.

Dai documenti si apprende che il 13 settembre 901 l’imperatore Ludovico IV “il Giovane” dona un podere denominato PRICHSNA al vescovo Zakarias di Sabiona.

Nel 975 il vescovo S. Albuino decide di trasferire la sede vescovile dalla rupe di Sabiona alla piana di Bressanone.

Dal 1027 il vescovo Hartwig è investito dall’imperatore Corrado II delle Valli dell’Isarco e dell’Inn. Nel 1048 il vescovo Popo (Popone) di Sabiona/Bressanone viene eletto papa col nome di Damaso II.

L’attuale circoscrizione amministrativa comprende anche il territorio dell’ex Comune di Gudon/Gufidaun, mentre il Comune di Velturno/Feldthurns che pur era stato soppresso e aggregato a Chiusa, oggi ne è nuovamente indipendente.

Note di Massimo Ghirardi.
Si ringraziano Andreas Kerschbaumer e Martin Axel Lugger per la preziosa collaborazione

 

[vedi anche Bressanone e Bolzano]

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Utet, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Provincia Autonoma di Bolzano-Altoadige, MANUALE DELL’ALTO ADIGE, Giunta Provinciale, Bolzano 2004.
Prünster (H.), DIE WAPPEN DER GEMEINDEN SÜDTIROLS. Etschlandbücher, Veröffentlichungen des Landesverbandes für Heimatpflege in Südtirol, Band 7, Bolzano 1972.
Tolomei (Ettore), PRONTUARIO DEI NOMI LOCALI DELL’ALTO ADIGE. Istituto di Studi per l’Alto Adige, Roma 1935.

BLASONATURA

“Di rosso alla chiave d’argento posta in banda.”

SMALTI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Città dell’Impero austro-ungarico dal 1308.


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