Città di Castelforte – (LT)

Informazioni

  • Codice Catastale: C104
  • Codice Istat: 59004
  • CAP: 4021
  • Numero abitanti: 4505
  • Nome abitanti: castelfortesi
  • Altitudine: 130
  • Superficie: 29.91
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 102.0

Storia dello stemma e del comune

La prima parte del toponimo deriva dalla voce latina “castellum” ritenuta il diminutivo di “castrum” (fortezza).
La seconda richiama ovviamente la parola “forte” con significato di ‘castello situato in buona posizione difensiva’.

Il comune di Castelforte fa parte della Comunità Montana dei Monti Aurunci.

I comuni confinanti sono: Coreno Ausonio, Rocca d’Evandro, Sant’Andrea del Garigliano, Santi Cosma e Damiano, Sessa Aurunca, Vallemaio.

Il comune di Castelforte è decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Civile per i meriti acquisiti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gemellaggi: Zimnicea (Romania), Kedaniai (Lituania).

Castelforte, sito nel confine sud-est Regione Lazio, è il Comune più medievale della provincia di Latina: il fiume Garigliano lo divide dalla Regione Campania. Il centro storico gode di una posizione panoramica sulla piana del Garigliano e sul golfo di Gaeta fino al Volturno.
Non si hanno notizie esatte sull’epoca della nascita di Castelforte, il cui nome trae dal latino Castrum Forte, forse dovuto alla posizione strategica della sua ubicazione posta alle estreme propaggini sud-orientali del massiccio dei Monti Aurunci, gli antichi Montes Vescini. Forse sorse a difesa del retroterra od anche come rifugio degli abitanti dei centri costieri, in posizione tale da dominare la piana del Garigliano. Castelforte ha l’impostazione urbana di una pizza d’armi, come può rilevarsi dalla cinta muraria munita di torrioni circolari, dalla porta di accesso e dal maschio imponente, punto di avvistamento e di comunicazione con le altre fortificazioni della zona. Le origini di Castelforte risalgono indubbiamente a prima del 1000. Non è azzardata l’ipotesi che i primi insediamenti avvennero tra l’881 ed il 915, allorché per sfuggire ai saraceni che si erano stabiliti nella pianura del Garigliano ed in riva destra del fiume con un campo trincerato, base delle loro scorrerie, la gente che vi abitava si rifugiò in collina. Alcuni indicano come fondatori proprio i saraceni, gli sbandati e i superstiti, dopo la battaglia del 915. Nella località tuttora chiamata Vattaglia (voce dialettale di battaglia) si ebbe nell’agosto 915 il duro scontro delle truppe della lega cristiana guidata dal papa Giovanni X con i saraceni. La vittoria cristiana pose fine al lungo periodo di terrore, di rapine, di desolazione e di rovine nella Terra di San Benedetto durante il quale fu distrutta anche il Monastero di Montecassino.
Il Comune di Castelforte è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’Argento al Valor Civile con la seguente motivazione:
“Trovatasi al centro di furiosa dirissima battaglia, sopportò con animo impavido le più rovinose distruzioni e le più crudeli perdite di vita umane, sempre conservando intatta la sua fede nella Patria e nella Libertà”.
Il Consiglio Comunale ha poi voluto che Castelforte fosse meglio conosciuta come “Città per la Pace” e ciò al fine di sottolineare non solo la sua storia passata, ma anche per contribuire a creare una più autentica e vera cultura della Pace.

Da visitare le chiese di S. Giovanni Battista; Santa Maria Del Buon Rimedio (XII Sec); S. Michele Arcangelo e Santa Maria In Pesulis

L’economia del paese in passato era basata essenzialmente sull’agricoltura e la pastorizia; negli ultimi anni si è sviluppata anche nel settore del terziario commerciale e delle industrie di pianura che hanno consentito alternative di occupazione. Questo non ha fatto tuttavia dimenticare le antiche tradizioni, come l’attività dell’artigianato locale e la produzione di prodotti alimentari tipici, soprattutto formaggi. Proprio al suo fiume, il Garigliano, è legato il turismo in un’area, quella delle Terme di Suio, che costituisce la parte più nota e frequentata del territorio.

Statuto comunale

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“Di azzurro, ai tre colli all’italiana, fondati in punta, di argento, uniti, quello centrale più alto e più largo, sormontati dalla cometa d’oro di otto raggi, il raggio inferiore inglobato nella coda ondeggiante in palo. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, FORTIS IN SUBLIMI. Ornamenti esteriori da Città.”.

Note stemma


Stemma reperito da Giovanni Giovinazzo

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    7 Aprile 2003

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Settembre 1988