Comune di Borgone Susa – (TO)

Informazioni

  • Codice Catastale: B024
  • Codice Istat: 1032
  • CAP: 10050
  • Numero abitanti: 2372
  • Nome abitanti: borgonesi
  • Altitudine: 394
  • Superficie: 5.01
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 43.3

Storia dello stemma e del comune

Borgone Susa (Bourgon in francese) è un centro il cui toponimo deriva probabilmente dal germanico “Burg” (‘borgo fortificato’) o forse dal nome germanico di persona Burgo, il suffisso “-onis” indicherebbe  (in questo caso) un possedimento di tale personaggio.

Il determinante toponomastico Susa (aggiunto nel 1962) indica la sua collocazione, il comune si trova infatti nella Val Susa sulla sponda sinistra del fiume Dora Riparia, addossato alla montagna, con ottima esposizione sul lato sud della valle, molto prossimo alla città che da il nome alla valle.

Sorto presso l’antica stazione di posta “Ad Duodecimum” della strada romana: ossia al dodicesimo miglio, segnato da una pietra detta appunto “miliare”, di distanza da Segusia (l’attuale Susa). Divenne poi una signoria, con rango di contado, nel 1699 assegnata ai Groppello.

Lo stemma comunale è stato concesso con DPR del 27 giugno 1962 dove è riportato il blasone ufficiale: “alla muraglia di rosso mattonata e caricata da un mastio dello stesso merlato di cinque alla guelfa e aperto; il tutto uscente da uno specchio d’acqua caricato di sei fiori bianchi pistillati d’oro, fogliati di tre posti 3, 2, 1; al capo d’oro a tre gigli di rosso ordinati in fascia. Ornamenti esteriori del Comune”.

La figurazione simboleggia la posizione del paese, ai piedi della muraglia delle montagne, e il suo ruolo nella difesa della valle, attraverso la torre di segnalazione, nota oggi come “Castlàs” (‘castellazzo’), evocata dal mastio dello stemma che è anche un simbolo di autonomia amministrativa. L’edificio si trova su un rilievo che domina il capoluogo, risale al XIV secolo e proteggeva la borgata di Villa Nova, una delle due che formano il centro urbano; l’altra è Villa Vetula.

I fiori d’acqua ricordano come, per secoli, il territorio fu acquitrinoso e malsano, i primi insediamenti sono infatti del XII-XIII secolo.

Il capo è una curiosa variazione del “capo di Francia”.

Il gonfalone è stato concesso come “Drappo troncato di rosso e di giallo…”

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. STEMMI DEI COMUNI DELLA VALLE SUSA. Legni lavorati di Anelo Cacciotto. Point Couleur/Susalibri, p.26-27.

Consiglio Regionale del Piemonte. STEMMARIO CIVICO PIEMONTESE. Vol. I A-L, Torino 2016, p. 63.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Claudio Santacroce

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Alla muraglia di rosso mattonata e caricata da un mastio dello stesso merlato di cinque alla guelfa e aperto; il tutto uscente da uno specchio d’acqua caricato di sei fiori bianchi pistillati d’oro, fogliati di tre posti 3, 2, 1; al capo d’oro a tre gigli di rosso ordinati in fascia. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
oro, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
fiore, giglio, mastio, muraglia, specchio d'acqua
Attributi araldici:
aperto, caricato, fogliato, mattonato, merlato alla guelfa, ordinato in fascia, pistillato, posto 3-2-1, uscente

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di rosso e di giallo…”

Colori del gonfalone: giallo, rosso
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    27 Giugno 1962

    Registrato alla Corte del Conti in data 31 agosto 1962 – Reg. n. 5 – Presidenza Fg. N. 114, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato in data 15 settembre 1962