Roero
Prende il nome dalla famiglia omonima – i Roero – che hanno dominato questo territorio per diversi secoli.
La dinastia dei Roero (dette anche Rotari, Roure e Roverio) è di origine astigiane che, grazie al commercio (e ai prestiti di denaro) aumentò i propri profitti e, conseguentemente, il peso politico sulla città ricoprendo importanti incarichi.
Le molte linee famigliari (che erano più di venti nel XVI secolo) con acquisti ed infeudazioni occuparono l’area corrispondente all’attuale Roero.
Lo stemma famigliare è del tipo “parlante” avendo adottato una figura delle “ruote” (“rode, roe” nelle varie dizioni) d’argento in campo rosso (rosso e argento sono i colori blasonici di Asti) che verranno poi ripresi da tutti i rami della dinastia. Si può quindi blasonare: “Di rosso a tre ruote d’argento”.
Alcuni asseriscono che i Roero avrebbero le proprie origini dalla discendenza del re longobardo Rotari (636-652), mentre secondo altri sarebbero gli eredi di un condottiero fiammingo di nome Guglielmo Ghiglion (Guillaume Guillon), che nel 1099 avrebbe partecipato alla Crociata dove vinto a singolar tenzone un saraceno, dopo averlo decapitato, lo avrebbe fatto trasferire al campo crociato su un carretto a tre ruote (anziché quattro) in segno di spregio. A ricordo dell’evento i discendenti avrebbero adottato le ruote come emblema, associato al motto A BON RENDRE (‘a buon rendere’) e ad un cimiero, formato dalla figura d guerriero armato di clava.
Nota di Massimo Ghirardi
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune