Pedanea
Informazioni
Il coronimo Pedànea definisce quella zona del Canavese che comprende i territori dei 5 comuni di Loranzé, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello, di forma pressoché rettangolare, limitata a nord dai territori dei Comuni di Fiorano ed Alice Superiore, ad ovest dalla cresta spartiacque che la separa dalla Valchiusella, a sud dal corso del torrente Chiusella e ad est da quello del torrente Ribes. Storicamente feudo prima dei vescovi-conti di Ivrea e poi di diversi casati, tra i quali i più rilevanti furono quelli (consanguinei) dei conti di San Martino (Canavese) e di Valperga.
Pedanea aveva un suo stemma, formato da 5 frecce legate da un nastro argenteo col motto in antico francese “Sans Des-Partir” (“Senza nulla dividere” o, meglio: “Comunque sempre uniti”.), attribuito al re Arduino d’Ivrea, in campo azzurro.
Il documento più antico menzionante la Pedanea è forse un diploma Berengario del 955 dove è riportato Padenia, poi mutato in Pedenas, poi Pedagna che era composta da cinque terre, di cui menziona Loranzè, Parella (come capoluogo) e Pavone.
In un diploma del 1387 col quale vengono concesse franchigie alle Comunità della valle di Chy, vengono elencati i rappresentanti dei vari paesi, tra cui quello della Pedanea
L’antico nome che verrà riesumato nel periodo fascista quando, RD del 28 febbraio 1929, i territori dei 5 Comuni anzidetti furono fusi nel nuovo Comune di Pedanea, con Parella come sede del municipio.
Il 5 ottobre 1945 il Comune passò dalla Provincia di Aosta a quella di Torino e il 23 agosto 1947 venne sciolto e tutti i Comuni recuperarono la loro autonomia.
Lo stemma venne concesso inizialmente al Comune e si blasona: “d’azzurro, a cinque frecce d’oro, cuspidate e impennaggiate d’argento, impugnate e legate da un nastro svolazzante dello stesso caricato dal motto SANS DES PARTIR, il tutto al naturale”. Oggi potrebbe esser adottato come emblema del territorio sovracomunale.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, a cinque frecce d’oro, cuspidate e impennaggiate d’argento, impugnate e legate da un nastro svolazzante dello stesso caricato dal motto SANS DES PARTIR, il tutto al naturale”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
Informazioni
Il coronimo Pedànea definisce quella zona del Canavese che comprende i territori dei 5 comuni di Loranzé, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello, di forma pressoché rettangolare, limitata a nord dai territori dei Comuni di Fiorano ed Alice Superiore, ad ovest dalla cresta spartiacque che la separa dalla Valchiusella, a sud dal corso del torrente Chiusella e ad est da quello del torrente Ribes. Storicamente feudo prima dei vescovi-conti di Ivrea e poi di diversi casati, tra i quali i più rilevanti furono quelli (consanguinei) dei conti di San Martino (Canavese) e di Valperga.
Pedanea aveva un suo stemma, formato da 5 frecce legate da un nastro argenteo col motto in antico francese “Sans Des-Partir” (“Senza nulla dividere” o, meglio: “Comunque sempre uniti”.), attribuito al re Arduino d’Ivrea, in campo azzurro.
Il documento più antico menzionante la Pedanea è forse un diploma Berengario del 955 dove è riportato Padenia, poi mutato in Pedenas, poi Pedagna che era composta da cinque terre, di cui menziona Loranzè, Parella (come capoluogo) e Pavone.
In un diploma del 1387 col quale vengono concesse franchigie alle Comunità della valle di Chy, vengono elencati i rappresentanti dei vari paesi, tra cui quello della Pedanea
L’antico nome che verrà riesumato nel periodo fascista quando, RD del 28 febbraio 1929, i territori dei 5 Comuni anzidetti furono fusi nel nuovo Comune di Pedanea, con Parella come sede del municipio.
Il 5 ottobre 1945 il Comune passò dalla Provincia di Aosta a quella di Torino e il 23 agosto 1947 venne sciolto e tutti i Comuni recuperarono la loro autonomia.
Lo stemma venne concesso inizialmente al Comune e si blasona: “d’azzurro, a cinque frecce d’oro, cuspidate e impennaggiate d’argento, impugnate e legate da un nastro svolazzante dello stesso caricato dal motto SANS DES PARTIR, il tutto al naturale”. Oggi potrebbe esser adottato come emblema del territorio sovracomunale.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, a cinque frecce d’oro, cuspidate e impennaggiate d’argento, impugnate e legate da un nastro svolazzante dello stesso caricato dal motto SANS DES PARTIR, il tutto al naturale”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA