Veruno
Storia e informazioni sullo stemma
Il toponimo di Veruno potrebbe essere accostato a quello di Inveruno, documentato fin dal 922 come Euruno e ritenuto composto dalle voci galliche eburos, vale a dire tasso, e dunum, cioè fortezza, cioè fortezza del tasso.
Il ritrovamento di reperti attribuibili ai secoli VIII-IV a.C. testimoniano l’origine antica dell’insediamento.
Appartenente, nel X secolo, alla curtis di Agrate, viene citata per la prima volta in un documento del 1195 che cita come appartenenti al suo territorio numerose proprietà della chiesa di San Giulio d’Orta.
Fu, nei secoli XIV e XV, sottoposta alla giurisdizione del comune di Novara entrando, in seguito, a far parte dei domini viscontei.
Nel 1413, con l’entrata del novarese nel ducato di Milano, fu separata dal comune di Novara e fu ceduta dapprima in feudo ai fratelli Ermes e Lancillotto Visconti, per poi passare a Vitaliano Borromeo.
Nel 1450 Francesco Sforza la assegnò a Filippo Borromeo, figlio di Vitaliano.
Nei primi anni dell’Ottocento, con l’abolizione dei diritti feudali, fu compresa nel distretto di Novara e nel cantone di Borgomanero ma, con la restaurazione, tornato il novarese sotto il dominio dei Savoia, entrò a far parte della Divisione dell’Agogna.
Lo stemma dell’ex Comune di Veruno si descrive: “Partito: nel primo, di azzurro, ai nove bisanti d’oro, posti uno, due, tre, due, uno; nel secondo, di rosso, al liocorno d’argento, ritto, accollato dalla corona all’antica d’oro di sei punte visibili, con la coda posta in palo”.
Il liocorno (o unicorno) è uno dei simboli (unitamente al cammello) del casato dei Borromeo e risale all’epoca del conte Vitaliano I (XV sec.), i Borromeo ebbero in feudo il territorio, il mitico animale indica il bene e il valore dell’onore della famiglia.
Note di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giovanni Giovinazzo
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Partito: nel primo, di azzurro, ai nove bisanti d’oro, posti uno, due, tre, due, uno; nel secondo, di rosso, al liocorno d’argento, ritto, accollato dalla corona all’antica d’oro di sei punte visibili, con la coda posta in palo”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
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