Tremezzo


Zona Municipale

Tremezzo

Tremezzina

borghi più belli d'Italia

Storia e informazioni sullo stemma

La seguente relazione storica, acclusa nel fascicolo di concessione dello stemma, è stata redatta per giustificare l’utilizzo dello stemma. Essa è riportata esattamente così come è stata depositata. Le vicende storiche sono raccontate in modo grossolano e rievocano le vicende della Valle Intelvi. Alcune incoerenze macroscopiche sono evidenti anche ad una lettura sommaria. Lo Studio Araldico di Genova non specifica la fonte da cui è stata tratta questa relazione.

Tremezzo ha origini romane e l’attuale nome compare intorno all’anno 1000.

Fu assalito e distrutto dai Comaschi, per stroncarne l’attività, durante la guerra con Milano (secolo XII).

Seguì poi le sorti di Como.

Risultano interessanti notizie feudali, secondo le quali Tremezzo si trovava nel Comitato di Seprio. Il Conte di Seprio è citato in un diploma di Lotario fu Giovanni il 30 luglio 841, quindi Nantelmo fu creato primo conte ereditario da Berengario II, da cui i Conti di Castelseprio nel 1247.

Successivamente, nel 1288 passò come Contea nella divisione Viscontea a Visconti Pietro, poi ai discendenti divisi in cinque rami.

Tremezzo con altri comuni della Valle Intelvi fece parte del feudo omonimo.

Il Duca di Milano l’infeudò a Rusca Franchin il 17 ottobre 1408 in Signoria.

Venne nel secolo successivo (1525) infeudato dal Duca Francesco II Sforza a Pusterla Giovanni Battista in Signoria.

L’imperatore Carlo V ordinò, nel 1532, di rimettere al possesso Rusca Franchino.

Alla corte del conte Ercole Rusca, re Filippo II infeudò la Signoria di Valle Intelvi a Marliani Giovanni il 2 dicembre 1583.

Giacomo Filippo Maliani vende al genero Riva Andretti Pietro Francesco il 20 maggio 1743 la Contea di Valle Intelvi.

Siamo quindi al 1300 e la storia seguente è nota a tutti Voi.

Il gonfalone omologato con DPR n. 3028 del 7 ottobre tiene conto di questa storia e sintetizza araldicamente così:

Lo stemma studiato da questa civica Amministrazione con l’ausilio qualificato studio araldico ricorda la distruzione di Tremezzo avvenuta nel 110 ad opera dei Cmasci e nell’araba fenice si simboleggia la rinascita del paese divenuta una delle perle del lago di Como.

Sta a tutti noi, al di là di interpretazioni tecnico.araldiche, leggerne i profondi significati.

BLASONATURA

d’azzurro alla fenice d’argento nella sua immortalitù di rosso su uno specchio d’acqua ondato d’argento, fissante un sole di rosso nel 1° cantone.

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Ottobre 1977