Solbiate


Zona Municipale

Solbiate

Solbiate con Cagno
Informazioni

Solbiate Comasco era uno dei due comuni che si sono fusi nella nuova realtà civica di Solbiate con Cagno.

Il 25 giugno 1950 alle 11 con delibera di consiglio comunale veniva adottato lo stemma e il gonfalone del Comune.

Il sindaco dottor Luigi Bianchi, nonché presidente dell’assemblea, riferisce di aver dato incarico all’Ufficio Araldico di Genova e di assumere quale stemma quello posto in calce alla relazione araldica redatta dallo stesso e allegata alla delibera. Il consiglio all’unanimità approva.

Nella relazione araldica con le seguenti parole venivano motivati lo stemma e il gonfalone:

“Solbiate, comune della Lombardia, Provincia, circondario, distretto militare, diocesi di Como, contava al Censimento dell’Aprile 1936, abitanti n. 1.219.

È situato sulla strada Como-Varese, a 16 chilometri da Como.

Il terreno, collinoso e fertile, è a viti, a gelsi, cereali vi si fa allevamento di bestiame.

La popolazione vive prevalentemente di agricoltura. Vi sono scuole elementari maschile e femminile.

Il progetto araldico trae origini dalle caratteristiche topografiche, agricole e zootecniche del luogo. Nella fascia argento vogliamo simboleggiare la strada Como-Varese, ai margini della quale è posto questo Comune; nel sole di oro, vogliamo ricordare la radicale della denominazione del paese (SOL) posto in luogo collinoso e sempre soleggiato, poiché sopraelevato, in rispetto alla zona; nel fascetto delle spighe di grano vogliamo ricordare  il complesso delle colture agricole che allignano su questo terreno e dalle quali trae la vita la popolazione di Solbiate; nel bue bianco pezzato, rammentiamo i numerosi armenti di bestiame che vi si allevano; nella campagna di verde indichiamo la fertilità di quella terra.

Per quanto premesso, blasoniamo: di azzurro, alla fascia di argento, accostata nel canton destro del capo, da un sole raggiato d’oro, e in quello sinistro, da un fascetto di spighe, dello stesso, rivolte in alto, e in punta dello scudo, un bue di bianco pezzato, movente e attaccato ad n carro agricolo, di rosso, su una campagna di verde, al naturale.”

Il parere dell’ispettore dell’Archivio di Stato Guido Manganelli con nota del 31 marzo 1953 è negativo:

“Con la fascia d’argento l’autore del progetto vuole simboleggiare la strada Como-Varese, ai margini della quale è sito il Comune. Col sole vuol ricordare la radicale (!) della denominazione del paese; col gruppo delle spighe il complesso delle colture agricole del territorio; col bue i numerosi armenti che vi si allevano; con la campagna di verde la fertilità del territorio comunale.

All’uopo si osserva : che la fascia d’argento non è appropriata per simboleggiare una strada; che nessuna notizia è fornita circa l0origine del nome di Solbiate e che per tale motivo è da escludere che la sillaba “sol” che attualmente figura nel nome del Comune alluda al sole; che le spighe di grano non possono essere assunte a simbolo di tutto il complesso delle colture agricole di codesto territorio, poiché esse, tutt’al più, potrebbero simboleggiare la preminente la coltivazione del grano; che il bue pezzato attaccato al carro agricolo desterebbe meraviglia per la sua improprietà, perché gli armenti quando sono al pascolo non sono mai attaccati ai carri, anche a concedere la figura retorica del bue, come rappresentante di armenti in genere; che infine la campagna di verde a simbolo della fertilità del suolo è da escludersi, perché è un elemento comune anche al territorio di comuni di montagna ove i prati abbondano, senza che per essi il territorio possa dirsi fertile.

Per questi motivi, si esprime il parere che l’istanza sia respinta, invitando il comune interessato a predisporre altro progetto che sia fondato su elementi più importanti e significativi.

Non risultano all’Archivio Centrale dello Stato altri documenti che attestino ulteriori passaggi burocratici. Nonostante la bocciatura nelle sedi istituzionali, il Comune di Solbiate ha iniziato ad usare lo stemma ed è diventato lungo gli anni l’emblema ufficioso.

Soltanto nel 2006, l’amministrazione si è impegnata a regolarizzare il proprio emblema, affidando l’incarico per le pratiche allo Studio Pagnini di Firenze.

Secondo la relazione araldica conservata presso l’Archivio Comunale si legge:

“Come da voi richiesto ci siamo attenuti allo stemma in uso, ma rivedendolo e rendendolo corretto in termini araldici.

Il sole rimane oro su campo azzurro; precisiamo però che il sole va disegnato come noi lo proponiamo e cioè figurato, tondo raggiante di otto raggi acuti alternati ad altrettanti ondeggianti.

Sono state inserite le spighe di grano in numero di cinque; le spighe di grano sono oro, sono legate di verde e sono poste sullo sfondo rosso; tale soluzione permette di fare risaltare meglio sia la nobile figura del sole, sia le spighe, dando maggiore cromia all’insieme; era poi necessario separare il sole dalle spighe.

È stata inserita la fascia di argento di dimensioni inferiori rispetto allo stemma in uso, permettendo di aver più spazio per disegnare le altre figure (sole, spighe, bue).

Nella parte inferiore, è stato inserito il bue di argento su campo azzurro; a questo proposito facciamo notare che il carro agricolo presente nello stemma in uso, oltre a non essere figura araldica, non apporta nulla al significato dell’emblema (il bue è sufficiente a rappresentare gli armenti); il bue poi pezzato esiste sicuramente in natura, ma in araldica si preferiscono usare solo ed esclusivamente i colori contemplati che sono solo sette.

Uno stemma così rivisto, pur mantenendo intatta la simbologia ed il significato, permette, essendo corretto in termini araldici, di ottenere il previsto riconoscimento tramite DPR…”

Così con delibera del 7 settembre 2006 di Consiglio Comunale presieduto dal Sindaco Giulio Colombo, all’unanimità venne approvato il nuovo stemma che ricalca quello in uso.

 

note di Carletto Genovese, sulla base della documentazione rinvenuta nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giovanni Giovinazzo

Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Semipartito troncato, con la fascia diminuita d’argento sulla troncatura: il PRIMO, di azzurro, al sole d’oro; il SECONDO, di rosso, alle cinque spighe di grano, d’oro, impugnate, legate di verde; il TERZO, di azzurro, al bue d’argento, fermo sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
semipartito troncato
Oggetti dello stemma:
bue, sole, spiga di grano
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia diminuita, pianura, troncatura
Attributi araldici:
fermo, impegnato, legato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune