Sissa


Zona Municipale

Sissa

Sissa Trecasali
Informazioni

La località di SISIA (che alcuni propongono derivare da SIXA, cioè “scissa” per via dei confini resi instabili dalle frequenti alluvioni dei corsi d’acqua locali; mentre, secondo altri, deriverebbe dal personale latino Seccius, un oscuro possidente locale di epoca tardo-imperiale) è nominata nel 945 tra i possedimenti del vescovo di Parma.

Nel 1195 l’imperatore Enrico IV ne conferma il possesso al vescovo di Parma Obizzo Fieschi, di famiglia di origine ligure che aveva estesi possedimenti nella zona del Parmense.
Resterà alla dipendenza dei presuli parmigiani fino al 1300 quando verrà ceduta ai conti Terzi.

Nel 1440 il Duca di Milano ne confermò il feudo ai fratelli Giberto, Nicolò e Guido Terzi che faranno ricostruire ed ampliare la Rocca che da loro prende nome, e simboleggiata dalla torre dello stemma comunale.

La famiglia dei Terzi manterrà la signoria su Sissa e i territori circonvicini fino al XVIII secolo. lo stemma originario dei conti Terzi consiste in una scudo troncato d’oro e di rosso, nel campo superiore, intorno al XVII secolo, venne aggiunta l’aquila imperiale. In seguito “Gli ignari disegnatori andarono sempre più riducendo nello scudo la balzana, sino a farne un semplice appoggio dell’aquila, che gli amministratori del Comune di Sissa fecero addirittura sparire sostituendola con il solito castello, comune alla maggior parte dei piccoli municipi italiani” (sito istituzionale del Comune di Sissa).

Stemma: “D’azzurro alla torre d’argento, murata di nero, all’aquila di nero dal volo spiegato coronata di cinque punte d’oro poggiante tra i merli della torre” concessione del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, Decreto del 10 febbraio 1953.

Contestualmente venne concesso anche il gonfalone: “Drappo partito d’azzurro e di bianco ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopradescritto con l’iscrizione centrata in argento “Comune di Sissa”. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori azzurro e bianco con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Nota: nonostante il Decreto di Concessione indichi (come riportato nello Statuto del Comune) uno scudo azzurro, alla torre d’argento a sormontata da un’aquila nera, attualmente il Comune fa uso di uno scudo argento, con torre di rosso (aperta del campo) e aquila al naturale; tutti smalti relativi alla figurazione dello stemma precedente la concessione formale. Il gonfalone in uso, invece, è correttamente partito d’azzurro e di argento come previsto dal blasone di concessione ma caricato dello stemma “vecchio”.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro alla torre d’argento, murata di nero, all’aquila di nero dal volo spiegato coronata di cinque punte d’oro poggiante tra i merli della torre”.

Colori dello scudo:
argento
Oggetti dello stemma:
aquila, merlo, torre, volo
Attributi araldici:
coronato, murato, poggiante, spiegato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito d’azzurro e di bianco ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopradescritto con l’iscrizione centrata in argento “Comune di Sissa”. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori azzurro e bianco con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    10 Febbraio 1953