Secondigliano


Zona Municipale

Secondigliano

Napoli

Storia e informazioni sullo stemma

Il Regio Casale di Secondigliano, dipendente da Napoli, fu un comune autonomo, comprendente anche Capodichino e Scampia dal 17 marzo 1861 al 3 luglio 1926, quando venne soppresso dal Governo Mussolini e il territorio unito a quello del Comune di Napoli, diventandone la 15º Circoscrizione. Oggi il suo territorio è parte della VII Municipalità (assieme ai quartieri di Miano e San Pietro a Patierno).

Il toponimo è la contrazione di “ad secunda mliliarum lapidem”, trovandosi a una distanza di due miglia dal centro della città capoluogo, posizione indicata dalla seconda pietra miliare della via Capuana o Atellana (oggi Corso Secondigliano). Una teoria alternativa vuole che il nome derivi dalla famiglia romana dei Secondili o, ancora, dalla sua posizione geografica: in quanto a ridosso dei colli Secondili.

Il Casale Regio, appartenente al demanio reale di Napoli, la cui parrocchia era (ed è) dedicata ai santi medici Cosma e Damiano, noti come i “santi anargiri”, dal greco agioi anárgyroi, dove il secondo termine significa letteralmente “senza denaro”, a significare che i due medici prestavano la propria opera gratuitamente.

È documentato su un contratto d’affitto del 19 ottobre 1113 un fondo posto in “villa Secundillani”. In altri due diplomi dell’epoca di Carlo II si trova “Secundillyanum”, che però non è nominato tra i casali napoletani del periodo di Federico II. 

Si sviluppò intorno alla chiesa dei santi Cosma e Damiano, risalente all’VIII secolo (e ricostruita nel 1695, presso l’odierna Piazza Luigi di Nocera, già “Piazza del Casale”).

Il casale si trovava immerso in una grande foresta demaniale e venne collegato agevolmente alla capitale con la nuova strada di Capodichino, realizzata nel 1582.

Ne seguì l’afflusso di nobili, borghesi, possidenti che abbandonarono il convulso centro cittadino per spostarsi “in villa”, questo fenomeno fu determinante per lo sviluppo del centro urbano nel corso del XVII e XVIII secolo; anche se la maggior parte delle costruzioni attuali risale alla seconda metà del XX secolo, in seguito alla prima più vasta opera di urbanizzazione iniziata negli anni cinquanta, alla cui progettazione partecipò anche l’architetto Piero Maria Lugli.

Secondigliano ebbe un suo stemma nel quale erano presenti un pino d’Italia (in alcune versioni radicato sul centrale di tre colli al naturale), sormontato da tre stelle comete.

L’albero ricorda l’antica foresta, ma anche le numerose piantumazioni arboree che caratterizzarono le vie che attraversavano il paese: in particolare la strada per Caserta, voluta da Carlo di Borbone per agevolare i collegamenti con la reggia e la capitale, era una galleria verde senza interruzioni, bordata di pioppi, tigli e platani proprio perché si creasse un’ombreggiatura volta a proteggere il passaggio del re e della corte reale durante gli spostamenti estivi. La strada veniva, infatti, chiamata in dialetto napoletano “sotto ‘a chiuppata” che significa, letteralmente, “sotto il pioppeto”.

I tre astri evocavano invece i santi Cosma e Damiano unitamente a san Gaetano Errico, nato proprio a Secondigliano; il pino d’Italia è un elemento paesaggistico presente sugli stemmi di svariate località, in particolare del meridione. Questa rappresentazione è presente sul bell’esemplare scultoreo, timbrato da corona da “Città”, presente sulla fronte della chiesa parrocchiale che si trova al n. 96 di via Vittorio Emanuele III.

In un documento del Comune, datato 8 giugno 1918, lo scudo ha una trasposizione leggermente diversa dove l’albero sembra “nodrito” direttamente dalla campagna o da un unico colle (da quello abbiamo tratto la nostra illustrazione).

 Nota di Bruno Fracasso, Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, al pino d’Italia al naturale fondato in punta, sormontato in capo da tre comete d’oro poste in palo e ordinate in fascia”.

ALTRE IMMAGINI

Stemma civico sulla facciata dell’ex-comune.

Stemma del Municipio di Secondigliano.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune