Saletto


Zona Municipale

Saletto

Borgo Veneto

Storia e informazioni sullo stemma

Tra le molte e suggestive versioni etimologiche del toponimo Saletto, vi è quella che fa derivare il nome del luogo dalla presenza di un bosco piantato a salici (“salix”, salicetum”), specie di alberi assai diffusi nei dintorni e tipici di terreni poco fertili e spesso acquitrinosi.

 

In seguito all’accoglimento di tale interpretazione è stato introdotto in primo piano nello stemma comunale il tipico salice piangente (in dialetto veneto detto “salgaro”), che ha diffusione ancora oggi presso i fossati.

 

Per altri studiosi di storia locale Saletto significherebbe invece bosco o podere ridente, ciò potrebbe essere rievocato dall’adozione nel gonfalone del colore verde.

 

Il fiume (riviera) raffigurato nella parte inferiore della civica insegna vuole rammentare l’antico passaggio nel territorio del fiume Adige, il quale, prima della rovinosissima rotta avvenuta nel589 d.C. alla Cucca, nei pressi dell’attuale Comune di Pressana, in provincia di Verona, bagnava il centro scorrendo da Montagnana verso Este.

 

A testimonianza di ciò, nel secolo scorso, in occasione dello scavo delle fondamenta del campanile, fu trovata sabbia fluviale per una larghezza anche di duecento metri e per una profondità di cinque.

 

Lo stemma è completato inferiormente dalla presenza di un gladio, antica spada a lama corta, a doppio taglio ed appuntita.

 

L’arma pone in risalto l’origine romana del paese, come testimoniato dal ritrovamento di numerosi reperti archeologici assai interessanti e ricorda gli imponenti lavori di bonifica e consolidamento del territorio eseguiti dai veterani di Augusto, gli Aziani, presso il fiume Adige.

 

L’originario bozzetto dello stemma, vistato dal Commissario del Re presso la Consulta Araldica, non fu mai rintracciato, per cui il Comune riteneva di esserne sprovvisto, del resto nei documenti archivistici consultati non vi è cenno di rilascio di Lettere Patenti.

 

Dopo varie ricerche fu ricostruito il bozzetto in base alla blasonatura del R.D. 21 ottobre 1937. L’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri inviò all’Ente “Copia conforme” in data 12 dicembre 1977.

 

 

 

Note di Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“Campo di cielo al salice, al naturale, sulla terrazza di verde bagnata da una riviera, pure al naturale. In punta un gladio romano, d’argento con l’elsa d’oro, posto in fascia attraversante. Ornamenti esteriori da Comune”.

R.D. 21 ottobre 1937

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“Drappo di verde…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    21 Ottobre 1937