Ossuccio


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Ossuccio

Tremezzina
Informazioni

I seguenti appunti sono stati redatti dallo Studio Araldico di Genova

Ossuccio, comune della Lombardia, formato dal capoluogo e dalle frazioni, provincia, circondario, distretto militare, diocesi, conservatoria delle ipoteche, tribunale di Como.

E’ situato in posizione amena su collina fiancheggiante il Lago di Como. Dista 9 km. da Menaggio, 26 da Como.

Il territorio, con superfice di 670 ettari circa è a viti, gelsi, olivi, boschi, prati; ha una cava di cemento ed è attraversato da una strada che lo mette in sollecita comunicazione con i Comuni limitrofi.

La popolazione vive di agricoltura.

Vi sono scuole elementari maschili e femminili, ha un asilo infantile.

Molto antiche sono le origini storiche Ossuccio.

Ossuccio vuolsi che anticamente si chiamasse AUSACIUM come apparte da una iscrizione romana alle matrone e ai geni.

Nei primi secoli del medio evo fece parte della famosa Repubblica di Isola Comacina.

Nel secolo XV fu saccheggiato e arso dai soldati di Lotario Rusca, tiranno di Como.

Si vedono ancora gli avanzi di un antico castello medievale.

La predette notizie storiche corografiche sono state rintracciate nell’Opera Nuova Italia del dottor Francesco Vallardi, volume II, pagina n. 738.

Il progetto araldico vuole ricordare, nella fiamma al naturale, il disgraziato fatto d’arme che funestò Ossuccio allorché venne saccheggiato ed arso dalla soldataglia del tiranno di Como, Lotario Rusca. Nell’arma civica da noi progettata fermiamo anche la denominazione originaria di questo vetusto paese, AUSACIUM. Per quanto premesso blasoniamo

di argento, ad una fiamma al naturale, accostata in capo dalla divisa latina AUSACIUM in nero.

Gonfalone di azzurro, caricato dell’arma sopra descritta.

Si riporta la motivazione perché in seguito fu cambiato lo stemma di Ossuccio.

Nel centro sotrico di Ossuccio, nella restaurata chiesa dedicata ai Santi Sisinnio e Agata, si conserva un’ara votiva romana databile tra il II e il III secolo dopo Cristo. Sulla fronte della medesima si legge in bella scrittura capitale ora quadra ora rustica la seguente iscrizione

MATRONIS ET

GENIIS AUSUCIATUM

CONSACRAVIT

ARVIUS NIGRI P NOMINE

SUO ET C SEMPRONI NIGRI ET

BANIONIS CUCALONIS FILIAE

PARENTIUM SUORUM

Se il nome della popolazione, alle cui “Matrone e Geni” l’ara è consacrata, figura come Ausuciatum sembra logico e doveroso concludere che il toponimo latino della località sia Ausucium e non Ausacium; o, come scrive il Monneret, Ausuccium.

A riprova di quanto detto sopra si riporta la testimonianza di un documento pergamenaceo del luglio 978. E’ un atto pagense (Archivio di Stato diMilano Museo Diplomatico – n.259) di cui si dà il seguente resto: “Adeltruda e Lupus f.q. Anzaeli de Insola comense, casale qui dicitur Cantone, vendono ad Urso filio di Ursone dell’Isola, un fondo a Campolongo di Auxucio, Adelberto notario…”

In questo atto appare il nome antico della località e precisamente “Auxucio” e, in questa forma, preserverà per tutto il Medio Evo.

Bibliografia:

Rivista Archeologica della provincia e antica diocesi di Como

Ugo Monneret De Villard – L’isola Comacina – fascicolo 70-71 1914

 

Note di Carletto Genovese

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


D’argento, alla fiamma al naturale, posta in ombilico, accompagnata in capo dalla scritta, in lettere maiuscole di nero, AUSUCIUM

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Marzo 1997

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    28 Febbraio 1955