Monteboaggine


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Monteboaggine

Montecopiolo
Informazioni

Il nome Monteboaggine, frazione di Montecopiolo, oggi in provincia di Rimini, ma fino al 2007 in provincia di Pesaro e Urbino, significa “Monte dei buoi” per il pascolo dei bovini che dai tempi antichi si pratica su questo territorio. Oggi comprende gli abitati di Calvillano, Ville, Cisterna, Capraia, Case Nanni, Serra Nanni, Ponte Conca, Cacciamarra e l’Eremo della Madonna del Faggio, con il santuario, meta di tanti pellegrini e la presenza di moderni impianti sciistici.

Una perla del luogo è l’antico castello di Monteboaggine, di cui oggi rimangono la Torre campanaria e alcune tracce dell’antico borgo e della chiesa. Prima di arrivare al castello, si trova un piccolo cimitero in uso fino agli anni ‘40 e una cappella. Dal castello (964 m. s.l.m.) si possono vedere le montagne circostanti e le valli fino ad arrivare al mare.

Testimonianze storiche riguardanti Monteboaggine si hanno già nel XIV secolo.

Era possedimento dei conti di Montefeltro, poi passato ai duchi di Urbino ed entrato nello Stato della Chiesa nel 1631.

Dopo un periodo di confusione in epoca napoleonica, con la restaurazione, nel 1816, Monteboaggine perse la propria autonomia e amministrazione diventando appodiato dell’attuale Comune di Montecopiolo.

Fino a qualche decennio fa era molto praticata la transumanza: da Monteboaggine partivano molti pastori con i loro armenti a ottobre, soprattutto verso la Maremma, per ritornare a giugno dell’anno successivo.

Come in tanti piccoli paesi, gli abitanti di Monteboaggine sono molto legati alle loro origini e al territorio, che negli anni non ha avuto grandi sconvolgimenti o modifiche. Quello che scrisse il Guerrieri in merito a Monteboaggine (1606-1676) calza a pennello anche oggi: “…sebbene vi ho dipinto quel luoco forse piu’ rustico degl’altri nondimeno voglio che sappiate che da quei rudi et aspri tuguri sono usciti et escono homini di virtù ornati e degni di lodevole memoria …”

Lo stemma è parlante poiché riporta un bue su di un monte di tre cime. Il tutto sovrastato tra tre stelle che, presumibilmente, indicano le località della frazione.

 

Liberamente tratto da un testo di Milva Magalotti

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

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