Migliarino


Zona Municipale

Migliarino

Fiscaglia
Informazioni

Fino al 1863 si è denominato MIGLIARO, in quell’anno (Regio Decreto del 2 dicembre 1863 n. 1736) ha assunto la denominazione di MIGLIARINO riprendendo la forma antica di Migliarini attestata nel XII secolo, mentre Migliaro è stato adottato dal Comune contiguo, in passato frazione di Migliarino e reso autonomo con Decreto del Presidente della Repubblica n. 936 del 5 giugno 1963.
Anticamente entrambi erano frazioni dell’antico Comune di Massa Fiscaglia.
Probabilmente in antico il territorio era soggetto all’abbazia di Pomposa, dal XIII secolo fu feudo degli Estensi (e forse già dal IX), della cui dinastia seguì le sorti fino al 1598, allorché il Ducato di Ferrara venne incamerato dallo Stato Pontificio (del quale gli Estensi erano vassalli: ad essi rimase il Ducato gemello di Modena).

Lo stemma attuale del Comune di Migliarino si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.

Lo stemma di Migliarino è stato adottato da molto tempo, anche se non ci risulta che abbia ottenuto il formale riconoscimento dallo Stato, e ha in comune con quello di Massa Fiscaglia una campana, a testimonianza del legame storico tra i due centri, alla quale è stata associata l’aquila, ad indicare la sudditanza estense; prima della versione in uso l’aquila era rappresentata in oro su campo rosso, poi furono mutati gli smalti, forse in analogia ai colori dello stemma di Ferrara. Lo stemma è abitualmente insignito di una corona nobiliare2 in luogo di quella comunale.
Con Legge Regionale n. 18 del 7 novembre 2013 i tre comuni di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia, dal 1 gennaio 2014, andranno a formare un unico comune denominato Fiscaglia. Gli abitanti che si sono espressi con un referendum popolare, lo hanno decretato con l’86% dei consensi.

(1): “tagliata a metà”.
(2): secondo alcuni autori dovrebbe essere di rango “ducale”

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Plessi (Giuseppe). GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI (1851-1857). Forni, Bologna 1969.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

Lo stemma si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs


Altre immagini




Profilo araldico


“Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune