Maciano
Maciano (Macèn in dialetto locale) è una frazione di Pennabilli, in provincia di Rimini, di circa 550 abitanti. È formata da sette borgate: Monticello, Marinelli, Aia di Bartolo, Castello, Aia Marcucci, Pantaneto e Villa.
Maciano, nel 1361, diventò una frazione di Pennabilli.
Nel XIV secolo il castello fu residenza del vescovo Benedetto e nel 1410 era ancora possesso ecclesiastico. Passò, in seguito, ai Malatesta di Rimini e fu preso e distrutto da Federico da Montefeltro nel 1458.
La Torre di Maciano è una torre cilindrica trecentesca posta sulla collina che sovrasta il centro abitato, risale al XIV secolo e domina i ruderi dell’antica rocca sorta e rimaneggiata fra il XII e XVI secolo.
Non risultano notizie storiche sul castello di Maciano prima della metà del XIV secolo.
La Chiesa di Santa Maria dell’Oliva, è stata eretta nel 1529 in seguito ad una presunta apparizione miracolosa della Madonna che, seduta su un olivo e scortata da sant’Ubaldo, chiese ad una certa Ioanna a Sancto Leone, di edificare una chiesa proprio in quel luogo. I frati francescani, a partire dal 1553 costruirono a fianco della chiesa un grande convento, ricco di sale, celle e biblioteche. Il chiostro del convento conserva i resti di affreschi raffiguranti la Vita di san Francesco, opera di Giovanni Bistolli. Sia il convento che la Chiesa, sono stati oggetto di integrale intervento di ristrutturazione e sono stati riaperti al culto.
Lo stemma della frazione è un troncato che riporta nel primo campo un’aquila, forse a rappresentazione della posizione del paese e nel secondo campo il castello attorno al quale è sorto il paese.
Note di Bruno Fracasso
Stemma Ridisegnato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
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