Mantova
Provincia
Mantova

- numero comuni: 70
- numero abitanti: 415442
- densità provincia: 177.63
Nel 1859 il Trattato di Villafranca segna la vittoria della Francia, alleata al Regno di Sardegna, contro l’Austria che è costretta a cedere i territori della Lombardia fino alla riva destra del Mincio a Napoleone III, imperatore dei Francesi e comandante degli Alleati, il quale li cede a sua volta al Re di Sardegna Vittorio Emanuele II (secondo l’Accordo di Plombières del 24 luglio 1858). Sono esclusi i Comuni della parte sud-est della Provincia di Mantova. Viadana fu assegnata alla Provincia di Cremona.
Nel frattempo il Re, su proposta di Urbano Rattazzi ministro degli Affari Interni, emana il Regio Decreto del 23 ottobre 1859 n. 3702 titolato: “Nuovo Ordinamento comunale e Provinciale del Regno”, i comuni mantovani ricadenti a Ovest del confine stabilito con l’armistizio di Villafranca sono inseriti nelle province di Brescia e Cremona. Castiglione delle Stiviere diventa capoluogo di Circondario della Provincia di Brescia.
Presso la fortezza di Peschiera il 16 giugno 1860 si formalizza la delimitazione dei confini tra le provincie italiane dell’Austria e quelle del Regno di Sardegna: il confine divide il territorio mantovano in due parti e determina lo smembramento della Provincia di Mantova e la modifica delle competenze amministrative sul territorio.
Con Legge n. 106 del 26 luglio 1861 la frazione di Borghetto del Comune di Valeggio, situata sulla destra del fiume Mincio, viene aggregata al Comune di Volta. Il Comune di Scorzarolo è soppresso e il suo territorio, nel Regno d’Italia, va ad incrementare in larga parte il Comune di Marcaria, tranne la frazione di Ronchi con la località di Balconcelli viene unita al Comune di Castellucchio.
Nel 1866 il Trattato di Pace tra Italia e Austria consente la riunione dell’ex Regno Lombardo-Veneto al Regno d’Italia, proclamato nel 1861, nei limiti dei confini del momento con la clausola formale imposta dai Francesi “sotto riserva del consenso delle popolazioni debitamente consultate”. Quindi col plebiscito del 21/22 ottobre 1866 la provincia di Mantova (e le Venezie) entra a far parte del Regno d’Italia. Il Regio Decreto del 4 novembre 1866 n. 3300 e la successiva Legge del 18 luglio 1867 n. 3841 ratificano questo passaggio.
Con legge del 9 febbraio 1868 n. 4232, entrata in vigore il 1 luglio dello stesso anno, a seguito dell’attuazione del Regio Decreto del 9 febbraio n. 4236 e con il Regio Decreto dell’8 marzo 1868 n. 4289 la Provincia di Mantova viene riorganizzata in 11 Distretti in un unico Circondario (coincidente con i confini provinciali).
Disposizione che però provoca la cessione del Comune di Peschiera, annesso alla Provincia di Verona, i Comuni di Acquafredda e Volongo, annessi alla Provincia di Brescia, , ed i Comuni di Ostiano e Isola Dovarese, annessi alla Provincia di Cremona. Viadana viene distaccata dalla Provincia di Cremona per esser riunita a quella di Mantova.
L’attuale stemma della Provincia di Mantova è formato riunendo gli emblemi di Mantova-città, Bozzolo (che dal 1786 al 1788, per Decreto Imperiale di Giuseppe II era capoluogo di Provincia) e Castiglione delle Stiviere, riassume in sé l’unione di questi tre Circondari e fu adottato al posto del precedente (con la croce patente rossa in campo argento accantonata da quattro aquilotti neri) su insistenza dei Savoia, per i quali l’aquila gonzaghesca, era troppo simile a quella austriaca.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Anna Longhi e Alessandro Neri per la gentile collaborazione prestata
La provincia di Mantova confina con le province lombarde di Cremona e di Brescia; con le province venete di Verona e di Rovigo e con le province emiliano-romagnole di Ferrara, di Modena, di Reggio nell’Emilia e di Parma.
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Massimo Ciccarelli
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Troncato e semipartito: al 1° di Mantova che è d’argento, bordato di rosso, con una croce piana, di rosso, caricata ed accantonata alla destra del capo di Virgilio, di fronte, attorcigliato da un serto di alloro, il tutto al naturale; al 2° di Bozzolo, che è d’azzurro alla quercia al naturale, nodrita sulla campagna di verde; al 3° di Castiglione delle Siviere, che è di rosso, al cane, rampante, d’argento, collarinato dello stesso tra due staffe d’argento, la superiore nel cantone sinistro dello scudo, l’inferiore a destra dello stemma”.
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Pasquale Fiumanò
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco con la bordatura scaccata di rosso e di blu…”
Gonfalone ridisegnato da Pasquale Fiumanò
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Altra versione, anch’essa in uso, del gonfalone provinciale

BANDIERA RIDISEGNATA

Disegnato da: Bruno Fracasso
BANDIERA UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco alla bordura alternata di rosso e di azzurro, caricato dello stemma provinciale centrato…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune