Artisti e committenti a Pisa XIII – XV secolo

Descrizione

Perché le opere d’arte medievali sono così spesso corredate di stemmi? Che funzione avevano le insegne di personaggi, famiglie, istituzioni così diffusamente riprodotte? Di quali messaggi sono portatrici queste immagini ancora oggi sovente trascurate, o oggetto di interpretazioni talora prive di agganci con la realtà storica? Con una prospettiva originale questo libro analizza, attraverso una serie di casi esemplari, la produzione artistica e la committenza a Pisa negli anni che vanno dal XIII al XV secolo, sia quella di ambito più strettamente privato, sia quella pubblica, ricostruendo la vivacità e la coralità di accenti che caratterizzano il panorama culturale della città in un periodo cruciale della vicenda plurisecolare di Pisa.

Vittoria Camelliti, storica dell’arte e specialista d’iconografia medievale, si è laureata presso l’Università degli Studi di Pisa nel 2004 e, nel 2010, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi di Udine, dove è stata Cultore della Materia in Storia dell’Arte Medievale (2010-2016). Nell’ambito delle sue ricerche si è interessata in particolare ai risvolti storici e iconografici della devozione civica verso i santi patroni, allargando il suo sguardo ai rituali urbani, alle forme della comunicazione politica attraverso le immagini e all’araldica. Autrice di numerosi saggi, apparsi in riviste e in atti di convegni nazionali ed internazionali, nel 2013 ha partecipato al progetto scientifico della mostra tenutasi a Firenze presso la Galleria dell’Accademia Dal Giglio al David. Arte civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimento.

Indice

Premessa……………………………………………………………………………………………………..15

Parte I – Committenza privata

Capitolo 1…………………………………………………………………………………………………..21
Luoghi, funzioni, fonti………………………………………………………………………………………..21
Tracce e trappole araldiche…………………………………………………………………………………..26
Stemmi originali: una casistica rappresentativa
(Stemmi riconoscibili; Stemmi dubbi; Stemmi anonimi)……………………………………………………..26
Stemmi non contestuali all’esecuzione dell’opera…………………………………………………………….35
Stemmi non originali, ridipinti, di restauro………………………………………………………………….37
Stemmi contraffatti: la vicenda singolare dei Sardi-Campiglia………………………………………………40
Stemmi ‘in stile’: la cappella Venerosi-Pesciolini……………………………………………………………..43

Capitolo 2………………………………………………………………………………………………….83
Rituali dell’identità familiare: il caso dei del Testa e dei da Caprona………………………………………..83
«Pro remedio animae»: il Polittico di Agnano (Cecco di Pietro, post 1374)…………………………………..88
Per grazia ricevuta: il Dossale di Getto di Iacopo, 1391……………………………………………………..94

Parte II – Committenza civica

Capitolo 1………………………………………………………………………………………………….115
Frammenti di un passato perduto……………………………………………………………………………115
Decorazione dei palazzi civici e di altri edifici pubblici………………………………………………………115
Araldica pubblica…………………………………………………………………………………………….119
I segni dell’identità civica pisana…………………………………………………………………………….122
Il rosso e la croce…………………………………………………………………………………………….122
La Madonna e l’Aquila………………………………………………………………………………………..130
La città e il sacro…………………………………………………………………………………………….135
Iconografia dei santi patroni cittadini……………………………………………………………………….138

Capitolo 2………………………………………………………………………………………………….193
Strategie di propaganda politica……………………………………………………………………………..193
Iacopo d’Appiano e il culto ‘ad personam’ di sant’Orsola (1392-1399)…………………………………………193
Giuliano Davanzati e il così detto Crocifisso della Dogana (1437)…………………………………………….200
Conclusioni……………………………………………………………………………………………………219

Fonti e documenti

Abbreviazioni………………………………………………………………………………………………….223
Appendice A: Altari documentabili all’interno delle chiese pisane (XIV-XV secc.)………………………………225
Introduzione…………………………………………………………………………………………………..225
Sezione 1 (Battistero, Camposanto, Cattedrale, Ospedale di Santa Chiara)…………………………………..225
Sezione 2 (Santa Caterina, San Francesco, Santa Maria del Carmine, San Martino)…………………………..230
Sezione 3 (chiese diverse)…………………………………………………………………………………….234
Appendice B……………………………………………………………………………………………………313
Regesto documentario – Andrea di Francesco da Calcinaia e Datuccia de’ Sardi (o da Calcinaia)………………313
Trascrizioni…………………………………………………………………………………………………….316
Documento 1. Testamento di Datuccia de’ Sardi da Calcinaia:
ASPi, Diplomatico, Cappelli, Pergamena CAP02611…………………………………………………………….316
Documento 2. Pagamento a Turino Vanni:
ASFi, Notarile Antecosimiano, 20331 (ex T570), cc. 75rv……………………………………………………..317
Documento 3. Atto notarile (1627, notaio Ser Girolamo Vanni):
ASFi, Notarile Moderno, Protocolli, 12601, c. 147r……………………………………………………………..318
Appendice C…………………………………………………………………………………………………….319
Regesto documentario – Famiglie del Testa e da Caprona………………………………………………………319

Bibliografia……………………………………………………………………………………………………..325

Indice dei nomi…………………………………………………………………………………………………369

Indice dei luoghi e delle opere………………………………………………………………………………….370

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