Monferrato

attuale sub-regione del Piemonte suddiviso in Monferrato Superiore (o Monferrato Casalese, concapoluogo Casale Monferrato) e Monferrato Inferiore (o Monferrato Acquese, con capoluogo Acqui Terme) e che diedenome al Marchesato retto dalla dinastia longobarda degli Aleramici, poi passato per eredita ai Paleologi di Bisanzio e successivamente ai Gonzaga di Mantova. L’arma della famiglia e una delle più antiche ed e formata “D’argento al capo di rosso”.

Montante

1) animali (anche insetti) posti in palo, come se si arrampicassero sullo scudo verso l’alto. 2) il crescente diluna, le punte verso il capo (e ritenuta la sua posizione normale quindi molti non la blasonano). 3) il compasso quando ha le punte verso il capo.

Monte

i cosiddetti “monti all’italiana” sono una sorta di insieme di colli cilindrici con la parte superiore arrotondata (aguisa di “panettoni” e quasi sempre in numero dispari) disposti a piramide o affiancati. Se i colli del monte sono moltostilizzati, trifogliati, come “rigonfi” e rassomigliano una nuvola si dicono “alla tedesca” (sono infatti tipici dello stile germanico). Se il monte e rappresentato in modo più naturalistico si dice “monte al naturale” e presenta solitamente le asperità delterreno stilizzato in un triangolo ondulato. Tutti possono uscire dalla punta dello scudo, o da una partizione, o da una pezza; se sono isolati si dicono ristretti.

Mezzaluna

vedi Crescente.

Montefeltro (da, arma)

dinastia dei Duchi d’Urbino, originari di Montefeltro (oggi San Leo, in Provincia di Pesaro);“d’azzurro alle tre bande d’oro, la prima caricata di un’aquila di nero”

Mirante

vedi Riguardante.

Montone

maschio della pecora, rappresentato passante, con corna ricurve. Puo essere cozzante. vedi Capro.

Mirante all’Infuori

per i sostegni degli scudi che guardano all’infuori di esso.

Moravia

Margraviato dell’epoca asburgica oggi parte della Repubblica Ceca (con la Boemia). Arma “d’azzurro all’aquilascaccata di rosso e d’oro”.

Membrato

un volatile “grifano” e le bleve quando hanno le zampe (fino allo stinco) e gli artigli di colore diverso dal corpo.

Merla

termine che indica la femmina del merlo e che si rappresenta senza becco e senza zampe. Merlotto.

Merlato

1) linea di contorno a merlature. 2) qualsiasi figura munita di merlatura. Può essere alla Guelfa, alla Ghibellina, Contromerlata, Doppiomerlata, Merlato ad incastro.

Merlato in Banda/Sbarra

con i merli inclinati nel senso di queste pezze.

Merlato ad Incastro

con i merli di forma trapezoidale.

Merlettato

figura dai bordi minutamente dentati. Il “merletto” (piccolo merlo) deriva proprio dalla somiglianza delledecorazioni appuntite con le merlature delle fortificazioni.

Merlo

a) elemento in muratura a coronamento di mura, torri, castelli; può essere “guelfo” (cioè intaccato superiormente in taglio triangolare, a “coda di rondine”) o “ghibellino” (quadrangolare). Vedi Guelfa (alla), Ghibellina (alla), Merlatura. b) volatile solitamente rappresentato fermo, posato a terra, di colore nero con becco e zampe d’oro, per non confonderlo con il corvo.

Merlotto

figura caratteristica rappresentato come un uccello senza becco e senza artigli (collettivamente definiti comearmi). Secondo la tradizione indica i nemici vinti in battaglia (privati delle armi).

Metà

mezza figura destra o sinistra, superiore o inferiore di una figura. Cfr. Mezzo.

Metalli

il primo gruppo dei tre gruppi in cui si suddividono gli smalti araldici (metalli, colori, pellicce) comprende l’oro el’argento; integrati talvolta dal ferro, dall’acciaio, e da altri metalli che, però, sarebbe meglio definire al naturale.

Medaglia d’oro al Valore

Militare istituita nel 1793 dal Regno di Sardegna e mantenuta anche successivamente, eassegnata a coloro che hanno compiuto eccezionali atti di ardimento che non rientrano negli obblighi del loro dovere;pu’ essere d’oro, d’argento e di bronzo. Civile e assegnata a color che hanno compiuto eccezionali atti di eroismo in tempo di pace, può essere d’oro e di bronzo. Le citta che ne sono state insignite la fissano al gonfalone e spesso larappresentano nelle armi civiche appesa al serto d’alloro e di quercia che orna lo scudo. Vedi Croce al Valore.

Metropolìa

Provincia o Circoscrizione ecclesiastica comprendente più Diocesi (dette Suffraganee), con a capo un arcivescovo metropolita.

Medesimo (del), meglio Dello Stesso

quando si indicano figure smaltate del colore descritto subito prima (nel blasonenon si dovrebbero avere ripetizioni di termini). Cfr. Primo (del), Secondo (del).

Metropolitana (Diocesi)

arcidiocesi con speciale giurisdizione sui vescovi di una Provincia Ecclesiastica, con a capo unArcivescovo (o Vescovo Metropolita). Il simbolo proprio del metropolita è il pallio. In Italia il metropolita di Roma e il Papa, mentre l’arcivescovo di Venezia e quello di Lisbona godono deltitolo di Patriarca. Il solo titolo di “arcivescovo”, senza prerogative territoriali e senza diritto di indossare il pallio(che non viene quindi rappresentato nello stemma personale), può essere concesso comeonorificenza dal Papa ad un vescovo, nel caso questi sia effettivamente vescovo di una Diocesi (non metropolitana) esso porterà iltitolo di Arcivescovo-Vescovo.

Medici (De Medici, arma)

antica “d’oro alle 6 torte di rosso”, moderna “d’oro, alle 5 torte di rosso in cinta, sormontateda una azzurra caricata di tre gigli d’oro”. In origine i Medici portarono lo scudo d’oro con 6, 7 e anche 8 tortepopolarmente dette palle, nelle quali la tradizione popolare vuole vedere delle “pillole” o “melarance” a ricordo della professione di farmacisti (o speziali) che avrebbero esercitato in origine; o, probabilmente, derivata dall’arme dell’Arte del Cambio, con i colori invertiti. Successivamente i bisanti vennero ridotti a 6, il superiore dei quali fu caricato dei colori di Francia per concessione di re LuigiXI fatta nel 1464 a Piero “il Gottoso” (figlio di Cosimo “il vecchio” banchiere della Casa Reale), ripresa poi da papa Leone X (1475-1521, al secolo Giovanni card. De’ Medici) come concessione personale ai suoibenemeriti. Vedi Capo di Leone X.

Metropolitana (chiesa)

sede cattedrale dell’arcivescovo di una Provincia ecclesiastica.

Melagrana (e Melograno, Melagranata, Granato)

frutto del melograno, di forma tondeggiante di colore verde o d’oromunito in fondo di un peduncolo a corona, aperto da una fessura che lascia vedere i semi rossi o dorati. Vedi Granada.

Melitense (Ordine)

vedi Ordine di Malta.

Melusina (e Melusine)

figura derivata dal mito, e una sirena uscente da un tino. Secondo la leggenda (derivata dal gioco di parole conMe[re]-Lusine, corruzione di Giunone Lucina) il capostipite della dinastia dei Lusignano (Raymond De Lusignan, nelPoitou) si innamorò di Melusine, una fata bellissima, che accetto di sposarlo solo dopo che lui promise di non guardarlamai mentre faceva il bagno nuda di sabato; dopo un lungo periodo di felicità insieme però nell’uomo fu istigato un dubbio, spiò la moglie da un buco nella porta della sala da bagno e vide che essa aveva una coda di drago (o di pesce,come una sirena). Irritata col consorte essa fuggi (secondo altre versioni si lascio morire). Vedi Sirena e Lusignano.

Mastio (e Maschio) di Fortezza

la parte piu forte ed elevata di un castello, raffigurata di solito come grossa torre circolare. In Araldica indica quello altrimenti definito come Castello (vedi questa voce).

Mastino

cane di forme meno affusolate del levriere e con le orecchie e la coda mozze.

Mattonato

sinonimo di murato, quando le commettiture tra le pietre di una costruzione sono di colore diverso daquello delle pietre. Meglio Murato.

Mattone

sinonimo di Plinto ma disegnato in prospettiva. Cfr. Plinto.

Maurizio

vedi Moro. Maurizio (“della Mauritania”) è un nome aulico per il moro, è anche il nomignolo dell’automa segnatempo della torre dell’orologio di Orvieto.

Mazza

insegna di comando e insegna dell’autorità legislativa e giudiziaria in forma di grosso bastone con un pomo sullacima sul quale sono riportate le armi araldiche del re, del signore feudale, di una magistratura o della citta, impugnata dalMazziere. Durante le assise viene posta su un carello davanti al presidente dell’assemblea. Vedi Caduceo e Scettro.

Marciano

di San Marco. Vedi Leone di San Marco.

Mazza d’Arme

arma offensiva munita di una testa con punte (spunzoni) di ferro.

Margravio

titolo germanico derivato da Mark-Graf, letteralmente “Conte di una Marca”. Non corrisponde esattamenteall’italiano “marchese” per cui si usa il termine proprio.

Mazzafrusta (e Mazzafrusto)

arma offensiva composta da un manico munito di catene o corregge terminanti in palledi ferro chiodate. Cfr. con Sferza.

Mare

campagna fluttuosa, se i flutti sono molto accentuati si può definire agitato. Di solito si rappresenta di colore azzurro (tipico della tradizione italiana), di verde (nella tradizione francese) o d’argento, caricato di increspature (onde) di uno di questi smalti, diverso da quello scelto per il fondo.