Borgona (Ordine di)
denominazione imprecisa per lOrdine del Toson dOro (vedi questa voce).
Boiardo (o Bojardi, arma)
dazzurro allo scaglione doro. Questultima arma fu adottata dalla città di Mirandola, che ha avuto i Boiardo come signori, succeduti ai Pico della Mirandola; successivamente larma venne inserita nel campo inferiore di uno scudo partito, nel superiore- doro allaquila di nero.
Bolla
sigillo solitamente di cera o di metallo con quale veniva autenticata la firma del papa o di un sovrano sui documenti ufficiali, per estensione il documento stesso autenticato. Dal latino bulla- piccola borchia, che nelle Cancellerie assunse il significato di sigillo.
Bolla dOro
bolla di particolare importanza e solennità che era munita di un sigillo in oro (da cui il nome). Nel 1356 con una Bolla doro limperatore Carlo IV (della dinastia di Lussemburgo) rese la carica imperiale elettiva, esclusivamente da parte dei Principi Elettori (vedi).
Boncompagni (Arma)
arma della celebre famiglia bolognese- di rosso, al drago reciso doro con le ali spiegate, secondo la tradizione si tratterebbe di unarma parlante nominale giacché adottata nel XIII secolo da Dragone Boncompagni.
Bonne Ville
nellAraldica napoleonica Francese indicava le città i cui sindaci, di nomina imperiale, avevano il privilegio di assistere allincoronazione dellImperatore. Lo stemma civico era insignito di un capo di rosso alle tre api doro poste in fascia. Vedi Ape.
Borbone (Borbòn e Bourbon)
arma antica della Contea di Borbone e titolo del primo Principe del Sangue della Casa Reale di Francia, come ultrogenito di Francia portava larma dazzurro a tre gigli doro posti 2,1 colla brisura di un bastone scorciato di rosso in cuore. Alla morte di Enrico III di Valois nel 1589 senza eredi, il trono di Francia passò a Enrico IV di Borbone (il Verde Galante) re di Navarra, discendente di Roberto di Clermont sesto figlio di Luigi IX, che aveva sposato la sorella di Enrico III Margherita (la celebre Reine Margot), il quale era divenuto legittimo re e tolse il bastone dallo stemma.
Bordato
attributo di una pezza che ha i bordi di smalto differente. Cfr. Bordura.
Bordonato
con le estremità terminanti in pomello, come il Bordone.
Bordone
bastone del pellegrino, caratterizzato dal puntale a forma di pomo, avete talvolta un altro pomo più in basso della sommità e un uncino (al quale si attaccava la borraccia).
Bordura
pezza onorifica di primo ordine, che circonda la scudo e spessa circa come la sesta parte di esso. Nel blasonare unarma si nomina dopo le altre figure. Vedi Orlo e Orlatura.
Borea
figura allegorica che rappresenta il vento freddo e impetuoso, raffigurata come volto umano con le gote gonfie in atto di soffiare, uscente da una coltre di nubi. Vedi anche Aquilone e Vento.
Borgo
dal greco Pyrgos fortezza, passato al tedesco in Burg; agglomerato urbano fortificato con mura. Cfr. con Villa.
Blasonista
studioso dei Blasoni, esperto di Araldica.
Borgogna (Bourgogne, Burgundia Ducato di)
il Ducato di Borgogna era un importante dominio federale del Regno di Francia che, nel 1363 venne conferito a Filippo lArdito, ultimo figlio di re Giovanni II. La sua discendenza acquisì nel tempo un gran numero di territori creando così un grande Stato che comprendeva la Francia nord-orientale (con la Franca Contea detta Contea di Borgogna), il Belgio e lOlanda (collettivamente detti Fiandre) e parte dellattuale Svizzera. Nel 1477 alla morte di Carlo il Temerario, il Ducato passò in reggenza allimperatore Massimiliano I dAsburgo (che ne aveva sposato lerede Maria di Borgogna) per conto del figlio Filippo detto il Bello, il quale sposò Giovanna di Castiglia (detta la Pazza) creando così le basi per quellImpero sul quale non tramontava mai il sole che (in parte) pervenne al loro figlio Carlo V. Vedi anche Toson dOro.
Boccheggiante
si dice del pesce se ha la bocca aperta.
Borgogna (arma)
1) antica-Bandato doro e dazzurro, alla bordura di rosso. Alcuni autori affermano che, precedente a questa, la Borgona avesse adottato un semplice scudo con croce rossa. 2) Moderna- Dazzurro seminato di gigli doro [o di Francia Antica] alla bordura composta dargento e di rosso. 3) arma della Regione francese omonima (Bourgogne)- Inquartato di Borgogna moderna e antica.
Bicipite
con due teste; animale a due teste. V. Aquila Bicipite.
Bifido
in forma (della lingua) di serpente; con due punte.
Biforcata
1) la code del leone se divisa in due. 2) della croce patente della quale ciascun braccio termina in due punte allungate, detta anche ottagona o di Malta.
Biglietto
figura verticale rettangolare simile al plinto (questultimo è però messo orizzontalmente). v. Plinto.
Bilico
traversa superiore appesa per mezzo di corde allasta, alla quale è appeso il gonfalone.
Bipenne (e Ascia Bipenne)
scure metallica con due lame, in greco Labrys, usata sia come arma che come attrezzo da lavoro, simboleggia la capacità della divinità di colpire e castigare. Una particolare ascia bipenne era usata dai sacerdoti nei rituali sacrificali. Vedi Ascia.
Bisantato
di pezza o di figura caricata di bisanti (se in numero di 8 non occorre blasonare).
Bisante
tondo in metallo (se di colore è una Torta). Prende nome dalle monete auree coniate a Bisanzio.
Bisante-Torta (e Bisante-Tortello)
tondino partito, troncato o inquartato di metallo e di colore avente il metallo nel primo (altrimenti è una Torta-Bisante).
Biscia
serpente nella dizione diffusa nellAraldica Italiana solitamente ondeggiante in palo, con la testa di profilo e volta a destra (altrimenti è rivoltata). Vedi Serpente e Visconti.
Benedicente
attributo della mano se rappresentata con tre dita alzate (pollice, indice e medio), nellatto di benedire secondo il Rito Latino.
Biscione
denominazione popolare dellinsegna della famiglia Visconti serpente dazzurro, ondeggiante in palo, coronato, ingollante un fanciullo (o un Moro) di carnagione. Secondo la tradizione fu linsegna adottata da Ottone Visconti dopo la vittoria sul saraceno Voluce. Vedi Visconti.
Benedettino (Ordine)
ordine monastico fondato da San Benedetto da Norcia e suddiviso in Congregazioni Cassinese e Sublacense
Camaldolese.
Olivetano
Vallombrosano
Cistercense e Trappista Vedi la relativa voce dei singoli Ordini.
Blasonare
dal germanico blasen (annunziare col suono del corno), chiamata e annuncio dei partecipanti alle giostre cavalleresche. Descrivere le armi secondo i principi dellAraldica, indicando i colori e le posizioni delle pezze. Si inizia sempre dallo smalto del campo (omettendo il soggetto campo o scudo), poi si nominano le figure, il loro smalto, la loro posizione, il loro numero
Bellico
ombelico; è il punto centrale della quarta fila di uno scudo diviso in 15 parti. Abisso, cuore.
Blasonario
raccolta, sovente ordinata alfabeticamente, delle descrizioni araldiche di armi gentilizie. Cfr. Stemmario.
Beta
seconda lettera dellalfabeto greco, equivalente alla B latina. È lelemento che caratterizza le armi dei Paleologi, ultima dinastia imperiale di Bisanzio, che riprende larma del Basileus (re) di Costantinopoli Di rosso, alla croce piana doro, accantonata da quattro B maiuscole dello stesso. Le quattro maiuscole vogliono significare BASILEUS BASILEUON BASILSOUSI BASILSUONche si può tradurre in Re dei Re, regnante sui Re, equivalente aulico di Imperatore. Quando i Paleologi acquisirono per matrimonio il Marchesato del Monferrato fecero inquartare le proprie armi con quelle della dinastia di quel territorio. Vedi anche Monferrato, Paleologo, Chrismon.
Blasone
1) dal germanico Blasen annunziare col suono del corno che indicava lappello dei cavalieri partecipanti ad un torneo. Scienza delle Armi Araldiche che insegna a comprendere il significato delle armi nelle sue diverse figure araldiche. Le proprietà, le leggi e tutto quello che riguarda lAraldica. 2) descrizione di unarme secondo le leggi e la grammatica dellAraldica. Meno corretto Blasonatura. Fin dallorigine si è sempre usata la lingua volgare (francese, tedesco, poi italiano) a sottolineare il distacco dallambito religioso. 3) termine che impropriamente indica un arma gentilizia, stemma.
Bianco
solitamente sostituito dallargento; si rappresenta graficamente lasciando gli spazi completamente vuoti.
Bipenne
vedi Ascia Bipenne.
Basilgallo
vedi Basilisco.
Basilica (e Ombrello Basilicale)
1) Gonfalone papale, a guisa di ombrello parasole a gheroni rossi e oro, coi pendenti tagliati a vajo e di smalti contrastanti; con lasta doro in forma di lancia con larresto attraversato dalle chiavi pontificie. Insegna del Cardinale Camerlengo durante la Sede Vacante. Deriva dal parasole vero e proprio ed è segno di onore e riguardo, come tale veniva conservato per laccoglienza del papa. Dal XIX secolo è concesso come emblema a tutte le chiese elevate al rango di Basilica. 2) titolo delle chiese più insigni della Cristianità, può essere Maggiore e Minore; le chiese insignite ricevevano il parasole come segno della dignità, che veniva portato in processione chiuso. Meno corretto Ombrellino.