Salisburghese


Land austriaco

Salisburghese

Land Salzburg
Informazioni
Storia del Land e dello Stemma

Il Salisburghese (Land Salzburg, in tedesco) è uno degli Stati Federali dell’Austria, con capitale Salzburg (Salisburgo) che ha anche il rango di “Città Statutaria” del Land, che comprende altri cinque Distretti (Bezirke):

 

  • Salzburg-Umgebung (o Flachgau, con capoluogo Salisburgo)
  • Tennengau (o Hallein, dal nome del capoluogo)
  • Lungau (o Tamsweg, idem)
  • Pinzgau (o Zell am See, idem)
  • Pongau (o Sankt Johann im Pongau, idem)

Il territorio fu abitato fin dal primo Neolitico, i celti vi fondarono lungo il corso del Salzach la città di Iuvavum, protetta da due piccole montagne, il Kapuzinerberg e il Mönchsberg; insediamento che mantenne lo stesso nome anche con la conquista romana e l’inserimento nella provincia del Noricum (o Ripense). Nel VI secolo venne conquistato dai Bavaresi che crearono il Ducato di Baviera, comprendente anche il Salisburghese.

Sede di un precoce insediamento cristiano, nel 400 sul Mönchsberg è presente un monastero dedicato a San Pietro, che diverrà poi sede vescovile e, nel 699, il vescovo Ruperto ne ricevette il governo effettivo da parte del duca di Baviera.

Il nome della capitale “Salzburg” (Salisburgo: ossia “castello del sale”) compare per la prima volta nel 755 e deriva dalla posizione di controllo dell’attività di estrazione del salgemma dalle vicine miniere, attività fondamentale per l’economia della città, che veniva trasportato attraverso il fiume Salzach (letteralmente: “via del sale”). 

Nel 739 la Diocesi, grazie al vescovo Bonifacio (poi santificato) divenne molto importante, con competenza anche sulla Baviera. Il 20 aprile 978 il papa Leone III creò l’arcidiocesi salisburghese, su richiesta di Carlo Magno, l’arcivescovo Arno governò da quel momento come metropolita tutta l’attuale Austria e la Baviera.

Tra il 1200 e il 1246 l’arcivescovo Eberhard von Truchsees, amico dell’imperatore, riuscì ad ottenere il governo dell’area urbana e nel 1278 gli arcivescovi assunsero il titolo (e ruolo) di principi dell’Impero (Fürstentum und Erzstift Salzburg: principe-arcivescovo di Salisburgo) nell’area territoriale bavarese, e di Legato Pontificio per tutta la Germania con la progressiva nascita di un potere temporale su moltissime diocesi (fino ad assumere, fino a tempi recenti, persino il titolo di Primate di Germania).

Verso la fine del XIV secolo la città ed il principato si resero definitivamente indipendenti dal duca di Baviera. Nel 1481l’imperatore Federico III garantì alla città di Salisburgo il diritto di libera scelta dei membri del Consiglio cittadino e del Borgomastro.

Nel 1511 l’arcivescovo Leonhard von Keutschach entrò in feroce controversia col Consiglio della città che manifestava troppa autonomia e che mal gradiva l’ingerenza della curia: conflitto che risolse facendo imprigionare il borgomastro e i membri del consiglio e privando la città di tutti i privilegi ottenuti.

Nel 1525 le cose precipitarono e con la “Guerra dei Contadini di Salisburgo” la popolazione occupò la cittadella della Residenza e assediando per tre mesi l’arcivescovo nella fortezza di Hohensalzburg.

Nel corso del XVII secolo la città venne profondamente trasformata in stile barocco dagli arcivescovi Wolf Dietrich von Raitenau, Markus Sittikus dei conti di Hohenems, Paris dei conti di Lodron. Quest’ultimo, attraverso un’accorta politica neutralistica riuscì a mantenere i suoi territori indipendenti e fuori dalla Guerra dei Trent’anni.

Il principato era costituito da vari distretti amministrativi: Salzgau (con Salisburgo come capoluogo), Salzach (Tittmoning), Bischofshofen, Pongau (Rastadt), Pinzgau (Zell), Lungau (Mauterndorf), Zill (Mayrhofen), Saalachertal (Saalfelden), e le varie exclavi di Lauffen, Mühldorf am Inn, del castello di Lavant in Carinzia, di Altötting, di Millstadt nella valle della Drava, di Liebnitz in Stiria, Freisach, Landsberg Feldkirchen.

L’arcivescovo era con l’arciduca d’Austria co-direttore del circolo imperiale dell’Austria e aveva il diritto di nominare il vescovo della diocesi di Chiemsee che ne era vassallo.

Il potere temporale dei vescovi venne abolito con l’istituzione del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica nel 1803. Il Principato venne secolarizzato e concesso nello stesso anno a Ferdinando III d’Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana, e nel 1805 passò all’Austria assieme al territorio di Berchtesgaden.

Nel 1810 tornò brevemente al Regno di Baviera e col Congresso di Vienna del 1816 rientrò nei territori austriaci come parte dell’Alta Austria (senza Berchtesgaden e il Flachgau occidentale) con capoluogo Linz (fino al 1850, quando divenne un territorio indipendente dell’Austria).

Dopo il Congresso di Vienna nel 1814-1815 Salisburgo venne incorporato nell’Impero d’Austria dal 1816. Con esclusione della Prevostura di Berchtesgaden che rimase alla Baviera, con Zillertal e Windischmatrei (Matrei).

 

L’imperatore Francesco-Giuseppe nel 1850 separò il Salisburghese dai territori della corona austriaca e, dal 1861 con la propria Costituzione ebbe un proprio Parlamento, un Governo esecutivo, e deputati alla Camera dei Rappresentanti del Consiglio imperiale.

 

Il 12 novembre 1918 lo Stato di Salisburgo entrò a far parte Repubblica e dal 25 ottobre 1919 Repubblica d’Austria.

 

Nel referendum del 29 Maggio 1921 il 99,3% degli elettori votò per l’unione di Salisburgo al Reich tedesco.

Come in tutta l’Austria Salisburgo venne assoggettato al regime dittatoriale dal 1934 al 1938.

 

Lo stemma federale del Land è stato adottato con legge costituzionale nr. 25 del 19991, si blasona: “einem gekrönten gespaltenen Schild: rechts in Gold ein aufrechter, nach rechts gewendeter schwarzer Löwe, links in Rot ein silberner Balken. Am oberen Schildrand ruht außerdem der Fürstenhut mit fünflappigem Hermelinstulp samt purpurner Haube, darauf drei perlenbesetzte Spangen, inmitten der goldene Reichsapfel” che si può tradurre in: “Partito: al primo d’oro, al leone di nero, armato e lampassato di rosso; al secondo di rosso alla fascia d’argento. Timbrato dalla corona di arciduca austriaco”.

 

Probabilmente deriva dal sigillo personale del duca Philipp di Carinzia, eletto Arcivescovo di Salisburgo nel 1246. Con tutta probabilità il leone in origine era la patera degli Spanheimer nera in campo d’argento, in seguito sostituita dal leone derivato dall’arme ducale degli Staufer.

 

Non è chiara l’origine della fascia argento in campo rosso, che non sono gli smalti dell’Arcidiocesi, che erano nero-giallo-rosso-bianco. Sono forse da mettere in relazione con lo stemma “d’Austria moderna” dei Babenberg e poi degli Asburgo, che è lo stemma proprio dell’Austria, “di rosso alla fascia d’argento” e deriva dall’emblema arciducale della dinastia dei Babenberg, adottato dal duca Federico II di Babenberg intorno al 1230 come emblema dinastico della Marca Orientalis (cioè a est della Baviera: Östmark), corrispondente agli attuali territori dell’Alta e Bassa Austria.

 

Intorno al XV secolo si hanno due stemmi: quello dell’Austria Antica (o di Lerch) con cinque aquilotti neri, e quello della Nuova Austria (Neuösterreich). Nel 1276 con l’avvento degli Asburgo (von Habsburg) quando il conte Rodolfo, divenuto re di Germania nel 1273 trasferì la propria residenza a Vienna, il secondo diverrà il simbolo dei domini uniti austriaci, dal 1282 Ducato d’Austria.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

 

1): (LGBl. Nr. 25/1999) und wird durch das Salzburger Landeswappengesetz 1989, StF: LGBl. Nr. 89/1989 idgF gesetzlich geschützt und ist seine Verwendung durch dieses Landesgesetz geregelt.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito: al primo d’oro, al leone di nero, armato e lampassato di rosso; al secondo di rosso alla fascia d’argento. Timbrato dalla corona di arciduca austriaco”.

Colori dello scudo:
oro, rosso
Partizioni:
partito
Oggetti dello stemma:
corona di arciduca austriaco, leone
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia
Attributi araldici:
armato, lampassato, timbrato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco, rosso
bandiera ridisegnata
bandiera Ufficiale
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LEGENDA

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