Università degli Studi di Verona


Università degli Studi di Verona


Il sigillo dell’Università di Verona è di forma circolare, con un cerchio più esterno con la scritta UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA racchiudente una rappresentazione allegorica della città, attraverso alcuni monumenti del centro antico: l’Arena, i portici di piazza Erbe, il ponte Pietra, il fiume Adige, la torre dei Lamberti, la porta dei Leoni, la chiesa di San Siro).

È così descritto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 6 febbraio 1984, riportato nei registri dell’Ufficio araldico il 18 marzo dello stesso anno:

d’azzurro al centro antico di Verona, effigiato all’epoca del vescovo Raterio, costituito dall’Arena di rosso accompagnata a destra dai due portici della Piazza delle Erbe di rosso, in capo dal ponte di pietra al naturale sovrastante l’Adige di verde, fluente in bada, a sinistra dalla torre dei Lamberti e dalla porta dei Leoni di rosso. In capo, sopra il ponte, la chiesa di San Siro di rosso; il tutto alla bordura d’oro caricata dalla scritta, in lettere capitali di nero: UNIVERSITA’ DEGLI STUDI VERONA”.

Da questo è derivato il logotipo del sistema di identità visiva utilizzato in combinazione con il sigillo (ad eccezione dei casi prescritti nel manuale di identità visiva).

 

L’università veronesi è piuttosto recente, fondata nel 1982, riprende però l’esperienza iniziata il 25 maggio 825, col diploma dell’imperatore Lotario che, da Corteolona, costituì le “scuole imperiali” nelle quali si poteva insegnare Diritto (oltre che nella capitale del Regno d’Italia: Pavia). La scuola ereditò l’esperienza di quella fondata dal’imperatore Tedosio I.

 

Il 22 settembre 1339 papa Benedetto XII, da Avignone, concesse a Verona il diritto di aprire uno Studium Generale: con le facoltà di: lettere, medicina, diritto civile e diritto canonico. Con il dominio della Serenissima lo Studium di Verone venne chiuso in favore dell’unica università di Padova.

 

La storia della moderna Università di Verona iniziò nel 1950, quando un gruppo di intellettuali cattolici fondò la Libera scuola di scienze storiche “Ludovico Antonio Muratori“, unitamente alla rivista “Nova Historia“. Il gruppo di studiosi concepì altresì l’idea di costituire un’università a Verona; progetto che si concretizzò nel 1959, quando il sindaco della città, Giorgio Zanotto, propose in consiglio municipale l’istituzione di un’università con una facoltà di economia e commercio. Grazie all’avallo dell’amministrazione provinciale e della camera di commercio, furono create la Libera facoltà di economia e commercio e il consorzio per gli studenti – al fine di governarla – le quali furono collocate, nell’estate del 1959, presso palazzo Giuliari e il 1º novembre dello stesso anno avvenne la cerimonia di inaugurazione.

 

Nel 1963, l’Università di Padova inglobò la Facoltà di economia e commercio di Verona, rendendola una sede distaccata. In seguito, nel 1968, l’ateneo padovano decise di trasferire le proprie discipline medico-chirurgiche e legali a Verona alle quali fecero seguito i corsi in arte e filosofia.

Il progetto di dotare Verona di una propria università indipendente fu perfezionato nel 1982, ottenendo lo status di università, e rendendosi indipendente dall’università di Padova.

 

Ennio Lazzarini, Università italiane. Stemmi, sigilli, medaglie. Edizioni dell’Orso, 2002

Massimo Ghirardi

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