Università degli Studi di Perugia


Università degli Studi di Perugia


Nel sigillo dell’Università trovano posto Sant’Ercolano, uno dei santi protettori della città e, il grifo simbolo della città di Perugia dal cui volere nacque l’ateneo: rappresentano i poteri ecclesiastici e civili, che diedero impulso all’Ateneo.

Ai lati della figura del santo la scritta SCS / HER.. / LAN, a sinistra CV / VS.

Sant’Ercolano, vescovo di Perugia, fu decapitato dall’ariano Totila nel 554 dopo l’espugnazione della città, che aveva trovato nel vescovo l’anima della resistenza, da ciò la palma del martirio. Agli inizi del XVI secolo Sant’Ercolano era il protettore del Collegio dei lettori dello Studio e come tale figurava sul loro sigillo.

 

Il grifone è un animale chimerico che simboleggia la vigilanza, Esso è in parte cavallo e in parte aquila. Sono d’aquila il capo, il collo, il petto, le ali, le zampe anteriori e di cavallo gli orecchi, il ventre, le zampe posteriori e la coda.

 

Il restyling del logo dell’Università di Perugia, operato dal prof. Paolo Belardi (ordinario di “Composizione architettonica e urbana” delegato del Rettore per immagine grafica, comunicazione di Ateneo) ha confermato la composizione ideata dopo l’emanazione della disposizione del Ministero della pubblica istruzione del 1925, con la quale si richiese a tutti gli atenei nazionali di dotarsi di un proprio sigillo riproducente lo stemma storico. Il progetto originale venne seguito dai professori Luigi Tarulli e Alberto Iraci. Nella versione attuale ci si è limitati alla sostituzione del tipo di carattere che, in esergo, compone la dicitura ‘STUDIUM GENERALE CIVITATIS PERUSII CONSTITUTUM A.D. MCCLXXVI’.

È stata aggiunta la data1308, anno nel quale lo Studium venne istituito con la bolla “Super Specula” di Papa Clemente V (dell’8 settembre) e, per le versioni a colori, sono stati colorati di azzurro il campo con la figura di Sant’Ercolano benedicente e di rosso quella con il grifo dello stemma civico della città di Perugia.

 

In una disposizione dello Statuto del 1285, il Comune si impegnava a promuovere la creazione di uno “Studium ut civitas Perusii sapientia valeat elucere et in ea Studium habeatur” (“affinché la città di Perugia brilli per sapienza e in essa ci sia uno Studium”). Ma già a partire dal decennio precedente l’amministrazione pubblica era preoccupata di assicurare alla città singoli insegnamenti superiori: di ciò resta traccia nella documentazione comunale, il che consente a taluni autori di anticipare la costituzione dello Studio al 1276 (è questa la data riportata sul gonfalone dell’Ateneo).

Dopo l’atto fondativo l’università perugina ottenne anche il riconoscimento imperiale nel 1355, quando Carlo V conferì il privilegio di fregiarsi del titolo di Studium Generale e di conferire il dottorato agli studenti di qualsiasi nazione.

L’università ha un gonfalone aulico di pregevole fattura, che mostra gli elementi del sigillo in una veste formalmente molto ricercata.

 

 

Ennio Lazzarini. Università Italiane. Stemmi, sigilli, medaglie. Edizioni dell’Orso, 2002

Massimo Ghirardi.

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


sigillo ridisegnato

sigillo Ufficiale
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LEGENDA

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