Università degli Studi di Genova


Università degli Studi di Genova


L’Università venne fondata l’8 agosto 1481, con la promulgazione dello Statuto del Collegio da parte del Consiglio degli Anziani e le origini sono da ricercarsi nelle associazioni di docenti e studenti. Si hanno notizie della presenza a Genova di collegi che conferiscono titoli in legge, teologia, medicina e arte già a partire dal XIII secolo. Ad esempio, il Collegio dei Giudici, certamente esistente nel 1307, quando i Capitani del popolo sanciscono l’esenzione da ogni imposta e gabella per ciascun membro del Collegio. Si ha ragione di ritenere che il Collegio dei Medici sia stato fondato nello stesso periodo come gemmazione del Collegio dei Giudici.

Con apposita bolla papa Sisto IV (il savonese Francesco della Rovere) vi erige anche il Collegio di Teologia nel 1471.

 

Le cattedre dei vari Collegi vengono incorporate nel 1569 nelle scuole dei Padri Gesuiti, già dal 1554 dediti all’insegnamento a Genova. Il collegio gesuitico, dopo varie peregrinazioni, nel 1623 trova sede presso la chiesa di San Girolamo Del Roso e prende perciò il nome di “Collegio di San Girolamo”. A fianco della chiesa, arricchito dall’acquisto di alcuni terreni circostanti, viene edificato dall’architetto Bartolomeo Bianco il palazzo del collegio (l’attuale Palazzo del Rettorato), in uso a partire dal 1640.

Oltre alle quattro classi inferiori di latino, il collegio comprendeva, fra le altre, due cattedre di retorica, una di matematica, una di logica, una di fisica, due di teologia scolastica, una di teologia morale, una di diritto canonico.

Di fatto però il Collegio di San Girolamo non aveva il rango universitario e chi poteva doveva proseguire gli studi fuori dal territorio della Repubblica di Genova (nelle università di Pavia, Parma e Roma).

 

Solo nel 1773, con la soppressione della Compagnia di Gesù, che l’istituto viene promosso a Università, i cui docenti sono nominati dal Senato della Repubblica di Genova.

 

La Repubblica Ligure, costituita da Napoleone Bonaparte su modello francese, provvede ad emanare nel 1802 un regolamento che organizza l’università in quattro facoltà: teologia, filosofia, diritto e medicina, e al vertice pone una Commissione agli Studi composta di cinque membri, uno per ciascuna delle quattro facoltà più un altro membro per libera elezione dei professori.

 

Dopo la costituzione dell’Impero francese, che assorbe la Repubblica Ligure, gli studi superiori sono suddivisi nelle scuole speciali di diritto, medicina, scienze fisiche e matematiche, scienze commerciali, lingua e letteratura, farmacia. L’Università di Genova subisce la sorte comune a tutti gli altri centri universitari nell’orbita napoleonica, vivendo aggregata all’unica Università imperiale di Parigi.

L’ateneo genovese nel 1805 prese il nome di “Università Imperiale di Genova” e nel 1809 quello di “Accademia Imperiale di Genova”.

 

Le potenze partecipanti al Congresso di Vienna del 1815 sanciscono che l’Università rientri sotto le competenze del Regno di Sardegna, potendo beneficiare dei privilegi concessi all’Università di Torino.

Il 5 agosto 1816 giunse alla deputazione l’ordine regio di consegnare nelle mani del padre Orazio Montesisto Vanni, procuratore della Compagnia di Gesù, l’università, i luoghi annessi e tutte le sue rendite. Il nuovo ordinamento emanato dal re il 23 agosto 1816 il carattere clericale dell’università di Genova fu ancora accentuato: il conferimento della laurea fu riservato all’arcivescovo e al suo vicario.

 

Durante i moti del 1821-23 e del 1830-35, l’Università viene chiusa a causa delle agitazioni e successivamente per motivi di ordine pubblico (si conserva ancora la prima bandiera tricolore, futuro simbolo dell’unità nazionale, che gli studenti, guidati da Goffredo Mameli, sventolarono nelle strade di Genova il 10 dicembre 1847 durante la celebrazione del 101º anniversario della cacciata degli austriaci dalla città).

 

Nel 1870 vengono costituite le Regie scuole superiori Navale e di Scienze Economiche e commerciali, che nel 1936 verranno assimilate nella Regia Università degli Studi di Genova assumendo rispettivamente i titoli di Facoltà di ingegneria e di economia e commercio.

Nel 1862 la legge Matteucci attribuisce a Genova la qualifica di Università di secondo livello; viene annessa al primo livello nel 1885 e, con l’entrata in vigore della Riforma Gentile nel 1923, confermata definitivamente in questa fascia di valutazione.

Il primo tipario del Collegio giuridico genovese raffigurava un personaggio in abito dottorale seduto in cattedra. Più tardi esso fu rappresentato in piedi, nimbato, sotto un arco gotico trilobato a porta che richiamava il nome latino della città: Ianua. Una scritta identificava la figura con SANCTIS IVO (Sant’Ivo di Kermartin 1253-1347), il santo bretone protettore degli orfani e delle vedove, assunto ad emblema e patrono da diversi Collegi di giuristi.

 

L’Università degli Studi di Genova possiede un vero proprio stemma (e un gonfalone) risalente al 1936, oltre al sigillo che ne è derivato, con la figura di un “dottore” in tonaca (toga), presumibilmente un “giudice”, mantella di ermellino, copricapo dottorale di forma quadrata (tocco accademico) e tenente un libro con la mano sinistra, entro un’edicola architettonica goticheggiante, inscritta in un cerchio d’oro con le legenda REGIUM GENUENSE ATHENEUM, il tutto in uno scudo azzurro con il capo di Genova (o “di San Giorgio”). L’atteggiamento della figura ricorda tuttavia l’Alma Mater Studiorum piuttosto che un docente generico.

 Si può blasonare:

d’azzurro, al bisante d’oro, carico di un dottore universitario in toga e tocco con mantella d’ermellino, tenente un libro nella mano sinistra, in piedi entro un’edicola architettonica goticheggiante ornata, il tutto al naturale, circondato dalle parole REGIUM, in capo, GENUENSE a destra e ATHENEUM a sinistra, in caratteri maiuscoli rinascimentali. Capo di Genova”.

 

Nota di Bruno Fracasso; Carletto Genovese e Massimo Ghirardi

Ennio Lazzarini “Università italiane: stemmi, sigilli, medaglie”. Edizioni dell’Orso, 2002

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d’azzurro, al bisante d’oro, carico di un dottore universitario in toga e tocco con mantella d’ermellino, tenente un libro nella mano sinistra, in piedi entro un’edicola architettonica goticheggiante ornata, il tutto al naturale, circondato dalle parole REGIUM, in capo, GENUENSE a destra e ATHENEUM a sinistra, in caratteri maiuscoli rinascimentali. Capo di Genova”.

Note stemma


Il rebranding del logo ufficiale dell’Università di Genova ha permesso di semplificare l’immagine eliminando il portale trilobato e le scritte all’interno del bisante.

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Note sigillo

Il sigillo è stato vettorializzato da Carletto Genovese

LEGENDA

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