Università degli Studi di Camerino


Università degli Studi di Camerino


Il 13 aprile 1753 Francesco I Stefano d’Asburgo Lorena (Francesco Stefano granduca di Toscana), quale Sacro Romano Imperatore d’Austria, concesse all’Università di Camerino diversi privilegi, tra i quali l’estensione della validità delle lauree a tutto il territorio del Sacro Romano Impero, la concessione al rettore ‘pro tempore’ del titolo di conte palatino nonché il privilegio di ‘alzare a salvaguardia’ le sue insegne, che vengono quindi dal quel momento riproposte nello stemma e nel sigillo dell’Università di Camerino.

Il gran sigillo dell’Univeresità Camerte è costituito dallo stemma imperiale di Francesco II  modificato in alcune parti. Sovrapposto a quattro quarti ognuno dei quali è diviso verticalmente, ospitando così otto punti araldici.

In dettaglio:

  • Punto d’Ungheria, fasciato d’argento e rosso
  • Punto di Lorena, con i gigli e il capo d’Angiò
  • Punto di Cipro o di Gerusalemme, con la omonima croce
  • Punto d’Aragona, a pali rossi in campo d’oro
  • Punto di Borbone, con gigli d’oro su blu
  • Punto di LUssemburgo, con leone coronato rosso in campo argento
  • Punto di Svezia
  • Punto di Bar, con due barbi in campo azzurro

 

lo scudo personale è formato dal Punto di Lorena/Sarre con sbarra rossa recante gli “alerioni” e dal Punto di Toscana formato dalle sei palle rosse poste 1,2,2,1 quella in capo più grande e recante al suo interno un giglio (l’arme dei Medici).

 

Secondo la tradizione l’Università di Camerino venne fondata nel 1336 quando papa Benedetto XII tramite il nunzio apostolico card. Bertrando di Deux concesse «la facoltà di nominare capitani delle arti, consiglieri, notai di curia e delle riformanze» ma già dal XIII secolo erano attive a Camerino varie Scolæ di insegnamento superiore (in una di queste insegnava lo studioso Cino da Pistoia che nel 1321 il Comune di Siena invitò a spostarsi nell’università di quella città). L’istituzione a quell’epoca dipendeva dal Libero Comune di Camerino, ma quando i Da Varano diventarono signori del territorio protessero l’istituto: infatti Gentile III da Varano sollecitò papa Gregorio XI ad emanare la bolla (formalmente ancora indirizzata al Comune e al Popolo) con cui con autorità apostolica autorizzava a nominare baccellieri e dottori.

Nel 1727 papa Benedetto XIII con la bolla “Liberalium disciplinarum” riformò la Universitas Studii Generalis. Le facoltà erano quelle tradizionali (teologia, giurisprudenza, medicina e matematica). L’Università di Camerino riuscì a ottenere, oltre il riconoscimento papale, anche quello imperiale: nel 1753, l’imperatore Francesco Stefano I di Asburgo Lorena accordò per tutto il territorio del Sacro Romano Impero alle sue lauree e ai suoi diplomi.

In epoca napoleonica ci fu il rischio di una chiusura definitiva, ma con la Restaurazione i papi tornarono ad occuparsi di Camerino. Un rescritto del 30 settembre 1816 di papa Pio VII ne autorizzò la riapertura provvisoria, mentre fu nel 1824 il papa Leone XII con la bolla “Quod Divina sapientia” a dare stabilità all’ateneo. Fu in quell’epoca che nella Facoltà di Medicina e Chirurgia nacque un corso specifico di farmacia, uno dei primi in Italia.

Nel 1861, con l’Unità d’Italia fu trovata la soluzione di mantenere la sede camerte come Università libera.

Nel 1958 l’Università di Camerino divenne una Università Statale.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

sigillo ridisegnato

sigillo Ufficiale
Altre Immagini


LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune