Università Cattolica del Sacro Cuore


Università Cattolica del Sacro Cuore


Durante il rettorato di Franco Anelli, il 1° novembre 2020, è ricorso il centesimo anno accademico della Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha coinciso con il restyling del sito universitario realizzato dall’agenzia di comunicazione bresciana Gummy Industries e del nuovo logo, già “aggiornato” dieci anni prima, durante il rettorato di Lorenzo Ornaghi, in occasione del 90° anniversario.

Il nuovo emblema (che riprende quello storico) è realizzato in tinta blu navy con la legenda “1921-2021: Un secolo di storia davanti a noi”), gli elementi sono quelli storici: la personificazione femminile dell’Alma mater, con tocco accademico e manto di ermellino, sovrastata dal Sacro Cuore di Gesù, con due studenti ai lati.

 

 

L’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC) è un’università privata italiana di ispirazione cattolica fondata nel 1921, con sede centrale a Milano e altre sedi a Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. Ente fondatore e promotore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori.

L’università è articolata in dodici facoltà e sette alte scuole (postgraduate schools) ed è legata a una rete di strutture sanitarie, in particolare ospedali, centri di ricerca e case di cura, tra cui il policlinico Agostino Gemelli, intitolato al fondatore dell’ateneo.

 

 

Il progetto embrionale di una università cattolica nasce verso gli anni Settanta del XIX secolo, sostenuto da esponenti di tutte le correnti culturali cattoliche a cui fa da guida l’economista e sociologo Giuseppe Toniolo. Nel settembre 1918, quando la Prima guerra mondiale stava per finire, chiamando al suo capezzale padre Agostino Gemelli e i suoi collaboratori, Giuseppe Toniolo con queste parole li spronava a realizzare l’università: “Io non vedrò la fine della guerra: ma voi, appena essa è terminata, fatela, fatela, l’Università Cattolica”.

 

Nel 1919, cinque eminenti personalità sotto il profilo culturale e religioso, padre Agostino Gemelli, Ludovico Necchi, Francesco Olgiati, Armida Barelli ed Ernesto Lombardo fondano l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori quale ente garante e fondatore dell’Università Cattolica. Il 24 giugno 1920 l’organizzazione ottiene l’approvazione del Ministro dell’Istruzione Benedetto Croce con l’avallo di papa Benedetto XV.

Il 7 dicembre 1921 padre Agostino Gemelli inaugura a Milano, alla presenza del cardinale Achille Ratti (futuro Papa Pio XI) la nascita del nuovo Ateneo: la prima sede dell’Università si trovava nel palazzo di Luigi Canonica, in via Sant’Agnese 2, e i primi corsi attivi sono quelli di Scienze filosofiche e di Scienze sociali.

Nel 1924, dopo l’approvazione da parte dello Stato dello statuto dell’Ateneo e con esso del riconoscimento legale dei titoli di studio, vedono la luce la Facoltà di lettere e filosofia e la facoltà di giurisprudenza da cui, nel 1926, nascerà la Facoltà autonoma di scienze politiche, economiche e sociali.

Nel 1932 l’Università si trasferisce nello storico monastero cistercense di Sant’Ambrogio progettato dal Bramante, i cui due caratteristici chiostri diventeranno uno dei simboli dell’Università. Il complesso architettonico è situato accanto all’omonima basilica ed è tutt’oggi la sede centrale dell’Ateneo. Nel 1936 dall’Istituto superiore di Magistero nasce la Facoltà di Magistero, divenuta successivamente facoltà di scienze della formazione. Nel 1947 a Milano vede la luce la Facoltà di economia e commercio con due corsi, uno diurno e uno serale.

Durante la seconda guerra mondiale Ezio Franceschini, professore di lettere latine medioevali che appoggiava la Resistenza, nonché futuro Rettore dell’Ateneo, decise di ospitare all’interno dell’università le riunioni del comando Corpo volontari della libertà, struttura di coordinamento dei partigiani; sul finire della guerra, precisamente nel 1944, nasconde nei suoi sotterranei una cassetta contenente importanti documenti sulla Resistenza e sul Gruppo Frama, associazione da lui fondata, che svolgeva un importante ruolo nella lotta antinazista. Le SS cercarono ovunque all’interno delle strutture dell’Università quelle carte che, sepolte fra le ossa di cinquanta scheletri del Settecento, non furono mai trovate se non dopo la guerra.

Durante i bombardamenti nella notte tra il 15 e il 16 agosto 1943 furono distrutti l’edificio d’ingresso, lo scalone e il lato dell’attiguo chiostro in stile ionico. I lavori di ricostruzione cominciarono subito, mossi dalle parole di Agostino Gemelli: “risorgerà più bella e più grande di prima”. La ricostruzione postbellica diede il via a quello sviluppo che avrebbe portato la Cattolica allo stato attuale.

 

Trent’anni dopo la fondazione, nel 1958, viene istituita a Roma la Facoltà di medicina e chirurgia, fortemente voluta dal fondatore A. Gemelli, egli stesso laureato in medicina. Alla fine degli anni Cinquanta viene realizzato anche il Policlinico “A. Gemelli” intitolato al suo fondatore. In Italia, è la prima Facoltà a introdurre il numero chiuso.

 

Il sigillo, datato 1937, è stato immaginato dall’architetto G. Ferrazza ed è stato inciso dallo scultore Salvatore Saponare. Il sigillo è rotondo. Racchiusa da un cerchio perlinato, è effigiata l’Alma mater studiorum in toga con ermellino, seduta in maestà con la mano sinistra alzata ed in grembo un volume aperto. Ai suoi lati, ma più in basso, due figure di discenti, l’uno intento a leggere e l’altro a scrivere. Dietro la testa dell’Alma mater, sostenuto da due angioletti, è spiegato uno stendardo su cui figura un Sacro Cuore entro una gloria fiammeggiante. Ai lati del trono un nastro con la scritta “UNIVERSITAS CATHOLICA SACRI CORDIS JESUS”, completata in punta dalla parola “MEDIOLANI”.

 

Dal 1923 al 1937 l’Università usò un sigillo a mandorla o navetta. Questa forma molto diffusa nel medioevo in ambienti ecclesiastici deriva dall’intersezione di due cerchi. Lungo l’asse maggiore di questo sigillo, dal capo alla punta, figuravano un Sacro Cuore, entro una gloria fiammeggiante, un libro aperto con la dicitura “IN SCENTIA RELIGIO ET IN RELIGIONE SCIENTIA”, e la scritta su tre righe convesse di lunghezza decrescente “UNIVERSITA’ CATTOLICA/DEL SACRO/CUORE” In punta infine era raffigurata una croce sul Calvario.

 

Di solito le Università Cattoliche europee (ad esempio Lovanio) hanno come emblema la Madonna quale Sede sapientiae ma non quella milanese per l’esplicita titolazione al Sacro Cuore.

La raffigurazione di libri p elemento piuttosto comune nell’araldica universitaria, ma in generale essi sono chiusi e non aperti, cone nel caso della Cattolica

 

 

Massimo Ghirardi

In parte liberamente adattato da Wikipedia

 

Ennio Lazzarini, Università italiane. Stemmi, sigilli, medaglie. Edizioni dell’Orso, 2002

sigillo ridisegnato

sigillo Ufficiale
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LEGENDA

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