ANAS


ANAS


L’ente italiano delle strade è stato creato come Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS) nel 1928, e adottò uno stemma con chiari riferimenti al Fascismo: il fascio littorio, con un “leone alato” a rappresentare la forza, il coraggio e il comando, ma anche potenza, vittoria e impero (all’epoca si occupava anche della rete stradale coloniale italiana).

 

Nel dopoguerra, con il D.Lgs del 27 giugno 1946 n.38, venne istituita l’ANASS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali), come ente di diritto privato. Il nuovo emblema adottato ebbe come elemento principale il rullo compressore alato, in atto di “costruire” una strada sinuosa che attraversa in doppia curva lo scudo azzurro. Le prime versioni erano molto “naturalistiche”: le ali erano molto simili a quelle dello stemma precedente e la strada, inizialmente d’argento, era rappresentata con tanto di pietre miliari bianche e nere, com’era in uso effettivamente all’epoca.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, con la legge del 7 febbraio 1961 n. 59 si modificò parzialmente la denominazione in Azienda Nazionale Autonoma delle Strade. Nello stesso anno coma la legge “Zaccagnini” (legge n. 729/1961) tutte le autostrade precedentemente affidate allo Stato o realizzate direttamente da Anas, per un totale di 750 chilometri, furono date in concessione alla Società Autostrade.

Negli anni successivi la rete di competenza Anas venne notevolmente aumentata, passando nel 1962 da 35.169 km a 42.800 nel 1970

Nel 1978 venne approvato il primo Piano Nazionale Manutentorio di Anas. Le leggi n. 146 del 1980 e n. 119 del 1981 portarono al trasferimento all’Anas della viabilità gestita dalla Cassa per il Mezzogiorno. Nel corso degli anni Ottanta si ebbe un’ulteriore crescita, anche a seguito dei “riclassamenti” richiesti dalle Province. Inoltre, fu riorganizzata la rete dei centri e nuclei di manutenzione per il presidio delle strade statali, che sostituì il precedente sistema basato sui cosiddetti “cantoni”.

Con il decreto legislativo del 26 febbraio 1994 n. 143, e con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 luglio 1995, ANAS fu trasformata in “Ente nazionale per le strade” e divenne Ente Pubblico Economico, con organi di amministrazione ordinari.

La legge “Bassanini” (legge 15 marzo 1997, n. 59) introdusse il cosiddetto “federalismo stradale” che diede il via al processo di regionalizzazione di una parte della rete stradale, con conseguente passaggio delle funzioni delegate all’ANAS agli Enti territoriali (con il trasferimento delle strade alle Regioni con DPCM del 21 febbraio 2000, attivo dall’anno successivo). Complessivamente passarono alle Regioni circa 25.000 km di strade, mentre 21.000 chilometri di strade statali sono rimaste in gestione diretta all’Anas.

Come si legge sul sito istituzionale di ANAS: il significato simbolica è con evidenza quello di “… lasciare tracce importanti sul territorio, tracce di costruzione e trasformazione di strade (quelle distrutte del dopoguerra e, ancora prima, quelle polverose e agricole del Primo Novecento) in una rete viaria moderna”  unita alla “sensazione di movimento del pittogramma, che richiama l’efficienza (le ali come tempestività dell’intervento e facilità nella realizzazione dell’azione, grazie dalle nostre competenze) nel garantire a tutti il bene pubblico della mobilità2.

Nel 2002 ANAS diviene una Società per Azioni, con socio unico il Ministero dell’Economia e Finanze, con il controllo tecnico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. È in questo periodo che il logo viene stilizzato con un “restyling” che lo ha reso più simile ad un logo commerciale, anche se ancora provvisto di scudo.

A partire dal 2005 alcune delle strade cedute dall’ANAS sono tornate sotto la gestione dell’azienda, processo che continua tutt’ora in base a specifiche convenzioni tra Azienda e Regioni.

Dal  2016 il logo è stato implementato, in occasione l’ingresso di Anas nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con l’aggiunta della frase “L’Italia si fa strada”. Lo “storico rullo alato evolve in una nuova forma: morbida e amicale, dinamica e moderna”2.

Il nuovo logo ANAS “più moderno, leggero, innovativo2 come recita il comunicato stampa è stato adottato ufficialmente il 7 giugno 2017 e “rappresenta una sintesi del processo d’innovazione e della nuova governance aziendale2 è la stilizzazione del vecchio emblema del “rullo alato”.

 

Il vecchio logo era un vero e proprio stemma, con tanto di scudo (la cui presenza, tecnicamente, lo fa definire proprio come “stemma”) che è proprio l’elemento che è stato abolito “abbandonando definitivamente ogni richiamo all’araldica … fino ad oggi ancora si riconosceva nel logo aziendale2 ritenuto quindi un riferimento, quello araldico, ritenuto obsoleto e non adatto ad una azienda “nuova e dinamica. Il nuovo simbolo mostra “… a partire da un centro, si libera leggera una curva: è una strada, un percorso, una nuova direzione da prendere. Al centro del segno è racchiuso un cerchio che ricorda il nuovo protagonismo delle persone, a cui è affidato il centro della scena. È un brand dinamico e moderno. Vi è impresso un senso di movimento, è il segno di un viaggio che sta per iniziare. Le cromie sono il giallo e il blu Anas, leggermente più calde, ma sostanzialmente invariate al fine di preservare continuità e autorevolezza. Il brand name «anas», con l’iniziale in minuscolo, comunica prossimità e spirito di servizio, per un’azienda che ha voglia di ascoltare e di aprire un duraturo dialogo con tutte le persone che ogni giorno la vivono. Il nuovo logo, pur mantenendo un forte legame di continuità con quello storico, si veste di modernità, proiettandosi verso nuovi significati. Il pittogramma è moderno, dinamico, finalmente libero di uscire dal suo contenitore2.

Dal 9 gennaio 2017 l’azienda si è data una nuova struttura organizzativa che si articola sul territorio in 8 coordinamenti territoriali, sotto cui si trovano 23 aree compartimentali:

Le principali funzioni attribuite ad ANAS sono:

  • gestire le strade e le autostrade di proprietà dello Stato, nonché provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • realizzare il progressivo miglioramento e adeguamento della rete;
  • costruire nuove strade statali e nuove autostrade, sia direttamente che in concessione;
  • garantire servizi di informazione agli utenti, a partire dagli apparati segnaletici;
  • attuare leggi e regolamenti sulla tutela del patrimonio stradale e autostradale e sulla tutela del traffico e della segnaletica;
  • partecipare a studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico e circolazione;
  • espletare infine i servizi di polizia stradale, mediante il proprio personale, i compiti di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale ed il controllo sull’uso delle strade.

 

 

1): il simbolo ricorda molto quello del “trasporto”, rappresentato da una ruota alata (che nel caso del trasporto ferroviario ha un bordino che le permette di scorrere, accoppiata, entro i binari).

 

2): dal sito http://www.stradeanas.it/it/il-brand al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti.

 

Nota e disegni (rifatto su quelli ufficiali) di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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