Santa Caterina de’ Vigri
Santa Caterina de’ Vigri
Storia e informazioni
Nata a Bologna l’8 settembre 1413 dalla nobile bolognese Benvenuta Mammolini e da Giovanni de’ Vigri, patrizio ferrarese. La madre si occuperà della sua educazione soprattutto religiosa e il padre volle che la figlia imparasse anche il latino: Giovanni era dottore in legge e pubblico lettore all’Università di Padova, divenne notaio funzionario al servizio del marchese Niccolò III d’Este, signore di Ferrara, quando Caterina aveva 9 anni.
Nel 1424, all’età di 11 anni, Caterina fece il suo ingresso alla corte estense come damigella di compagnia di Margherita d’Este, figlia naturale di Niccolò III. Ricevette l’educazione propria del tempo per il suo rango: studiando musica, pittura, danza, imparando a poetare, divenne un’abile copista e miniaturista.
Nel 1427, Margherita d’Este prende marito, le muore il padre e la madre si risposa, Caterina lasciò, quindi, la corte estense e, sola e depressa, cercò la pace nella comunità fondata dalla gentildonna Lucia Mascheroni: un gruppo di fanciulle di famiglie nobili che facevano vita in comune, intenzionate a seguire la regola di Sant’Agostino. Non si trovò bene: quel periodo è da lei descritto come una “notte dello spirito” che durerà cinque anni
Nel 1432 professò i voti con alcune compagne secondo la regola del nuovo Ordine di santa Chiara (Clarisse Osservanti), approvata da papa Innocenzo IV, e iniziò la vita claustrale francescana presso il monastero del Corpus Domini di Ferrara, che diverrà un luogo di serenità ma di intensa fede, guadagnando grande reputazione. Qui Caterina si occupa di lavoro anche umili (sarà a lungo la “fornaia” del convento), come lavare i piatti e gli ambienti, ma dipinge, scrive versi in italiano e in latino (tra i quali un racconto in latino della Passione in cinquemila versi e un breviario bilingue), insegna, compone preghiere e canti nuovi. Qui la raggiungerà anche la madre, rimasta nuovamente vedova.
Anche Caterina, che ha le prime visioni ed estasi mistiche, divenne popolare e già oggetto di venerazione per le sue virtù carismatiche e la bontà d’animo. Nel 1456, dopo insistente invito della cittadinanza e delle autorità civili e religiose di Bologna, Caterina fonderà il monastero del Corpus Domini bolognese, dove si trasferì e del quale sarà la prima badessa per sette anni, cioè fino alla morte, avvenuta il 9 marzo 1463.
Seppellita nella nuda terra del piccolo cimitero del monastero, dopo diciotto giorni fu dissotterrata, e fu trovata intatta ed emanante un soave profumo. Dopo varie vicissitudini il suo corpo venne collocato seduto in trono in una cappella annessa alla chiesa delle Clarisse di Bologna (detta popolarmente la “Chiesa della Santa”), senza alcuna maschera, visibile a tutti.
Santa Caterina de’ Vigri, nota anche come “santa Caterina da Bologna” fu canonizzata da Papa Clemente XI il 22 maggio 1712, giorno della solennità della SS. Trinità.
La beata Illuminata Bembo, subentrata a santa Caterina come badessa, descrisse in qualità di testimone la vita e gli avvenimenti dopo la morte della futura santa, come il dolce profumo che emanava dal corpo che trasudava inoltre un liquido aromatico trasparente, fenomeno che durerebbe ancora, le monache, infatti, devono cambiarla periodicamente d’abito, perche intriso di liquidi. Per più di settant’anni anche le unghie e i capelli continuarono a crescere e furono regolarmente tagliati dalle consorelle).
Ogni anno, dall’8 al 16 marzo, nel monastero del Corpus Domini di Bologna si celebra un Ottavario in onore di santa Caterina, compatrona della città.
I Vigri sono una famiglia originaria di Ferrara, che alzano uno stemma molto semplice: “partito: al primo di rosso, alla mezza aquila d’argento, movente dalla partizione, coronata d’oro; al secondo d’azzurro, alla stella di cinque punte d’oro”.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Partito: al primo di rosso, alla mezza aquila d’argento, movente dalla partizione, coronata d’oro; al secondo d’azzurro, alla stella di cinque punte d’oro”.
ATTRIBUTI
OGGETTI
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