Santa Caterina de’ Ricci


Santa Caterina de’ Ricci

Alessandra Lucrezia Romola de’ Ricci, detta “Sandrina”, nacque a Firenze il 23 aprile 1522, di intelletto vivace, all’età di sei anni il padre Pierfrancesco la fece entrare nel monastero benedettino di San Pietro in Monticelli, guidato da una zia badessa, affinché potesse studiare. All’età di 14 anni, dopo un acceso contrasto col padre e su consiglio dello zio, padre Timoteo Ricci, entrò nell’Ordine Dominicano, nel convento di San Vincenzo di Prato, dove prese il nome di religione di suor Caterina il 24 giugno del 1536. Da subito non ebbe la simpatia delle consorelle che la ritenevano un’invasata, ma a 25 anni ne divenne vice-priora e vi trascorse il resto della sua vita.

Reputata teologa e mistica ebbe una corrispondenza epistolare con diverse figure della Chiesa, tra i quali tre cardinali futuri papi: Marcello Cervini (papa Marcello II), Ippolito Aldobrandini (Clemente VIII) e Ottaviano de’Medici di Ottajano (Leone XI): i suoi consigli erano ricercati e ascoltati e venivano dati sia di persona che per lettera. Ebbe contrasti teologici con San Filippo Neri, al quale si dice apparve per riappacificarsi.

Ma fu anche in contatto con laici e religiose che chiedevano la sua preghiera e i suoi suggerimenti come facevano sia i granduchi di Toscana che nobili come Filippo Salviati, grande benefattore di San Vincenzo o future sante come Maria Maddalena de’ Pazzi.

Per tutta la vita conservò come preziose reliquie un dito di Girolamo Savonarola, il cerchio di ferro che ne aveva sostenuto il corpo sul rogo e un suo ritratto dipinto da fra Bartolomeo (ora al Museo di San Marco di Firenze).

 

Morì il 2 febbraio 1590, dopo una lunga malattia e il suo corpo si conserva nella basilica del convento di San Vincenzo che verrà a lei co-dedicata (Basilica dei Santi Vincenzo e Caterina de’ Ricci).

 

Caterina fu canonizzata da Benedetto XIV Lambertini nel 1746 con una cerimonia spettacolare per la quale fu costruito un magnifico apparato. La festa liturgica è stata fissata per il giorno 4 febbraio (il 2 infatti è la festa della Presentazione al Tempio di Gesù, nota come Candelora).

 

La famiglia Ricci è una nobile famiglia toscana di tradizione guelfa, signori di Canapaia, nei pressi di Firenze che, nei secoli XIII e XIV, diede alla città 14 gonfalonieri e oltre 50 priori. Furono in contrapposizione con la nobile famiglia fiorentina degli Albizzi.

 

Il loro stemma, che ha diverse varianti, si può blasonare: “D’azzurro, a sei ricci d’oro 2, 2, 2 accompagnati da sette stelle di otto raggi d’argento 3, 3 e 1”.

 

La stirpe si è ramificata in tutta Italia, con almeno 14 rami principali e le rispettive variazioni araldiche.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro, a sei ricci d’oro 2, 2, 2 accompagnati da sette stelle di otto raggi d’argento 3, 3 e 1”.

LEGENDA

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