San Bernardo di Chiaravalle


San Bernardo di Chiaravalle

Lo stemma attribuito alla famiglia di San Bernardo di Chiaravalle si blasona (in francese) “De sable à la bande échiquetée d’argent et de gueules”, corrispondente al’italiano “di nero, alla banda scaccata d’argento di rosso”.

Bernard nacque da nobile famiglia di Fontaine (oggi Fontaine-lès-Dijon) nel 1090, terzo di sette fratelli, da Tescelin le Saur, vassallo di Oddone I di Borgogna, e Alette, figlia di Bernard di Montbard, anch’egli vassallo del duca di Borgogna. Fu studente alla scuola dei canonici di Nôtre Dame di Saint-Vorles, presso Châtillon-sur-Seine, dove la famiglia aveva dei possedimenti.

Ritornato nel castello paterno di Fontaines, nel 1111, insieme ai cinque fratelli e ad altri parenti e amici, si ritirò nelpossedimento di Châtillon per condurvi una vita di ritiro e di preghiera finché, l’anno seguente, con una trentina di compagni si presentò al monastero cistercense di Cîteaux, fondato quindici anni prima da Roberto di Molesme e allora retto da Stefano Harding, chiedendo di esservi ammesso con la sua numerosa schiera.

Nel 1115, insieme a dodici compagni, tra i quali vi erano quattro fratelli, uno zio e un cugino, si trasferì nella regione della Champagne, nella Valle dell’assenzio, sulle rive del fiume Aube, nella diocesi di Langres, su un vasto terreno in una proprietà che un parente aveva donato ai monaci perché vi fosse costruito un nuovo monastero cistercense: essi rinominarono quella valle “Clairvaux” (Chiaravalle, 25 giugno 1115).

Ottenuta l’approvazione del vescovo Guglielmo di Champeaux e numerose donazioni, l’abbazia di Clairvaux divenne in breve tempo un centro di richiamo e, già dal 1118, alcuni monaci di Clairvaux partirono per fondare altrove nuovi monasteri: a Trois-Fontaines, a Fontenay, a Foigny, ad Autun, a Laon.

Morì nell’abbazia di Ville-sous-la-Ferté il 20 agosto 1153. Rivestito con un abito appartenuto al santo vescovo Malachia, del quale aveva appena finito di scrivere una biografia, venne sepolto davanti all’altare della sua abbazia, presso Ville-sous-la-Ferté; con lo scoppio della Rivoluzione francese, le spoglie del santo andarono distrutte dai rivoluzionari, fatta eccezione della testa ancora oggi conservata nella Cattedrale di Troyes.

Viene venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, fu dichiarato dottore della Chiesa da papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedicò l’enciclica Doctor Mellifluus, nome che gli venne attribuito per la sua capacità oratoria (e spesso un favo o le api sono l’attributo iconografico del santo).

 

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di nero, alla banda scaccata d’argento di rosso”.

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